Domanda:
c'è una via d'uscita?
Insecurity
2010-03-03 02:14:09 UTC
ho capito che il mio "malessere" era causato dal controllo che volevo esercitare sugli altri (io essendo figlia unica ho come ereditato questo controllo dai miei che mi hanno sempre amata forse anche troppo) e il bisogno di essere al centro dell'attenzione nel rapporto con le persone. il malessere nasceva ogni qualvolta non riuscivo a controllare ad esempio il mio partner quando ad esempio mi sfuggiva qualcosa oppure x quanto riguarda l'esclusività quando cercavo da lui continue attenzioni come se ricercassi in lui il rapporto coi miei. se posso farvi degli esempi,sono stata male mesi quando usciva coi suoi amici (io la prendevo come se preferisse loro a me,ancora di più quando magari usciva con l'amico che non mi salutava ecc) così mesi a litigare e lui non riusciva più ad uscire o a dirmi che voleva fare qualcosa poi sono riuscita a liberarmi da questa cosa. la paranoia si è spostata poi sulla madre (con la quale all'inizio inizio c'era anche un buon rapporto ma poi l'ho vista come una rivale,lui figlio unico senza padre,lei accompagnata con un altro) ogni tanto se ne veniva fuori con battute infelici,superficialità,invadenza ho pensato anche a gelosia nei confronti del figlio perché una volta io e lui avevamo litigato e mi disse "dai lui ti ama,parla sempre di me..certo che anch'io sono importante" io ho sempre voluto instaurare un rapporto con lei ma poi lei sempre così e per di più mi parlava sempre del figlio e la nuora del suo compagno e quando andavo a pranzo da lei faceva cucinava per il figlio secondo i suoi gusti. così dopo tante litigate,dapprima lui non mi difendeva poi l'ha fatto...io ho deciso di chiudere lui ha parlato con la madre ma in malomodo ed è finita così.dappriam mi sono sentita libera,non sarei stata più obbligata a vederla o sentirla poi invece di stare bene ora mi torturo mi infastidisce il fatto che loro si parlano si vedono...e continuo ad avere la convinzione che lui sia succube di sua mamma. vi cito un esempio: a natale lui tutti gli anni fin da piccolo è andato dai nonnhi a brescia..in tre anni che stiamo assieme è andato due volte perchè io lavoravo quest'anno gli ho chiesto di stare cone me e c'è stato. quando sono andata a casa di sua mamma e sua mamma mi ha chiesto se andavo con loro a natale io ho risp di no e lui è stato zitto sborbottando io non so se ho fereie. ma come mi aveva detto che stava con me!una volta usciti da casa di sua mamma gli ho detto che c sn rimasta male e lui m ha risp che stava con kme ma mancavo due mesi e gliel avrebbe detto poi che quello nn gli sembrava il momento poi x dimostrarmi che non dipendeva dalla madre gliel ha detto il giorno dopo quando nn c'ero. ora non riesco a vivere la mia vita serenamente presa da questi pensieri e convinzioni!
Quattro risposte:
lamarty
2010-03-03 02:42:52 UTC
La via d' uscita c' è anche se non è facile capisco per te imboccarla.Devi accettare di non essere il centro del mondo e devi capire che nel cuore di ognuno c'è posto per più persone , non puoi pretendere l' esclusività e creare intorno al tuo ragazzo il vuoto, non sarebbe giusto e inoltre lo renderesti molto infelice e non penso che sia quello che tu vuoi.Devi imparare ad essere un pò meno egoista e riuscire a non vedere tutte le persone care al tuo uomo come potenziali nemici o rivali, altrimenti finisci per fari del male.Cmq vedo che sei consapevole di questo tuo "limite" perciò significa che sei già sulla buona strada.Non ti resta che proseguire!In bocca al lupo!
Clunga
2010-03-03 11:09:37 UTC
Tecnicamente tu hai tramutato un processo in corso in un evento! Finito, determinato e non modificabile.



Se tu vai a prendere in un locale la tua più cara amica ubriaca, ed in macchina le chiedi: " ma perchè fai così? Non vedi che poi ci soffri?" E lei ti rispondesse: Perchè sono fatta così, tu la prenderesti a calci nel kulo in quanto per pigrizia od altro ha trasformato il suo processo in corso di bere, in un evento!

Vai in palestra, fai esercizi di stretching e contorsionismo, così impari a darti i calci in kulo.



Per toglierti ogni alibi, quanto sopra è detto molto affettuosamente e con molto rispetto alla tua situazione, ma il medico pietoso fece la piaga.......??
?
2010-03-03 11:02:17 UTC
conosco perfettamente il tuo genere di carattere, e le mie esperienze mi ricordano una persona che vuole essere sempre assecondata e mai contraddetta quindi mi viene pure da pensare che sei molto pesante da sopportare, non per offenderti ma quanti anni hai? io sono pure sincero e dato che nono ti conosco ed essendo il tuo ragazzo ti avrei già mollata da una una vita.

io comunque ho degli amici che sono figli unici, alcuni erano viziati ma da bambino chi non lo è?

e anche se fosse vero che certi figli unici hanno delle attenzioni in più poi dovrebbero crescere e prendersi le loro responsabilità e non giustificarsi dicendo tanto sono figlio unico.

secondo me il tuo vero problema, non è la suocera che fa la cena che piace a lui o a te e le ferie dai nonni e dopo tu non vai a natale perchè sei arrabbiata per un motivo che sinceramente non ho capito,ma ricordati queste parole se non ti fidi delle persone specialmente del tuo ragazzo non ha senso stare assieme........ciao e sii più fiduciosa
Tobias
2010-03-03 10:52:04 UTC
Gesù ha detto : "Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla...".

Se sottilmente paragoniamo la rete all'oceano della coscienza in cui passano pensieri positivi e negativi, tu da buona osservatrice ti metterai seduta ovvero analizzerai i pensieri; quelli buoni li tieni e quelli cattivi li getti via. Devi affrontare la situazione con mente leggera e cuore libero...


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