Domanda:
Uno specchio è in grado di rendere caleidoscopiche visioni infinite di sé?
2009-12-27 10:32:44 UTC
Ci pensavo l'altro giorno mentre passavo per il corridoio, se mi fermo davanti allo specchio che c'è quello mi fa vedere la mia camera alle mie spalle, se mi sposto in bagno vedo una parte di muro, su quello stesso specchio, se entro in camera di mia sorella allora vedo un muro ed una porta, se mi avvicino o mi allontano ancora una volta la visione cambia...
Poniamo quindi di specchiare uno specchio, o meglio, che uno specchio si specchi in uno specchio altro da sé, questo porterebbe suddetti specchi a creare una visione infinitamente riproducibile di essi stessi. Ora poniamo di far coesistere con delle istantanee diverse visuali di uno dei due specchi in cui l'altro si specchia, prima da destra, poi da sinistra, poi in centro, ed anche dall'altro, poi dal basso, magari con diverse angolature, su di uno sbagello, di tre quarti, di scorcio... e mettiamo insieme tutte quelle istantanee, immortalandole perché risultino coesistenti pur rappresentando momenti spazio-temporali differenti.
Possiamo quindi pensare di asserire che uno specchio sia in grado di rendere caleidoscopiche visioni infinite, nel suo specchiarsi in uno specchio altro da sé?
Ma in fondo, libera interpretazione...

Buona serata a tutti da me e dal mio neurone Diego, ogni cosa e il suo opposto
Otto risposte:
Leone Bestia
2009-12-27 17:37:04 UTC
Sai che questa tua riflessione sugli specchi descrive alla perfezione il mio concetto di Verità.

Poniamo che ogni persona sia uno specchio, necessariamente la sua visione della Verità è senza dubbio veritiera ma circoscritta alla sua propria angolazione, immaginiamo che ogni individuo sia uno specchio e al centro, tra vari specchi messi in angolazioni diverse poniamo un vaso, che rappresenterà ad esempio una situazione x. Tutti i presenti ne avranno una visione esatta, veritiera e contemporanea ma al contempo, parziale, circoscritta e per questo Verosimile ma incompleta, i punti 'ciechi' l' essere umano li colma con il proprio filtro, come quando si scrive una parola invertendone le lettere e il cervello automaticamente la interpreta correttamente, ciò che è nel tuo bagaglio di sapere, riaggiusta quello che è dissimile dal tuo sapere, per cui dalla nostra visione parziale noi vediamo il mondo, e la completiamo con il nostro sapere rendendo così la realtà oggettiva una visione soggettiva per cui non completamente Vera.

Il saggio è colui che comprende questo e considera lo scambio di opinioni in merito ad una verità, come una fonte di arricchimento, la golosa possibilità di avere per un attimo in prestito gli occhi di un' altro specchio per vedere quella verità, fino a quel momento circoscritta ai propri orizzonti attraverso l' orizzonte altrui, e il suo filtro, per cui anche un accesso al suo bagaglio, in questo modo la propria circoscritta visione prende un respiro più ampio e tutto si fa più aperto, come uno spazio che apre i propri contorni.

La Verità, a quel punto, benché irraggiungibile, diviene molto più vicina.
The Conqueror
2009-12-28 20:20:06 UTC
Dopo aver letto la risposta di Leone Bestia, una cosa sola aggiungerei...



Leone, ti voglio nel mio letto.
Red*AngeL ~ Yashal..
2009-12-28 12:52:50 UTC
A cosa serve Pensarci se gli Occhi non Vedono?



Per Comprendere certe cose bisogna Capirle, e per Capirle bisogna Osservarle, giusto?



Ma la parola "Caleidoscopio" significa "vedere bello" ...e se una "cosa" non la guardiamo con gli Occhi-Giusti, come potrà mai apparirci bella?



Uno specchio non vedrà mai il riflesso di sé stesso...

Perché in realtà non esiste, perché in realtà riflette solo ed esclusivamente "altro" e perché rifletterebbe solo ciò che l'altro riflette...
?
2009-12-28 11:06:22 UTC
Ho apprezzato le implicazioni filosofiche che 'ispira' la tua domanda e concordo col pensiero di Leone Bestia che mi precede, che l'ha così ben esposto da rendere inutile e ridondante una ulteriore mia esposizione.

In fondo noi abbiamo talmente tante sfaccettature che solo una miriade di specchi che permettano di scrutarci da ogni angolazione possono arrivare ad avvicinarsi alla verità della nostra essenza (solo avvicinarci però... afferrarla è forse impossibile).

Interessante anche il contributo del Folle dello zen.

Buona giornata (e buone feste...anche se in ritardo, ti auguro tanta serenità).
2009-12-27 21:37:55 UTC
"Egli allora condusse l'Imperatrice in una stanza tappezzata di specchi. sul pavimento e sul soffitto, su tutte e quattro le pareti e su tutti gli angoli della stanza si trovavano appesi grandi specchi, tutti gli uni di fronte agli altri.

Quindi Fa Tsang tirò fuori un immagine del Buddha e la sistemò al centro della stanza con alle spalle una torcia accesa.

"Oh, che meraviglia! Che splendore!", esclamò l'Imperatrice alla vista di quello spettacolo di infiniti riflessi che si intersecavano.

Fa Tsang si rivolse a lei:



Vostra Maestà. questa è la dimostrazione della totalità del Dharmadhatu.

In ognuno degli specchi che si trovano in questa stanza troverete i riflessi di tutti gli altri specchi che si trovano in questa stanza, troverete i riflessi di tutti gli altri specchi assieme all'immagine del Buddha in ognuno, senza omissioni o errate disposizioni.

Proprio qui vediamo un esempio di uno in tutto e di tutto in uno.

Il mistero di regno che abbraccia regno all'infinito viene così svelato.

Il principio dell'insorgere simultaneo di regni diversi, è qui talmente ovvio che non necessita spiegazione alcuna.

Questi riflessi infiniti di regni diversi, insorgono ora simultaneamente, senza il benché minimo sforzo; fanno così proprio naturalmente, in modo perfettamente armonioso.
Shadԑ II ≈ яіʂᴈяva LGBT FRIENDLY
2009-12-27 20:20:34 UTC
ovviamente fratellino noi andiamo pari..

i miei genitori posseggono un armadio dotato di specchi su entrambe le ante, ora aprendone una possso vedermi, ricordo che da piccolo le aprivo, mi ponevo al mezzo e spostando le angolazioni delle ante riuscivo a vedermi riflesso x centinaia di volte..ma nessun riflesso a parer mio può essere perfettamente uguale all'altro, vi sono impercettibili variazioni x via dell'angolazione, così come ritengo vi siano impercettibili sfumature in ognuno di noi, poi c'è chi sa coglierle e chi no, chi ne coglie di +e chi meno...sai che sono fissato cn la teoria delle infinite sfumature ^^...ovviamente una fine c'è in tutto ma a spesso si tratta di finiti così grandi da essere incommensurabili e quindi possono essere definiti infiniti..( perdona il gioco di parole)..buona sera a te
2009-12-28 10:57:50 UTC
Solo quando si spacca ...
El GRINGO
2009-12-27 21:02:27 UTC
ma in fondo a che pro??? :)))))


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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