Drittz do' Urden
2009-06-23 01:23:20 UTC
Questa mattina prima di svegliarmi completamente ho avuto una specie di “sogno”.
C’era una ragazza, sul ciglio di un burrone, una di quelle rocce in cui per arrivare devi avere fatto free climbing, quindi la discesa è praticamente inesistente se non con mezzi artificiali; i suoi capelli lunghi danzavano nel vento, le sue braccia erano distese lungo il suo corpo, i pugni serrati facevano sbiancare le nocche, la sua voce silenziosa.
Era vestita normalmente, un jeans, una canotta variopinta ma con l’azzurro come colore principale, una paio stivaletti.
Ciò che mi ha colpito sono stati i suoi occhi, erano rossi e gonfi, le lacrime le solcavano ancora il viso…
Il suo corpo tremava in maniera appena percettibile, il suo cuore batteva fortissimo, voleva buttarsi da quella parete per farsi trasportare dal vento e spiccare il volo, sapeva che avrebbe volato, sapeva di avere le ali e che non sarebbe stata sola, ma la paura di abbandonare la sicurezza della solida roccia, seppur senza via d’uscita, la frenava.
La scena la vedevo ruotando intorno a lei a 360° finchè ad un certo punto, l’immagine si è fermata.
La vedevo di ¾.
Si è voltata verso di me, mi ha guardato negli occhi e ho avuto un sussulto al cuore.
Lì ho aperto gli occhi…
io sono un uomo