Domanda:
Perché dovrebbe essere più felice chi dona rispetto a chi riceve...?
Joe Black
2016-05-17 01:06:00 UTC
Si narra che v'è più gioia nel dare... ok... ma... qualora il dono non venisse accolto, il donatore non avrebbe più motivo di gioia...
Quindi domando: la gioia del donatore risiede nell'atto di donare in sé oppure nell'accettazione del dono?
Invero... la gioia del ricevente sta nel donare gioia al donadore accogliendone il dono?

Vado in palla... per cui donate il vostro gentile contributo affinchè la mia gioia sia completa.

Grazie.
A presto.
69 risposte:
?
2016-05-17 03:55:06 UTC
Allora, io sono una bestiolina strana e bizzarra, però credo che in fondo alla presunta felicità nel dare sonnecchi sempre un movente egoistico, di gratificazione personale. Forse la penso così perchè sono IO ad essere egoista, è possibile, non lo so; fatto sta che donare mi rende felice perchè penso e spero che il dono procuri piacere e felicità al ricevente. So, per bruciante esperienza personale, quanto sciocca ed astiosa mi faccia sentire il vedere un mio dono respinto o accolto solo pro forma. Questo orripilante egoismo è tanto radicato in me che faccio proprio fatica ad immaginare plausibilmente che per gli altri sia diverso!

Prima di accusarmi di mostruoso autoreferenzialismo sappiate che sono penosa anche come ricevente, m'imbarazzo, mi impappino e mi blocco.

Insomma, faccio schifo ad entrambe le estremità della donazione.
Specchio800
2016-05-17 21:28:19 UTC
Se la gioia è nel dare, in questa gioia non ha nessuna (nessuna) influenza che il dono sia accolto o no.

A volte si dona anche a chi non si conosce, anche a chi non sapremo mai come reagirà al nostro dono, nell'unica speranza di poter essere utili e alleggerire un dolore.

Se è qualcosa che facciamo per noi stessi, per sentirci bene anche se tutti gli altri ignorano i nostri gesti e quindi manca il riconoscimento (bastandoci il saperlo noi), è una questione che ha smesso ormai di interessarmi da moltissimo tempo: neppure sento né mi domando se sono "felice" o no.

Per esperienza personale ti dico anche che vedere rifiutato il mio dono (non parliamo di "regali", ovviamente) non ha tolto nessun valore al mio dare, né mi ha ferita quella che molti definirebbero ingratitudine.

Mi è dispiaciuto sinceramente che la persona che l'ha rifiutato non abbia, come dire, "approfittato" di qualcosa di così gratuito e disinteressato, ma per lei, non per me (come un'occasione sprecata, nient'altro; ma, se ha preferito così, evidentemente era meglio per lei).

A volte il dono è proprio un atto dovuto, è un semplice sentire l'ingiustizia della propria sazietà e agire di conseguenza.

Ciò che conta ai miei occhi è solo questo "agire"; le motivazioni altruistiche o egoistiche che spingono ad agire sono veramente irrilevanti.
2016-05-17 18:14:49 UTC
Il gesto della donazione, o per meglio dire: del donarsi, é una prerogativa atta a sfamare in primo luogo il proprio ego; fosse anche, in cambio di un "banale" e luminescente sorriso. Per tutta la razza umana, i gesti di altruismo, celano molto semplicemente un tornaconto personale, che gratifica l' intento iniziale. Nessun idiota a questo mondo, si prenderebbe cura di un germoglio di basilico, se questo non regalerebbe il suo splendore vegetale.

Anche l' essenza del volontariato più nobile, "tradisce" un giovamento spirituale che appaga l' animo(anche nelle situazioni più estreme). Dedicarsi al prossimo, ha come sorgente una determinata causa, assolutamente ben conscia.

A quest' ora, sono andato in palla anche io, ma soppesare e quantificare la felicità tra donatore e ricevente, o viceversa, é una faccenda ardua per luminari e beatificati.

Persino la morte é necessaria per la vita..

Fesso e perplesso sono; a presto.
vaPOOrising
2016-05-17 01:13:10 UTC
Ecco il mio. Perdono, è piccolo ma se lo gonfio troppo rischia di esplodere...come l'ego.

Ecco, ti regalo una scatola di lego,così a te mi lego. Leggila come vuoi...



Leggo adesso tutte le risposte e riprendo in mano il mio regalo per ingigantirlo un po',come l'ego gigante di ognuno quando fa un regalo (e non solo).

Sono una che da qualche tempo a questa parte non regala più niente.Niente di acquistato,dico. Regalo sempre qualcosa che faccio con le mie mani,che sia una torta un disegno un braccialetto intrecciato una parola un pensiero. E rifuggo i regali obbligati (compleanni natali ricorrenze)

Non mi interessa il gradimento...

Quanto al ricevere...non so dirti...così a freddo...io lo sento quando un regalo è fatto per dovere o per un motivo che sia perdono o puro piacere...senza nemmeno aprire il pacchetto...a volte davvero sono piu felice con niente piuttosto che un dono imposto...perché so che libertà non esiste...non esiste per me un regalo dovuto nè aspetto un ricambio dei miei non regali. Regalo solo liberamente,o così vorrei che sia.Ma cosi non è .

Odio i regali amo i regali. Sono felice non sono felice...è una giostra,una presa in giro...come tutto il resto del resto.

Ecco,ora il regalo è diventato una bomba da disinnescare.



Vogliamo continuare ad aprire? Apriamo...

Tutto allora può essere considerato dono. Regalo ogni giorno qui pezzi di me,che siano graditi o no,se ci penso non mi gratifica il pensiero di aver buttato qui parole al vento quando avrei potuto fare qualcosa di materialmente gratificante. Eppure un ritorno un circolo un movimento che mi anima risollevandomi lo trovo...anche in parole/pensieri che non mi piacciono.Lo ritengo comunque un regalo, sgradito,da gettare o contestare...o perché no,riciclare al momento opportuno (non si butta via niente)

Mi dono ogni giorno,in tutte le mie manifeste azioni e non,gradita o rigettata...non credo che la felicità possa dipendere dai doni,forse è un dono saper riconoscere dov' è la felicità.E un dono ancora più grande riuscire ad essere felici in qualsiasi forma si manifesti,anche la peggiore.Essere felici della propria infelicità allora può essere un dono,ed il pianto non è altro che sfogo di felicità,altro che dolore....
?
2016-05-17 01:27:33 UTC
Mica ho capito...



...cioè, presumo che si doni quel che si pensi l'altro voglia ricevere o che crediamo necessiti. Se il presupposto non fosse questo in palla siamo in due.



Per la gioia attendi oltre. :)
Olena
2016-05-17 08:14:18 UTC
Nell'accettazione del dono. Esiste un bisogno naturale di donare e di essere bene accolti nell'atto del donare. E' gratificante, corroborante, ricostituente... insomma se vuoi lo si può chiamare anche un fertilizzante del nostro esistere. In alcune culture primitive si conserva ancora l'usanza di rispondere al dono con un altro dono... e così a non finire. Questo scambio di gentilezze ora è diventato molto formale e a volte cela anche intenzioni pragmatiche di rimanere nei buoni rapporti, ma una volta serviva a riempirci reciprocamente della gioia di esistere e poter riconfermare (prolungare, materializzare) la propria esistenza nel dono.
?
2016-05-17 02:44:48 UTC
La gioia consiste nel donare,

aumentata se chi riceve il dono è contento/a,

altrimenti c'è delusione !
?
2016-05-17 02:20:28 UTC
Domanda gioiosamente incasinata,eh?



Comunque,io son così felice quando ricevo!
2016-05-17 15:02:06 UTC
io sono felice sia quando dono che quando ricevo, peo' donare è come regalare un po' di felicità e quindi è piu' bello.
Andrea
2016-05-17 13:24:24 UTC
bella domanda
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2016-05-20 14:33:24 UTC
Perché chi dona è consapevole di aiutare quella persona e quindi è più felice se è d'aiuto. D'altronde la natura umana ci spinge a desiderare di essere utili nella società e il dono ne è una prova.
aboutit10
2016-05-17 14:24:10 UTC
perché fare del bene aiuta a stare bene con se stessi
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2016-05-17 11:48:54 UTC
Domanda interessante...
Marco
2016-05-17 04:22:35 UTC
Penso che il piacere di donare risiede nel donare qualcosa per cui il ricevente abbia interesse. Se io regalo un bastoncino di legno a un uomo che mi chiede del cibo non penso che quest'uomo ne possa trarre qualche tipo di gioia, e di conseguenza a meno che l'intenzione iniziale non sia quella di far provare al ricevente un qualche tipo di dolore o sentimento negativo,credo che questo non possa suscitare nessun tipo di gioia al donatore.
?
2016-05-17 03:41:32 UTC
E' ovvio....che e' insito nella natura umana il sentirsi gratificati. Ci fa stare bene....Ci fa sentire BENE.



Se doni....lo fai per leggere negli occhi della persona che riceve la gioia. E ti si allarga il cuore.

Senza aspettarci nulla in cambio.....altrimenti non vi e' nulla di straordinario nel compiere quel gesto.

Il problema nasce....se il dono non viene apprezzato. Ci sentiamo delusi.



Ora....per rispondere alla tua domanda...quel principio lo ha enunciato il piu' grande uomo che sia mai esistito.

E Il Cristo...ha donato la SUA vita per deporla come RISCATTO dal peccato ereditato.

Ora.....mi chiedo. Egli e' stato bel lieto di compiere tale sacrificio....ma sarebbe ancora piu' lieto se noi imparassimo a vivere seguendo i suoi principi.

Il che dimostrerebbe che noi quel dono lo abbiamo apprezzato.
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2016-05-17 02:32:26 UTC
Vabbè, ma ti sei risposto...



Ammettiamo per buono l'assioma: "Si narra che v'è più gioia nel dare"

Bene.

Cosa c'entra il 'dare' con l'accoglienza o meno di quel dare?

Chi è felice per quello che da non si aspetta altro che il dare :)



Per esempio, io sono felicissimo di averti risposto, mi basta...non m'interessa se 'manifesti' una risposta/accoglienza o meno...so che intimamente lo farai :)))
Serena
2016-05-17 02:27:16 UTC
La gioia sta nel donare, anche senza riceverne nulla in cambio :)

ciao
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2016-05-17 02:13:36 UTC
La gioia consisterebbe di più nel donare perché significa non essere egoisti avendo più degli altri(dipende poi dalle situazioni)però farebbe cmq male se non venisse accettato
2016-05-19 09:59:11 UTC
Nell'atto di donare
2016-05-19 07:49:20 UTC
boh, io questa cosa l'ho vissuta di prima persona ma non sto qui a raccontare, fatevi le vostre esperienze
?
2016-05-19 04:05:14 UTC
entrambe le cose.
?
2016-05-18 13:47:31 UTC
Perchè chi dona fa felice le persone
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2016-05-18 09:45:09 UTC
per dare un senso maggiore all'esistenza
Fra
2016-05-18 07:33:52 UTC
Forse perchè in quel donare tu doni una parte di te che verrà proiettata nella mente del ricevente, ovvero superficialmente, se doni un regalo hai gioia perchè affettivamente qulla persona si ricorderà di te ogni volta che vorrà. Piú in profondo, però mi sono sempre chiesto ma se io ho una ragazza che mi piace tanto e gli dono me stesso ovvero ce la metto tutta per non vederla mai giú, appena ha bisogno corro e mollo tutti per aiutarla e supportarla ecc.. non penso ci sia qualcosa di egoistico. Un' altro esempio? Quando moriró vorró donare tutti i miei organi utilizzabili, ma non lo faró certo con egoismo nell'inconscio, anchè perchè saró morto e sarà una cosa anonima, nessuno ringrazierà me di persona.. quindi penso che dipenda molto da persona a persona, da caso a caso anche... spero di esserti stato d'aiuto e di riflessione;)
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2016-05-18 07:03:31 UTC
Dai e fatti dare
matteo
2016-05-18 06:36:20 UTC
Beh fidati che vivere a scrocco non è male
?
2016-05-18 06:18:10 UTC
C'è molta gioia nel donare quando ad esempio tu sai già cosa una persona vorrebbe tanto comprarsi, ma non lo compra perché purtroppo non ha i soldi. Se tu regali a quella persona proprio ciò che desiderava da tempo, provi una gioia immensa nel vedere le sue lacrime di felicità dopo aver scartato il pacchetto.
Colors Of Soul
2016-05-17 08:54:51 UTC
esempio è se offri 5 euro a una persona per la strada allora è un dono ma se lo fai con un Re allora è un offesa cioè è lesa maestà
?
2016-05-17 05:52:50 UTC
povero coglionè, chi ci crede ancora, ma veramente.... Beato chi crede ancora nel vangelo. Io dono solo a chi merita, e basta. Sono diventata molto egoista, in questa società altruismo frega. Ho gia dato troppo in abbondanza e se ne sono approfittati in troppi. La musica e' cambiata. La cattiveria e' bussiness.
simona
2016-05-17 04:25:40 UTC
Te vuoi vedere che ho dato a chi non meritava? E' andata proprio così
pelledandrea
2016-05-20 07:05:45 UTC
tutto dipende dalle circostanze...il bello di donare si ha quando sai che il tuo dono lo riceve qualcuno che sarà disposto poi a contraccambiare, ad esempio il bello di fare un regalo alla propria ragazza è che sai che ti ama che puoi renderla felice, se invece fai un regalo a una persona che nn ti fila manco di striscio la cosa perde di valore e diventa un semplice spreco
Valeria
2016-05-20 05:40:49 UTC
Questo dipende da che persona sei. La gioia del donatore vero e proprio sta nell'atto di donare in sè e non importa se viene accettato o meno, un donatore non dovrebbe essere anche un ricevente, perchè non ci si deve aspettare niente in cambio; ma questo discorso va fatto alle persone che sono arrivate alla pienezza della felicità, che stanno bene con sè stesse e non hanno bisogno di nient'altro, allora si che sei felice quando doni qualcosa a qualcuno. Dall'altro lato ci sono invece persone mancanti che donano con il profondo scopo di ricevere qualcosa in cambio.
?
2016-05-20 02:19:24 UTC
NEIN.



definisci il termine "felice". la gioia di chi riceve è diversa da quella di chi dona. se salvi uno che annega la sua gioia è legata alla gratitudine per la tua azione dato che ha ancora la propria vita.

tu sei felice per aver aiutato gratuitamente un fratello.



se tu vuoi aiutare ma il soggetto rifiuta l'aiuto. posto che sei in buona fede e hai avuto el intenzioni buone. tu sarai comunque felice per aver compiuto una buona azione. chi rifiuta invece, se non lof a per motivi razionali, rifiuta la gioia per un atto autolesionistico che indurisce il suo cuore. insomma decide di negarsi la felciità.



la tua felicità ci sarà comunque.

certo, diciamo che sarai meno entusiasta perché non sarai rtiuscito a portar gioia a uno strunz. ma facendo il bene sempre hai scelto la srad giusta
?
2016-05-19 09:24:21 UTC
Perchè la donazione deve essere un gesto spontaneo, senza aspettarsi nulla in cambio :)
anonimo
2016-05-19 08:56:53 UTC
Dipende solo dal ricevente che se possiede già tutto, dalla salute alla ricchezza all'amore,niente può renderlo felice più di quanto lo è già.
sandro
2016-05-19 08:28:55 UTC
solo se vuoi veramente bene al destinatario
?
2016-05-19 06:48:01 UTC
non si sa
ila
2016-05-19 03:44:10 UTC
perchè chi lo fa , lo fa col cuore e quindi si sente bene
2016-05-18 13:21:43 UTC
Beh.. Ti parlo per esperienza personale: una volta feci un regalo di vero cuore ad amici per un'occasione speciale ed unica. Un oggetto costoso, d'argento antico. La moglie del tizio prese a disprezzarlo dicendo che era rotto ,danneggiato che non lo voleva e di restituirlo al venditore. Ció che sosteneva era FALSO, perché l'oggetto era proprio così per sua caratteristica ,( anticato)io lo presi e me lo tenni.. Ci restai malissimo e fu occasione per comprendere quanto cattiva, maleducata, astiosa fosse quella persona e non la frequentai più .. La mia felicità svanii e mi sono sentita umiliata profondamente, tanto che ancora oggi ,dopo anni,la considero un'offesa . Mi sento,invece, sempre felice quando qualcuno mi offre qualcosa, qualsiasi cosa io l'accetto, la considero una dimostrazione di affetto nei miei confronti, anche piccole cose.. Anche del cibo( io adoro mangiare😊)... Ma mi sento di dover ricambiare sempre... Comunque io quando dono lo faccio con il cuore, altrimenti non lo faccio proprio
Martina
2016-05-18 12:31:58 UTC
Io penso che sostanzialmente sia più un fatto psicologico che altro perché chiunque donando si sente migliore, anche se il dono non viene accettato. Ricevere paradossalmente è molto più difficile perchè ci sentiamo certamente gratificati, ma anche lusingati e sopravvalutati...almeno questo è quello che penso io
Axel
2016-05-18 08:59:47 UTC
Io do e penso che sia giusto, mi fa stare bene. Ma se do e mai ricevo allora ciao
?
2016-05-18 08:53:03 UTC
Semplicemente cambi persona a cui donare
?
2016-05-18 08:18:52 UTC
Chi da rispetto nn ha sensi di colpa ha la coscienza apposto chi lo riceve sara soddisfatto
abi
2016-05-18 00:40:39 UTC
penso che il dono è espressione d'amore, molto spesso anche quando non si sanno usare bene le parole. E amare è il senso della vita. Se gli altri non ci accolgono, si cambia strada ma il donare è parte del cammino
?
2016-05-17 06:54:08 UTC
siamo in un tempo delle terra che per avere risposte occorre l intuizione oltre ad avere letto dei libri per esempio il Divino Romanzo di Paramahansa Yogananda l Autobiografia di uno Yogi Verso la realizzazione del Se . la meditazione di Paramahansa Yogananda si basa sulla tecnica dell Hong So poi puoi fare una domanda a Dio e visualizzi il problema con soluzioni e lo devi sentire nel cuore

Nel libro il Sentiero di Swami Kriyananda ed Mediterranee c e ancora di più sulla vita interiore Swami Kriyananda e il mio maestro preferito dopo Yogananda lui dice nei Clarity Ananda magazine che dare e dare a Dio comunque Swami ha vissuto guarigioni in cui a malapena conteneva la gioia che Dio gli dava Quando dare porta più vantaggi che ricevere? Quando prima contatti Dio nella meditazione come gioia

In realtà è Dio che dà anche al figliol prodigo che non manifesta la sua regalità e accetta il dono stesso di Dio che è beatitudine.
?
2016-05-17 05:12:39 UTC
E infatti é una cazzata che si dice... io sono per la politica"mi dai tanto, sta certo che da me riceverai tanto"
Alessio
2016-05-17 04:10:56 UTC
Sai che ti dico?..............Sono tutte BALLE: la verità è che chi dona non lo fa mai indipendentemente dal proprio piacere, ma lo fa solo per provare gratificazione,per stare bene con se stesso, perché si aspetta istintivamente un segnale dall'altro (come naturalmente accade), ma se dovesse ricevere in cambio derisioni ed insulti voglio vedere se è felice, suvvia, non siamo IPOCRITI.
abstract
2016-05-17 12:13:57 UTC
C'entra l'ego. E' tutto lì.
M
2016-05-17 09:14:36 UTC
L'accettazione è chiaramente fondamentale ai fini del provare gioia, però anche ove non vi fosse accettazione se hai fatto del tuo meglio per scegliere un regalo c'è comunque un senso di appagamento personale (come dire io il mio l'ho fatto) anche se misto a delusione per la non accettazione per qualsivoglia ragione.



La gioia nel donare (con accettazione dell'altro/a) sta nel fatto se non guardi all'uomo come individo a sè stante(c'è chi lo è più e chi meno),ma come parte di un insieme chiamato società(e l'uomo è l'animale sociale per eccellenza), è inequivocabile che la sua felicità passi anche attraverso quella degli altri.



Ci sono poi altre due distinzioni che si possono fare riguardo i doni,

1) è fare un regalo scelto da noi

2) è regalare qualcosa che noi non condividiamo ma che l'altro vuole

e sono 2 cose molto diverse che provocano diverse sensazioni... Nel primo caso oltre alla gioa di esserci mostarti generosi abbiamo anche quella dell'aver fatto una cosa giusta, nel secondo c'è solo la gioia della generosità ma un po offuscata dalla nostra avversità per aver partecipato alla divulgazione e pubblicizzazione di un oggetto e quindi di un messaggio da noi ritenuto sbagiato.

Faccio solo 2 esempi;

Primo caso è per esempio come saremo tutti contenti di regalare qualche proprio neurone a chi fa politica oggi poiché oltre a mostrarci generosi avremo la doppia contentezza di andare a migliorare la società in cui viviamo.

Secondo caso è che se un mio amico mi chiedesse con determinazione un prodotto qualsiasi che mi disgusta potrei anche mostrarmi generoso(entro certi limiti), ma non sarei proprio "al settimo cielo".

Saluti
Sara
2016-05-17 04:01:09 UTC
Perché chi dona bene o male da via una parte di se, una parte importante ma che vuole condividere con il 'ricevente',ed è felice di questo poiché sa che quel 'ricevente' dopo il dono ha anche una sua parte.

Detto ciò chi dona si aspetta sempre di ricevere poi in cambio...
?
2016-05-21 15:14:57 UTC
A me fa molto piacere quando faccio un regalo e vedo è appressato
Alessio
2016-05-17 13:37:48 UTC
Quello che conta è il pensiero e non le apparenze, se il dono è molto superficiale può anche non esser apprezzato visto che i beni non fanno la felicità.
?
2016-05-17 11:44:01 UTC
Se il fato non vuole donerai il tuo dono invano, e il ricevente non avrà niente o se l'avrà, non lo vedrà.
?
2016-05-17 05:28:35 UTC
La gioia sta nel donare senza riserve e con il cuore.

Se non esistono questi due cadini non c'è nessuna gioia.

Se il dono venga accolto o meno, non ha importanza.

Io dono qualcosa a una persona perché ritengo possa farlo felice e quindi traendo dalla sua felicità darla a me.

Se il dono non viene accolto, non è un problema mio.

Il problema sta nella persona che non l'ha accolto.

Non avrò la felicità del donare ma ho la felicità nel sapere che quella persona è:

- o tremendamente sincera al punto da dirmi che il mio regalo non gli piace ma accetta il gesto;

- o non mi è mai stata amica per cui è inutile che mi arrovello con regali a cercare di attirare la sua attenzione.



In ambedue i casi... la felicità arriva nel donare.



Buona giornata a tutti!
?
2016-05-17 05:03:58 UTC
vedere le persone felici
2016-05-17 04:34:21 UTC
La gioia consiste proprio nell'atto di donare per far stare meglio una persona indipendentemente dall'atto del ricevente. Per chi prova questo sentimento donare ed in generale fare del bene diventano ragioni di vita, quasi vocazioni. Ma è una cosa che non tutti provano, anzi in pochi, tanto è vero che gente che aiuta il prossimo c'e ne poca. se non è qualcosa che senti e comprendi da te nessuno te lo puo spiegare.
?
2016-05-17 04:32:58 UTC
non saprei
?
2016-05-17 03:09:22 UTC
La gioia è nel donare. Si dona senza sperare di ricevere qualcosa in cambio, e se pure ricevi il dono indietro sarai ugualmente felice, perchè la persona che lo ha ricevuto, anche se non l'ha accettato, ha capito quanto era grande il tuo cuore ed è già appagato dal tuo gesto.
Nick
2016-05-17 01:37:21 UTC
perchè chi dona è convinto di avere fatto un piacere, qualunque coso abbia donato, mentre il ricevente è sicuro di avere ricevuto una fregatura.
Kebby
2016-05-20 15:04:14 UTC
SUONA MALISSIMO QUESTA DOMANDA
Jackson
2016-05-20 09:29:18 UTC
Gdhd
achille tocco
2016-05-19 08:55:39 UTC
domani c'è umido e indifferenziato
fij
2016-05-18 12:20:29 UTC
#challenge-fij
2016-05-18 06:03:06 UTC
punti di vista?
pagghiu
2016-05-18 05:11:39 UTC
boh
maria
2016-05-18 04:37:56 UTC
*
2016-05-17 07:29:16 UTC
Non lo so
Sherlocked
2016-05-17 11:49:43 UTC
Ok
anonimetta..
2016-05-17 08:27:54 UTC
boh


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