Domanda:
Colui o colei che è sotto “scacco” del dolore, vede il mondo in maniera diversa?
John
2009-05-03 13:11:35 UTC
Avevo iniziato un bel dialogo con un’amica nonna; ad un certo punto non la sento più; alla richiesta del perché di quella repentina assenza, mi risponde: “Nonno, lasciami stare, m’è capitata grossa, una figlia si è separata, vedo i nipotini soffrire…per me la vita non ha più senso!” E’ proprio vero che il dolore mette agli occhi un “filtro”che ti fa vedere il mondo in tutt’altra maniera…in definitiva anticipa il “buio”, la morte.

Così avviene anche per il dolore morale a seguito di un tradimento nella coppia; quanto prima era oggetto di continuo riferimento, ora perde ogni attrattiva. Dove manca amore, si muore dentro ed è un momento molto pericoloso di crisi; la persona si aggrappa a tutto ed è facile finisca nelle mani del primo “guru” di passaggio, che fa intravedere una tavola di salvataggio…quando non si è più in equilibrio, perché si sente la terra franare sotto, il dolore per la perdita, attiva bisogni che prima non esistevano nel nostro orizzonte mentale.

Quella gelosia esistenziale (donata dal buon Dio a protezione) che innesca l’amore di coppia cari giovani, va compresa ben bene; la perdita come abbiamo visto può portare ad una quasi “follia”, quando non si può più usufruire di quell’unione totalizzante; e non solo nella coppia, ma si allarga a tutti i parenti, avvelenando anche la loro vita. Qualche nonno mi aiuta a spiegare ai giovani con qualche esperienza, la tragedia delle separazioni, aumentate in soli dieci anni del 57%?

Con simpatia, nonno Eugenio.
21 risposte:
?
2009-05-04 02:02:16 UTC
Carissimo Nonno Eugenio,

sono dispiaciuta per la tua amica,spero di sentire buone notizie,questo le auguriamo di cuore.



Partirei dai tuoi dettagli,sono importanti,perchè decidono la motivazione del nostro dire:Un discorso propositivo costruttivo e intenti rivolti soprattutto ai giovani che decidendo per la vita a due,devono imparare ad usare da quel momento,il pronome "noi"e non io.



Mi complimento per le risposte che,proprio perchè vere, risentono di genuinità e di dolore.Non si può discutere sulle problematiche che una coppia ha dovuto affrontare.I nostri Vecchi dicevano:"I guai della pentola,li conosce solo il mestolo..." e perciò nessun giudizio,solo sofferenza trasuda da queste righe.



Partiamo dunque dal presupposto che la "Famiglia del mulino bianco"è purtroppo inattuabile al tempo d'oggi,basta considerare i mille orari dovuti a turni di lavoro massacranti; noi siamo contenti se possiamo partecipare a tavola,le nostre esperienze di bambini con la scuola,di mamme e papà con i bilanci familiari,del nervosismo che ha inasprito il cuore e vuole conforto...Insomma del dialogo indispensabile, per procedere sulla Rotta Comune.



Troppi sono i Silenzi che ci impongono di tacere per...non ho tempo per...sorvolo su atteggiamenti discutibili dei figli perchè...rovino la"Pace"dei pochi momenti vissuti insieme.

La vita coniugale è rispetto,consapevolezza,esempio, soprattutto quando si hanno figli.Spesso costa più dire al figlio no,che dire sì. Talvolta si è tanto stanchi che si dice sì per poter respirare...ma si sposta il problema di poco, riaffiorirà forte,virulento e minaccioso più di prima.



Educare vuol dire dare l'esempio e incidere positivamente i valori nei quali crediamo.Per fare questo,occorrono madre e padre,ognuno nel suo ruolo unico e insostituibile.Come si può pensare che un figlio potrà essere seguito con più cuore da un estraneo,piuttosto che da un padre e da una madre? Se così fosse,saremmo davvero nella situazione terribile di non aver saputo scegliere la persona credibile per i nostri figli.Nessun padre e nessuna madre,potrà educare un figlio meglio del padre e della madre naturale.Ci sono errori dei figli imperdonabili,che possono essere sopportati solo da chi li ha messi al mondo.



E veniamo all' Amore.Quante premure prima di sposarsi, quante delicatezze,quante tenerezze,quante effusioni e poi? Non servono più?No servono sempre,perchè l' Amore è anche riuscire a dire: -Sai ho paura...Forse ho agito male... Potresti capirmi un po' di più...Sono molto stanca aiutami... -



Dobbiamo abituarci a cogliere sul viso di chi ci sta vicino i segni,le crepe che indicano il bisogno di riparare.E' piacevole abitare una bella casa quando è nuova.Ma via via che la casa invecchia,ha bisogno sempre più di cura e manutenzione,se vogliamo renderla agibile.Bisogna scoprire le"crepe"e aggiustarle.Usando il paragone della casa vecchia,mi si consenta una riflessione:E' proprio con il passar del tempo,quando la passione scema,che si ha più bisogno di tenerezza,di comprensione,di aiuto.



Scegliere un' altra persona che sostituisca la persona nella quale credevo e mi ha deluso,è difficile.Prova ne sia,che spesso le separazioni diventano reiteranti,accumulano pene su pene,delusioni e lasciano spesso,soprattutto la persona più fragile,estremanente sola..



Ritornando all' esempio della casa,ben vengano le riparazioni e la manutenzione della casa giorno dopo giorno. Nel Matrimonio,vivendo insieme,siamo più soggetti alla stanchezza del rapporto,agli impegni che opprimono e non danno quiete.Qui sì che necessita la collaborazione dei parenti stretti,nonni,zii...Gli sposi hanno bisogno anche di mezza giornata di vita in comune,per ripensare a come risolvere le problematiche di educazione dei figli o....



Devono sentirsi vicini e indissolubili anche quando avrebbero voglia di piangere,o devono piangere insieme.Il Matrimonio è la decisione di dividere,di partecipare tutto,di riparare tutto.A S.Francesco fu comandato di riparare la Chiesa,agli Sposi ogni giorno è chiesto di riparare la Chiesa Domestica che è la Famiglia.Le piccole riparazioni,le scuse sincere di ogni giorno,il voler ricominciare,forse con meno passione,ma con più tenerezza e amore....possono davvero essere fondamenta solide e durature.Le altre cose,i sordi rancori,le ripicche,l' addossare le colpe all' altro,servono solo a farci sentire più soli e a cercare vite nuove che resteranno solo nel desiderio,ma faranno riaffiorare sempre impetuoso il bisogno di Amare.



Carissimi saluti Nonno Eugenio.Buona giornata a tutti.
Frozen Yeeshaval
2009-05-03 15:08:14 UTC
Nonno Eugenio......

Perdonami, non avrò il beneficio della saggezza ed esperienza della tua età, ma......



Cosa proponi quando in una coppia finisce l'amore?

Perchè l'amore finisce, lo sai?

Finisce, non è eterno, e non lo si può recuperare per pura volontà se non c'è più.



Cosa proponi, che due persone restino insieme così, senza amore, in una soffocante spirale di insoddisfazione e rassegnazione, bruciandosi anni che potrebbero spendere a cercare una nuova vita altrove, per non far soffrire la famiglia?

E la famiglia che li ama, vorrebbe davvero questo per due persone che non si amano più?

Se sì......non li ama davvero.

O meglio.......ama quello che dovrebbero rappresentare, ma non le persone stesse. Se le vogliono insieme in quelle condizioni, non si curano davvero del loro benessere. E' egoismo, non amore.



E' vero, le separazioni arrecano dolore a tutti.

Ma NASCONO già da un dolore.

Cercano di METTERE FINE ad un dolore......anche se è inespresso.



Cerchiamo di non dimenticarlo.



Non sono decisioni che si prendono a cuor leggero.......cerchiamo di accettare il fatto che l'amore non è eterno. E che le persone non possono bruciarsi la vita per mantenere in piedi una facciata che rassicuri gli altri, quando dentro stanno avvizzendo.
Coccoedrilli
2009-05-03 22:10:05 UTC
Nonno Eugenio,

io ho l'età per essere nonnna e non lo sono e non faccio parte di quel 57%.

20 anni fa è crollato il sogno della famiglia da mulino bianco ed io ho voluto essere la sola a soffrire.

Ho messo al riparo dal dolore parenti e figli e cosa ho ottenuto?

Ho ottenuto dolore cocente, perdita della mia identità di donna e della mia autostima.

Sono 20 anni che mi odio per non essere stata più coraggiosa a suo tempo, per essere stata troppo altruista.

Ora sono una cicciona di mezza età che si consola rosicchiando dolcetti e fumando come una pazza, quasi volessi accelerare la fine di questa vita inutile.

Si, nonostante tutto siamo ancora insieme da 37 anni e un paio di cose ci tengono uniti.

Ma bastano il giardinaggio e la pesca ?

No, non bastano, perchè se non ci si guarda allo specchio il cuore è sempre lo stesso e sanguina tutte le volte che sente pronunciare la parola tradimento.

Ho rinunciato alla mia vita di donna per non sconvolgere l'esistenza degli altri, ma io ?

Non ero altrettanto importante io ?

Non avevo anche io il diritto di essere amata ?

la mia risposta è che non è la separazione la tragedia.

La tragedia è l'annullare se stessi.

La tragedia è di decidere di morire dentro a 40 anni.

La tragedia è cessare di essere donna a 40 anni.

Io posso solo invitare le altre donne a pensarci bene prima di decidere di accettare il tradimento.
Norfus!
2009-05-04 10:11:37 UTC
Ciao Nonno, non sai quanto capisco quella tua amica,

addolorata perché la figlia si è separata e i nipoti soffrono.

E' giusto che sia addolorata non discuto ma vorrei discutere dei perché.

Sai avevo poco più di 10 anni quando ho capito che c' era qualcosa che non andava

e allora da buon nipote mi sono rivolto alla nonna che mi spiegò la situazione,

era addolorata, ma nonna capiva che il buio e

le tenebre avevano già preso non solo il nostro cuoricino

ma anche la nostra mente e la nostra anima,

e pregava che la mamma prendesse questa scioccante decisione per tutti.

Il nostro rifugio era la nonna ma anche la nonna sperava e pregava affinchè questa

situazione si risolvesse era stanca di vedere la figlia

e i nipoti in mano alle tenebre e al buio.

Lei stessa disse ora basta sono io il vostro guru sono io la vostra luce, e forse da lì

da quel piccolo focolare abbiamo iniziato a vedere la luce, lei e la mamma

ci fecero capire il vero valore dell 'unione non solo nel matrimonio.

Ma oggi come allora non mi sento di dire che il dolore teneva,

mia madre sotto scacco, anzi forse il contrario.

Non sono Nonno per spiegare il dramma delle separazioni, ma posso

dirti che conosco un perchè, uno solo!



Ciao





Mi scuso con te e con tutti se c'è qualche errore di grammatica.
Ro
2009-05-03 15:07:52 UTC
E' più "tragedia" una separazione o una vita da coniugi estranei consumata tra odi e incomprensioni?
MARINA PRONCHI
2009-05-03 18:11:22 UTC
Da nonna, da figlia, da madre e da separata posso dire che il dolore e' un "fil rouge" che mi accompagna da sempre.

Non mi sono mai posta negativamente alla vita e a tutto cio' che mi portava in sfida: ho cercato di vivere, credendo alla felicita', alle persone che incontravo o con le quali mi relazionavo, salvo poi a trovarmi "spiaccicata" sotto il rullo compressore delle falsita', delle gelosie, delle malattie, delle invidie, della morte psicologica e fisica.

Ho empre avuto sorrisi e battute spiritose per tutti ed in ogni occasione, ma da qualche anno, per la precisione da 10, sono scivolata sempre piu' in un vortice di sconforto, dolore profondo e depressione grave e senza soluzione.

Siamo umani, cresciuti con dei valori che oggi i giovani vorrebbero disconoscere, ma non sempre ci riescono, legati agli affetti familiari a volte in modo esagerato, dubbiosi, nei confronti delle nuove famiglie che ci siamo formati ma mai nei nostri confronti, ansiosi per i figli o i nipoti, che ci sembrano troppo indifesi e non maturi per affrontare da soli il mondo, soli senza di noi!

Siamo egoisti e pretendiamo di sapere e di proporre, sempre, la cosa giusta e ci adiriamo od offendiamo se non vengono a richiederci il consiglio od a riferirci cio' che succede.

Io purtroppo mi sono separata non tanto tempo fa, non erano i tradimenti i problemi che dovevo risolvere, ne' le violenze in famiglia, ma talvolta anche il mancato mantenimento della stessa puo' essere causa di disaccordi irreparabili. So, ne sono certa, che questa situazione ha portato a mia madre un enorme sconforto, perche' incapace di concepire la rottura di un matrimonio, fino a farla ammalare e portarla alla morte in pochi mesi.

Questo per me e' lo scacco piu' grande, il dolore sconfinato che non mi abbandonera' mai piu': sono io la causa della sua malattia e della sua morte!

Ora mi ritrovo a subire la stessa situazione: mia figlia, sposata da 3 anni e con una bimba di 2 si e' separata per gli stessi motivi miei e deve sopperire a una serie di vessazioni da parte di familiari incapaci di comprendere.

NO, non credo che mi lascero' morire, ma ci sono momenti nei quali trovo grande difficolta' a superare l'ansia per il futuro e vedo il cielo nero per la tempesta imminente.

La situazione finanziaria non mi aiuta di certo, ne' c'e' comprensione dagli altri membri della famiglia, che volente o nolente, si aggirano ancora come incubi nell'ambiente.

Vorrei non inaridirmi e non intristirmi, ma e' solo un mero desiderio, perche' ogni giorno che passa, in questo tormento, spegne una scintilla del mio sorriso.

VOGLIO SPERARE!

Un abbraccio, Marina.
holunder
2009-05-03 14:15:15 UTC
senza essere nonna/nonno : il dolore morale, cosi come spesso anche il dolore fisico ci tiene in una morsa salda, ci contorce e ci rende impotenti. L' unico salvataggio : lasciarsi andare al dolore, di qualunque origine sia, lasciare che si impadronisce della nostra vita, dei nostri pensieri, delle nostre notti insonni - che ci schiaccia....per poi scemare piano piano fin quando diventerà solo un soave compagno di vita......meno resistenza opponiamo, più dolce sarà.

Se la persona resiste e supera questo vedrà il mondo in maniera diversa, ma sarà rinforzata e salda.

Oggi sempre meno gente sa resistere a qualcosa, c'è sempre più insofferenza a tutto, nulla viene sopportato. Le separazioni avvengono perchè manca la disponibilità : al dolore, alla rinuncia, al sacrificio, al compromesso. Non voglio dire che per vivere bene in una coppia bisogna essere martiri - ma bisogna essere abbastanza umili da retrocedere qualche volta sui propri passi e concedere lo spazio all'altro. Bisogna ogni tanto avere un filino di spirito di sopportazione. Questo non fa di noi un debole, un perdente, un niente - tutt'altro !
elettra
2009-05-04 03:39:01 UTC
Caro nonno Eugenio ,io voglio credere che l' amore duri in eterno,spero solo che ciò che abbiamo creato(matrimonio e figlie) io e mio marito sia indissolubile...Molte volte ci metto una buona dose di preghiere,perché siamo deboli,e abbiamo bisogno anche di un aiuto Divino...Penso però che nel matrimonio bisogna amare in due perché questo legame duri....bisogna avere una nostra "ricetta" personale perché l' amore resista a tutti i "temporali" che la vita ci mette davanti..

Ci sono persone che vengono lasciate senza un motivo apparente....donne che vengono picchiate,uomini e donne che hanno una doppia vita..io non condivido questi comportamenti,però non condanno nessuno che prende l'iniziativa di lasciare marito o moglie...

Tutto ormai si fa con leggerezza,senza impegno e senza forza di volontà...

Auguro a questa tua amica di trovare presto la serenità

Un caro saluto a tutti voi
Lilly-Cannella
2009-05-04 03:30:44 UTC
Seguo con sgomento e dolore il disgregarsi di famiglie e capisco il dolore di questa madre e nonna che citi.

Perchè così tante separazioni al giorno d'oggi? Perchè, prima di mettere al mondo dei bambini non ci si accerta che ci sia ancora amore nella coppia?

Ci si accorge dopo che l'amore è finito: meglio dividersi allora, che render testimoni i figli del vostro malessere?

Come fate ad essere così sicuri sia dell'una che dell'altra cosa?

L'amore può essersi messo in ferie (capita) o essersi nascosto per vedere la vostra reazione.E pensate che figli ancora piccoli, capiscano la vostra separazione?

Sono figlia di separati,( non avevo ancora 7 anni e tre sorelline più piccole), una madre bambina incapace di affrontare la situazione da sola,in un paese straniero. C'era la guerra che rendeva la vita ancora più difficile e io sono sempre stata testimone dei litigi dei miei genitori; erano litigi furibondi. Mi tappavo le orecchie e chiudevo gli occhi e il dolore era forte....e l'ansia mi stritolava.

Non ricordo i pensieri di allora, capivo più di quanto avrei voluto e volevo fare qualcosa.Aiutavo mia madre e le mie sorelline come potevo e sapevo, ma vi assicuro che mai e poi mai avrei voluto vedere i miei genitori separarsi.

Quale bambino lo vuole? Egli li ama tutti e due.

Ho sperato, pregato che fra loro tornasse la pace: tutto invano.Spesso le preghiere vengono inascoltate, anche se fatte dai bambini.

Siamo cresciute senza l'affetto di una famiglia e questo ci ha segnate per sempre.

I miei genitori si sono cercati altrove l'amore che avevano distrutto.



Prima di mettere al mondo i miei figli, ci ho pensato un paio d'anni, proprio per evitar loro il mio stesso destino.Volevo accertarmi che il mio amore non fosse un fuoco di paglia.



La vita ha continuato imperterrita a schiaffeggiarmi ma le ho restituito gli schiaffi, quasi tutti.

Ho stretto i denti, e quell'amore che, in alcuni momenti, credevo finito, è rispuntato a sorpresa.

Sono 50 anni di convivenza con con mio marito e sono stati tutt'altro che facili: abbiamo caratteri molto forti tutti e due; le lotte fra di noi non sono mancate.

Tutti e due avevamo in mano carte vincenti (lui aveva 20 anni più di me, perciò esperienza e ponderatezza, io giovinezza, vivacità e...lasciamo perdere), e ce le siamo giocate.

La partita non è finita ma nessuno dei due ne uscirà perdente.



"Se lo conosci, lo eviti", dice un proverbio, ma poichè il dolore non lo puoi evitare, cerchi di affrontarlo con le armi che la vita e il carattere ti hanno dato.

Spero per la cara amica che sta affrontando ora questa prova difficile,

di trovare le armi vincenti per superarla.

Ciao nonno Eugenio e buona giornata!
Nihal
2009-05-03 15:08:02 UTC
E' così caro nonno...ogni tipo di dolore basta che sia forte e profondo diventa l' anticamera della morte.

Dipende tutto dalla forza d' animo di una persona....ci sono anime forti e circondate da luce che lottano asciugandosi le lacrime...barcollano ma non mollano...altre anime son troppo fragili e si perdono in questo dolore.

Il dolore che soffoca,diventa comunque pesante....un peso che annulla il resto...la vita...

Brutta cosa il tradimento ,è una umiliazione grande che ti graffia l' anima e la fa sanguinare.La separazione se è con figli...un dramma.

Me lo chiedo anche io sai,il perché...il come....quando scegli una persona lo fai perché la vuoi,ci stai bene.Se non è così perché non lasciare direttamente senza tradimento?

............Comunque mi spiace per la tua amica,all'esterno si soffre molto nel vedere il dolore degli altri.

Spero torni la luce laddove cè buio......

Buona notte caro nonno

Con stima

Nihal
?
2009-05-03 15:40:15 UTC
purtroppo esistono dolori ben peggiori di una separazione che è sempre la conclusione di un lungo periodo di macerazione interiore.

Altri dolori per i quali sembra davvero di morire eppure bisogna stringere i denti e combattere per risolverli o per continuare a vivere, per sé stessi e per gli altri.

E a proposito di separazioni non tutte le coppie sono bene assortite e non vivono nella "casa del mulino bianco". Qui non si tratta di gelosia ma di umiliazioni e botte continue che non fanno certo bene. Neppure ai figli. Un tempo le donne "sbattevano" contro porte e armadi. Oggi no. E si continua saggiamente a vivere.
rosanna c
2009-05-04 08:32:39 UTC
Caro nonno eugenio, quando si vive un dolore (di qualsiasi genere), in genere si diventa asociali, è normale fino a quando questo dolore non si elabora e non ci si fa una ragione.
anonymous
2009-05-03 15:52:54 UTC
Non sono nonna e probabilmente non potrò mai esserlo, ma sò che significa stare dentro una famiglia distrutta che si tiene in piedi per ragioni che esulano dall'amore, quindi credo che piuttosto che mentire a se stesse/i (e soprattutto verso chi si ama è meglio una realtà svelata piuttosto che una falsità reiterata, se si deve stare insieme non sopportandosi è meglio lasciarsi, non sò se questo sia il caso, e comunque si dovrebbe fare di tutto per tentare di dialogare fino alla fine, ma se un rapporto di amore è finito mentire non è la soluzione).

Credo comunque che come società non siamo più in grado di dialogare e cercare soluzioni magari "smussando" gli angoli, e generalmente chi lo fa viene pres* per "debole", è un modello quello di chiudere velocemente, ma resto ferma nell'idea che comunque il diritto alla separazione e a non dover mentire debba essere mantenuto, insomma alcune volte non sono sbagliate le leggi, ma manca un senso antropologico, un etica delle persone, ovviamente va analizzato caso per caso.

Poi davvero questo dolore non è paragonabile ai dolori che si possono provare dentro le famiglie, molti celati, come violenze psicologiche e fisiche (anche queste cose fanno parte delle statistiche e delle separazioni) quindi credo sia un diritto quello di separarsi, ribadendo che va osservato caso per caso.
thanos
2009-05-03 15:19:49 UTC
Oggi il "costume" confonde troppo le idee

ci si illude che le mode possano cambiare il modo di pensare.

Niente di più sbagliato,vediamo tanti giovani contagiati e poi sofferenti per questo virus.

Mi è capitato di dire:Ma perché non ti sposi?

Risposta: e perché ? non è un pezzo di carta che cambia le cose

La mia replica.No ma è un atto di presa di,coscienza e potrà sembrare paradossale è ancor più un impegno con te stesso che con il tuo partner.

Mi potrai parlare delle tante vie di fuga se qualcosa non va ma troppe porte aperte fanno sì che non vivrete mai in un ambiente "protetto"in mezzo a tanti spifferi.



Inutile dirti quanto le mie siano state parole al vento

Eppure quante sofferenze leggi su queste righe per "abbandoni" anche tra molti giovani?

Non credo che ci voglia molto a capire perché, a questo punto

Tutto si definisce come "un tratto di strada assieme"

Forse solo un tratto di "divertimento".

Vietato vietare (1968)



leggo ora un paio di obiezioni a questo tipo di visione

Mai però che legga:ho scelto troppo alla leggera

Non mi riferisco ovviamente a nessuno qui ma é una considerazione che non ho mai letto

Eppure ci sono mille piccoli segnali che possiamo cogliere se davvero lo vogliamo.

E parlo per me, li ho sempre colti e non dico bugie,ma nel mio caso ebbi dei dubbi ma mi sembrò "indegno" sospettare della persona che amavo.E voglio sottolineare,niente oltretutto che fosse attinente alla sfera morale



@ Doveroso per NORFUS

Ma quali scuse? quali errori?

Magari tutti usassero i congiuntivi come te!!!

Come ti viene in mente caro amico?

Per non parlare poi della sensibilità della tua risposta...
paoletta
2009-05-05 10:25:58 UTC
mi pare di capire che qualcuno scambia l'Amore con la sopportazione.

non credo che amare una persona corrisponda a "sopportarla".

invece credo che l'amore è tanto più grande quanto ci fa vedere molto meno gravi quei difettucci dell'altro fino a diventare facilmente superabili, perché l'amore ci rafforza e ci rinnova giorno dopo giorno, grazie soprattutto alla nostra volontà di metterci umilmente al servizio dell'altro senza sentirci per questo deboli o inferiori a nessuno.

l'amore non è sopportazione, ma "accettazione"; e quando possibile "condivisione".

se ci rendiamo conto che stiamo sopportando, vuol dire che l'amore non è tale, è solo una finzione.

quando ci si lascia dopo pochi giorni, mesi o anni, allora il senrimento esistente non era un granché di solidità, di entusiasmo, di disponibilità alla condivisione e al rinnovamento.

ciascuno di noi, a causa della vita che conduce, va incontro a cambiamenti che mai avrebbe creduto fossero possibili; l'amore della persona a noi vicina dovrebbe allora manifestarsi nella disponibilità ad accettare anche quei nostri involontari cambiamenti come noi accetteremo i suoi.

e magari sublimarsi nel dare una seconda chance persino dopo il tradimento della fiducia.

certo che non sarà sempre tutto rose e fiori, certo che ci saranno periodi di alti e bassi per ciascuno, certo che l'abbagliamento iniziale diverrà prima o poi consapevolezza...

ma lasciar correre le stupidaggini invece di farne una montagna non è martirio, è saper vivere; è semplicemente Amore.
Ida
2009-05-03 14:23:18 UTC
..quanto è importante avere un buon punto di vista...

http://www.youtube.com/watch?v=mygyjStrfTk&feature=PlayList&p=F1E4EDDE506AA574&playnext=1&playnext_from=PL&index=5
?
2017-03-06 07:19:29 UTC
Come rimanere incinta velocemente? Ecco una serie di consigli e accorgimenti a cui potete far ricorso quando decidete di avere un bambino http://GravidanzaMiracolosa.netint.info/?ucOt
milton
2017-02-08 06:21:30 UTC
Se credi di avere il pene troppo piccolo puoi provare a seguire questo metodo per ingrandirlo http://AllungamentoDelMembro.enle.info/?Hrgs

Se l'uomo sente il suo membro troppo piccolo, questo può avere effetti negativi sulla sua mentale situazione e vita sessuale. Cosi non passa molto tempo che il Partner si accorga che con il proprio compagno qualcosa non va.
jordan
2016-05-26 08:06:08 UTC
Secondo me sono 2 le ragioni: - c'è sicuramente un filone che in maniera completamente autonoma sviluppa dei sentimenti negativi, persone che a livello di inconscio si sentono in qualche modo minacciate da qualcosa di ignoto.. vediamo un esempio circa il nostro specifico caso: consideriamo un individuo non particolarmente sveglio e apprezzabilmente ignorante. Questo individuo è assolutamente eterosessuale. L'individuo apprende dell'esistenza di persone caratterizzate da un orientamento di natura omosessuale. Tale condizione è inconcepibile ed inapplicabile al modello di vita del soggetto. A livello inconscio il soggetto elabora la possibilità di poter essere plagiato, riplasmato o costretto a diventare a sua volta omosessuale. La soluzione banale, immediata e completamente fallata a cui giunge non può che essere l'eliminazione di questa condizione in cui l'individuo non vorrebbe mai ricadere. Ne conseguono reazioni di ostilità nei confronti di chi rappresenta tale condizione.. [anche se la domanda era più generica continuo il ragionamento sull'omofobia vista la sezione in cui ne stiamo discutendo.. in ogni caso il modello che presento si può applicare ad altre realtà con solo qualche modifica, provate a pensarci] - queste persone che arrivano a costruirsi simili castelli per aria, sarebbero una percentuale piuttosto esigua della popolazione... un numero di gran lunga inferiore a quello degli omofobi effettivamente presenti nella nostra società.. allora come si spiegano gli altri? attraverso l'altra ragione che avevo accennato prima.. Il resto degli omofobi viene plasmato attraverso un forte indottrinamento.. l'odio viene incanalato allo scopo di creare un nemico comune e tenere un gruppo unito.. più odio viene generato più compattezza si ottiene fra chi condivide questo sentimento.. voglio lasciare a voi le conclusioni su chi possa essere l'artefice di una simile macchinazione, chi ne trarrebbe beneficio.. rifletteteci un po'... provate poi anche ad applicare il modello ad altre situazioni, magari alla politica e alle posizioni dei vari partiti ;|
anonymous
2009-05-07 08:51:44 UTC
Nonostante la sofferenza insopportabile, non riesco tuttora a odiare colui che continuo ad amare e a pensare con affetto.



Eppure avrei potuto, anzi, all'inizio il dolore era talmente forte che l'odio mi dava la forza di non crollare, di andare avanti.



Poi quando mi sono resa conto della situazione un mare di lacrime

e tanto, tantissimo dolore.



Ma dentro il mio cuore tanto, tantissimo amore nei confronti di colui che mi aveva appena ucciso...-



Cmq la mia è stata una storia particolare...

le nostre differenze, il diverso modo di vedere e concepire la vita, il totalissimo diverso modo di pensare e lo sforzo enorme per cercare di incontrarci per trovarci, per avere una base su cui costruire un rapporto basato sui valori.



Cmq nel frattempo, i sentimenti di affetto crescevano.

E io credevo al suo ti amo...



E poi mi sono ritrovata con il cuore in frantumi, con l'autostima sotto terra e con ancora tanta voglia di combattere per un amore in cui evidentemente ero la sola a crederci.



Oltre a questo, prima di questo, un sacco di problemi mi hanno reso una persona depressa e insicura una persona che pensa di dover lottare continuamente, una persona sempre stanca, priva di forze.



E poi ancora, la cigliegina sulla torta:

il crollo spirituale.



E così, una persona che arriva al limite, che soffre per tutto e per colpa di tutti.

Quando incontra solo persone che non la aiutano ma la illudono che diventerà una persona felice, serena, contenta di se stessa e della vita... tende a farsi scivolare tutto dalle dita.. tanto, tutto andrà bene... le fanno credere...



Ma è nei cambiamenti, durante le tempeste che si vede se una casa è solida, se è costruita su un buon terreno e se ha delle fondamenta solide e stabili.



A volte le intemperie possono essere talmente forti che la casa comincia a vacillare anche se ben costruita e allora c'è bisogno di una buona manutenzione per fortificare le parti che potrebbero cedere..



è così che mi sento, con sempre molto lavoro da fare su di me, ma per tornare al discorso del mio ex... non lo odio, lo amo ancora ed è una sofferenza allucinante...

passerà, certo... ma chissà quando...



ciao
Alex :D
2009-05-03 13:33:30 UTC
non posso dire altro che.......concordo pienamente (anche se nn sono nonno).


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