Carissimo Nonno Eugenio,
sono dispiaciuta per la tua amica,spero di sentire buone notizie,questo le auguriamo di cuore.
Partirei dai tuoi dettagli,sono importanti,perchè decidono la motivazione del nostro dire:Un discorso propositivo costruttivo e intenti rivolti soprattutto ai giovani che decidendo per la vita a due,devono imparare ad usare da quel momento,il pronome "noi"e non io.
Mi complimento per le risposte che,proprio perchè vere, risentono di genuinità e di dolore.Non si può discutere sulle problematiche che una coppia ha dovuto affrontare.I nostri Vecchi dicevano:"I guai della pentola,li conosce solo il mestolo..." e perciò nessun giudizio,solo sofferenza trasuda da queste righe.
Partiamo dunque dal presupposto che la "Famiglia del mulino bianco"è purtroppo inattuabile al tempo d'oggi,basta considerare i mille orari dovuti a turni di lavoro massacranti; noi siamo contenti se possiamo partecipare a tavola,le nostre esperienze di bambini con la scuola,di mamme e papà con i bilanci familiari,del nervosismo che ha inasprito il cuore e vuole conforto...Insomma del dialogo indispensabile, per procedere sulla Rotta Comune.
Troppi sono i Silenzi che ci impongono di tacere per...non ho tempo per...sorvolo su atteggiamenti discutibili dei figli perchè...rovino la"Pace"dei pochi momenti vissuti insieme.
La vita coniugale è rispetto,consapevolezza,esempio, soprattutto quando si hanno figli.Spesso costa più dire al figlio no,che dire sì. Talvolta si è tanto stanchi che si dice sì per poter respirare...ma si sposta il problema di poco, riaffiorirà forte,virulento e minaccioso più di prima.
Educare vuol dire dare l'esempio e incidere positivamente i valori nei quali crediamo.Per fare questo,occorrono madre e padre,ognuno nel suo ruolo unico e insostituibile.Come si può pensare che un figlio potrà essere seguito con più cuore da un estraneo,piuttosto che da un padre e da una madre? Se così fosse,saremmo davvero nella situazione terribile di non aver saputo scegliere la persona credibile per i nostri figli.Nessun padre e nessuna madre,potrà educare un figlio meglio del padre e della madre naturale.Ci sono errori dei figli imperdonabili,che possono essere sopportati solo da chi li ha messi al mondo.
E veniamo all' Amore.Quante premure prima di sposarsi, quante delicatezze,quante tenerezze,quante effusioni e poi? Non servono più?No servono sempre,perchè l' Amore è anche riuscire a dire: -Sai ho paura...Forse ho agito male... Potresti capirmi un po' di più...Sono molto stanca aiutami... -
Dobbiamo abituarci a cogliere sul viso di chi ci sta vicino i segni,le crepe che indicano il bisogno di riparare.E' piacevole abitare una bella casa quando è nuova.Ma via via che la casa invecchia,ha bisogno sempre più di cura e manutenzione,se vogliamo renderla agibile.Bisogna scoprire le"crepe"e aggiustarle.Usando il paragone della casa vecchia,mi si consenta una riflessione:E' proprio con il passar del tempo,quando la passione scema,che si ha più bisogno di tenerezza,di comprensione,di aiuto.
Scegliere un' altra persona che sostituisca la persona nella quale credevo e mi ha deluso,è difficile.Prova ne sia,che spesso le separazioni diventano reiteranti,accumulano pene su pene,delusioni e lasciano spesso,soprattutto la persona più fragile,estremanente sola..
Ritornando all' esempio della casa,ben vengano le riparazioni e la manutenzione della casa giorno dopo giorno. Nel Matrimonio,vivendo insieme,siamo più soggetti alla stanchezza del rapporto,agli impegni che opprimono e non danno quiete.Qui sì che necessita la collaborazione dei parenti stretti,nonni,zii...Gli sposi hanno bisogno anche di mezza giornata di vita in comune,per ripensare a come risolvere le problematiche di educazione dei figli o....
Devono sentirsi vicini e indissolubili anche quando avrebbero voglia di piangere,o devono piangere insieme.Il Matrimonio è la decisione di dividere,di partecipare tutto,di riparare tutto.A S.Francesco fu comandato di riparare la Chiesa,agli Sposi ogni giorno è chiesto di riparare la Chiesa Domestica che è la Famiglia.Le piccole riparazioni,le scuse sincere di ogni giorno,il voler ricominciare,forse con meno passione,ma con più tenerezza e amore....possono davvero essere fondamenta solide e durature.Le altre cose,i sordi rancori,le ripicche,l' addossare le colpe all' altro,servono solo a farci sentire più soli e a cercare vite nuove che resteranno solo nel desiderio,ma faranno riaffiorare sempre impetuoso il bisogno di Amare.
Carissimi saluti Nonno Eugenio.Buona giornata a tutti.