Domanda:
Vi siete mai chiesti cosa si prova nell'atto di uccidere un essere umano?
Samuele Aldebaran
2011-03-14 18:48:54 UTC
Spero che la domanda non verrà segnalata a raffica come trolling,contenuto violento o simili ma sò già che avrà vita breve...la community di yahoo answers è nota per il suo puritanesimo.Comunque,per il tempo che resterà "in vita" la domanda la posto...
Dunque.Credo che più o meno chiunque,perfino gli individui più pacifici e benevoli provino almeno una volta l'impulso di uccidere qualcuno,anche se logicamente non lo concretizzano.La motivazione più comune è di gran lunga la rabbia,poche persone pensano seriamente di togliere la vita a qualcuno a sangue freddo.Però non mi riferivo a questo,assolutamente no.
Quello che volevo chiedervi è:vi siete mai trovati a chiedervi che sensazione possa dare prendere la vita di un perfetto sconosciuto,scelto a caso,semplicemente per la curiosità di farlo?
E' un pensiero che mi gira per la testa da...bè,da che io ricordi.
Certo,immaginare l'atto in sè è facilissimo,lo fanno anche i bambini ma immaginate un momento di farlo davvero.Scegliere una cittadina distante dalla vostra residenza,fare dei sopralluoghi,scegliere un luogo sufficientemente isolato,decidere il metodo da utilizzare e poi AGIRE.
Parlare e progettare è facile ma agire non lo è per niente.Immaginate la tensione,la paura e forse l'eccitazione che prova un futuro assassino mentre attende che un soggetto idoneo...anzi,diciamolo pure,una vittima,passi per il vicolo o per il parcheggio scelto.L'adrenalina che pompa nelle vene e fa contrarre i muscoli mentre le dita scivolano sul manico del coltello o stringono il laccio di nylon.Credo che molti si fermerebbero a questo punto,pochi attimi prima di agire...in effetti chissà quanti serial killer inespressi hanno seguito questo iter.Ma nel momento in cui dai inizio all'azione,in quel momento si innesca un processo inarrestbile.Nell'atto della prima pugnalata,quando la corda si stringe attorno al collo della vittima,hai oltrepassato il punto di non ritorno.Non puoi più tornare indietro puoi solo continuare a stringere,a torcere a colpire.Riuscite a sentire la pressione del vostro stesso sangue che sembra lottare per schizzare fuori dal corpo,il martellare insopportabile del vostro cuore nei timpani,sulle tempie e nella gola?
Il momento della morte,una morte inferta e non naturale,dev'essere qualcosa di talmente carico di tensione da fermare il tempo:l'intera vita potenziale dell'ucciso,probabilmente diversi decenni,che spariscono nell'arco di pochi secondi per opera di pochi gesti delle vostre mani.Vi siete mai chiesti che effetto faccia,cosa si prova a guardare negli occhi un essere umano mentre stringi il cappio attorno al suo collo o mentre affondi una lama nelle sue viscere?Vedere la sua vita che si spegne,gli occhi diventare secchi e immobili,le pupille dilatarsi a dismisura...e a lungo termine,questo come potrebbe influire sulla personalità di un individuo?
Potrebbe continuare con la sua vita normalmente,sapendo cosa ha fatto e sopratutto cosa è capace di fare,in un qualsiasi momento?Non è un atto da poco,togliere la vita a una persona.Io credo che sia qualcosa capace di cambiarti nel profondo,non sò come,ma sicuramente non ti lascia indifferente.In ogni momento sapresti di non essere più un "comune" essere umano ma qualcosa di più...e di meno.

Bè,ho scritto anche troppo...voi che ne pensate?Avete mai avuto pensieri simili?
Nove risposte:
?
2011-03-14 19:09:40 UTC
1) Si,hai scritto troppo !



2) Le linee guida di answer dovrebbero esser riviste.A me hanno bloccato un account al livello 4 dopo avermi tolto prima 60 punti per non so cosa...



3) Si,l'ho pensato,ma non riferito a qualcuno in particolare.L'ho ipotizzato così,come pensiero ed ho cercato di immedesimarmi ad occhi chiusi...Ma sono pensieri che ho capito che non fanno per me.

Ma sono leciti ed umani.Ho anche avuto modo di discuterne durante la naja con i miei compagni.

Però poi penso subito allo strazio delle persone amate che rimangono,a quante cose muoiono con un individuo.Trovo che sia una sconfitta.



4) Quando invece provo odio per un individuo (raro perché cerco di fare la mia vita) fantastico su possibili umiliazioni verbali,sociali o torture.Beh,potremmo postare una domanda intera sulle torture peggiori.Ma purtroppo sono già molto scontento di ripartire da cento punti...Non si spollicia,non si inseriscono link,si ha un tetto di risposte giornaliere...Che cogl...
anonymous
2011-03-15 02:15:22 UTC
fa parte della natura umana...

io me lo porterei in mente per il resto dei miei giorni...non vivrei bene anzi penso che mi ammazzerei a lungo andare...sarebbe un peso troppo grande da portare...pensa a tutti i SOLDATi che sono costretti ad ammazzare come si sentono...
mirkuccia
2011-03-15 02:06:53 UTC
Ci ho pensato qualche volta. Penso sempre alla vittima,a quella persona che prima respira,poi si irrigidisce e diventa fredda come il ghiaccio. I suoi parenti,i suoi amici,le persone che la vedevano in strada?non sarei più la stessa. Vedrei ovunque quegli occhi vitrei e non riuscirei a dormire più. Avrei una paura atroce sia per l'eventualità di essere scoperta sia per l'eventualità di stare nell'anonimato e condurre una vita che non merito più. Forse tenterei di togliermi la vita. Si,credo proprio che il suicidio sarebbe la mia "soluzione"
سيموني
2011-03-15 10:54:52 UTC
Ho letto solo il titolo della domanda.

Credo che le persone che uccidono provino un senso di piacere o liberazione dipende dai casi se uno lo fa coscientemente o meno.

Comunque c'è gente che prova gusto nel farlo mi spiace ammetterlo, c'è gente a cui piace torturare la gente ci sono dittatori in tutto il mondo ti ricorda qualcosa la libia o la corea del nord o l' iran dove ci sono persone o mercenari pagate dal regime per uccidere i loro oppositori.

Oppure pensa alle persone maltrattate in famiglia che arrivano ad atti estremi.

Comunque io non sarei mai in grado di farlo.
anonymous
2011-03-15 05:24:37 UTC
Prendi la rincorsa, dai una gran capata su un cancello e proverai la doppia sensazione:

carnefice e vittima contemporaneamente.

Che sballo.
?
2011-03-15 02:19:47 UTC
ci sono molteplici ragioni per cui una persona arriva ad ucciderne altre...parlando di serial killer posso dirti che spesso arrivano a fare certe cose perche hanno un disegno in mente e le varie uccisioni sono un modo per renderlo più reale.....se poi ti chiedi cosa li spinga bè è un qualcosa che cambia da persona a persona....riguardo al resto delle cose che hai scritto,bè...la tua immaginazione è senz'altro forte,ti consiglierei di provare a scrivere un racconto,magari un giallo....ho letto in un altra domanda che pensi spesso alla morte,anzi hai nominato il suicidio....è un pensiero che entra nella testa di molti sopratutto se quando pensano alla loro vita si rendono conto di sentirsi inutili,voglio ricordarti che mai nessuno è davvero inutile,ogni singola persona oltre a vivere ha la possibilità di gestire al meglio la propria vita,questa cosa spesso può risultare molto difficile e quasi mai è facile,però ci sono momenti nella vita di ognuno di noi che ci fanno essere felici di essere al mondo.......io stesso in passato ho pensato di farla finita ma mi hanno mostrato ragioni per poter continuare a vivere,anzi....la mia ragione per amma zza rmi è stata la mia salvezza...riguardo l'ammazzare il prossimo bèXD non tutti provano piacere,spesso e volentieri si hanno rimorsi enormi e a volte si suicidano subito dopo per quello che avevano fatto....ti assicuro che fare del bene in vita e impegnarsi a migliorare anche la nostra condizione più che possiamo fà provare decisamente cose più forti :)
anonymous
2011-03-15 01:55:50 UTC
io sono apatico
scaricabarile
2011-03-15 01:54:51 UTC
prova soddisfazione
fudo_73
2011-03-15 02:55:11 UTC
consiglio

guarda meno film e pensa a meno stronzate come queste. tute le cosa che hai scritto sono le classiche boiate a effetto dei film :)



poi risposte.

il serial killer non prova nessuna delle sensazioni che descrivi tu lo fa solo per raggiungere un suo fine.



il maniaco sadico lo fa perchè prova piacere ad avere il potere su gli altri che altrimenti non ha.



chi uccide una persona per sbaglio vive nel rimorso e starà male per sempre.



il soldato che è abituato a uccidere non prova nessun piacere o gioia nel farlo ma lo fa restando freddo e indifferente sennò impazzirebbe.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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