Domanda:
Come si riempie un vuoto che conosci ma che non sai spiegarti...?
Vulcano §... ...§
2009-07-28 23:54:04 UTC
Non so se vi capita mai, di provare quella sensazione di vuoto che pesa di un peso che non riesci a spiegarti, però è un peso che sai a cosa è dovuto, ma forse è talmente grande e profondo da non riuscire a dargli un'immagine precisa, cioè sai quel vuoto da cosa dipende (almeno in parte) ma è come se non riuscissi a sentire realmente quella ragione, come se non fosse quella la causa di quel vuoto, ma tu invece, sai benissimo che è proprio quella. .Insomma è come se fosse un vuoto incomprensibilmente comprensibile o comprensibilmente incomprensibile. . .

. .e quando ti ritrovi a vivere un vuoto che senti, lo riconosci, gli dai delle "caratteristiche", ma che non riesci a vivere, perchè lo senti solo perchè ti "regala" quelle sensazioni, con che cosa puoi "riempire" quel vuoto?. .come si riempie un vuoto, quando non riesci a sentire e a provare le cause di quel vuoto, per quello che realmente sono?

(Saranno i sintomi della pazzia, quindi se non vi è mai capitata una cosa del genere non vi preoccupate, vuol dire che siete normali. . .comunque provate a rispondere nonostante la vostra normalità, magari riuscite a dare un senso alla domanda)

. . .-Buona giornata a tutti-. . .
Diciotto risposte:
anonymous
2009-07-29 02:23:24 UTC
A quanto ho capito è come se tu avessi presente la causa di ciò che ti opprime, ma ti fa strano pensare che le reali motivazioni che si celano dietro al tuo patimento possano essere di una certa natura. In realtà, a mio avviso, in qualche modo provi a rifiutare il fatto che si nasconda una causa ben precisa dietro le tue sofferenze perché probabilmente si tratta di qualcosa che ti vergogni ad ammettere a te stesso oppure che avresti potuto evitare...nulla di più sbagliato: conviene sempre individuare da cosa origina il problema a monte perché solo così è possibile apportare rimedi significativi ed è proprio questo stimolo che ti dovrebbe spingere ad essere più sincero e razionale possibile nell'analisi delle ragioni di quel peso che ti porti dietro...e già il fatto che lo descrivi in termini di "vuoto pesante" è un modo per non voler collocare il problema nella sua giusta dimensione!
Carlos
2009-07-29 02:36:00 UTC
So bene di cosa parli. Fino a 5 anni fa, sentivo anche io quella sensazione di vuoto, a volte insoddisfazione, che non ti fa dormire di notte. Cerchi di riempirla andando alla ricerca di nuove emozioni e nuove esperienze, ma è sempre li e non riesci a colmarla.

Pensi che sia sparita nel momento in cui sei in compagnia, in cui sei impegnato, in cui stai provando delle emozioni, ma puntualmente ritorna e non sai spiegarti il perchè.



Per la mia esperienza, solo il Signore ha potuto riempire quel vuoto. 5 anni fa mi è stato parlato che solo Gesù poteva darmi pace e gioia al cuore, e cosi ho iniziato a leggere la Bibbia, per scoprire e conoscere meglio Gesù. Non ho iniziato a seguire una religione, fatta di regole e riti per piacere ad un Dio lontano, ma ho cercato direttamente Dio...è Dio si è fatto trovare. Durante un culto, chiesi al Signore di entrare nella mia vita e di riempire quel vuoto e di donarmi pace e gioia, e in quello stesso istante, Dio mi ha donato una vita nuova ed è venuto a dimorare in me. Sono 5 anni che non sento più vuoto, ma ho una vita felice in Cristo Gesù.



Non pretendo di avere ragione, ma spero che questa mia testimonianza possa essere d'aiuto a qualcuno di voi che ha questo problema e non riesce a risolverlo. Dio vi benedica. ^_^



ps. la mia email è sempre aperta, chiunque voglia parlare anche solo per sfogarsi, è ben accetto. ^_^
anonymous
2009-07-29 00:38:46 UTC
Capita spesso. Più spesso dello spesso. Spessissimo.- Più spessissimo dello spessissimo. Mai insomma.

A parte gli sterzi. Ho capito cosa vuoi dire (Non è vero, ma cosi dicendo lui acquisterà sicurezza in se stesso e joe non dovrà più portarsi dietro il tom tom per decifrare le domande). Quando succede una roba del genere solitamente do sfogo alle mie frnesie e alle mie voglie irrefrenabili. Un modo per andare sul sicuro non so se mi spiego. Tipo per cercare di capire quale sia la causa no? Provi tutto e se alla fine sei ancora vuoto è molto probabile che ti abbiano sparato e che ti serva un medico. (il numero è 112 per chi leggendo qui abbia appena scoperto di avere fatto una trafila inutile su answers per rispondere alla domanda di Vulcano quando il problema era di tipo Mafioso più che spirituale).

Non lo so ad esempio esco con la macchina e vado a fare qualcosa che il mio ego possa giudicare "Riempiente" tipo appostarsi in un angoo buio della strada e spiare le coppiette che fanno sessò. (Ups, questo non lo dovevo dire).

Oppure uscire con la macchina e andare a prendere qualche soldo in banca. Naturalmente passndo prima da un negozio di vestiti e da un armeria a prendere passamontagna e pistola. Se no col cazzò che mi danno soldi in banca.

Ok. La smetto Vulvi. (Vulvi fa molto glamour)

Ci manca solo Signorini come Avatar e il gioco è fatto. Il prossimo passo che dovrai fare per essere davvero Glam sarà andare in qualche trasmissione e fare doppi giochi di parole con cazzò e pazzo e mazza e tazza. Cosi entrerai nel giro.



Buongiorno Topo da laboratorio elettrostatico.
Freya..
2009-07-29 08:50:23 UTC
può darsi siano i primi sintomi della pazzia ;D...ma kissà ke i pazzi nn siano interiormente felici =))))...in qsto link puoi leggere in breve come ho vinto quel vuoto...

https://answersrip.com/question/index?qid=20090425162913AAlgoIl
anonymous
2009-07-29 05:04:29 UTC
non sono i sintomi della pazzia, Vulcano. vivere questo genere di sensazioni sta a significare che c'è qualcosa di irrisolto che continua a tormentarti. magari, anzi sicuramente, questo problema non si trova solo a livello inconscio, è anche possibile portarlo a livello conscio (come tu stesso dici) ma nonostante ciò non riesci a risolverlo, neppure a prenderne totalmente coscienza, proprio perchè sei tu a non volerlo. i motivi possono essere svariati: la risoluzione del problema comportrebbe dei sacrifici che non sei disposto a fare oppure ancora (peggior motivo) : ammettere che l'angoscia che stai vivendo dipende quasi esclusivamente da questo particolare (magari insignificante e risolvibilissimo) ti getta in uno stato di totale sconforto, di totale annichilimento "dunque era questo? ho passato parte della mia vita a struggermi per un motivo tanto idiota? ho passato parte della mia esistenza credendo di essere un animo particolare, incompreso, tormentato... e invece la soluzione era così semplice?"

lo so che questo ultimo passaggio non è perfettamente comprensibile, ma sò per certo che capita.



quello che tu vivi non è propriamente un vuoto, o meglio, è un vuoto che tu stesso vuoi creare dentro te per non affrontare ciò che ti tormenta: nel vuoto interiore puoi sempre dare la colpa a qualcos'altro, puoi "delirare", autocommiserarti, non prendere contatto con la realtà che ti presenta quello specifico problema, puoi vivere di illusioni ecc..

questo è quello che faccio io a volte (diciamo pure sempre) perchè alla lunga il vuoto interiore nel quale agonizzare diventa confortevole, diventa un ottimo pretesto per non affrontare la realtà, ma allo stesso tempo è dannosissimo, perchè ti porta a rifiutare molti slanci vitali che presuppongono la risoluzione del problema che ti porti dentro e che ti condiziona a tal punto
Nihal
2009-07-29 04:33:14 UTC
Succede..ma il motivo dentro lo sappiamo ma non vogliamo tirarlo fuori mio caro Vulcano...è quella la parte difficile.

Insofferenza interiore dovuta ad una mancanza...amore...soddisfazione nel lavoro o nello studio,voglia di allontanarti ma non poterlo fare....ci sono tante cose che soffocano l'anima e quando succede...sentiamo questo vuoto.

Basta guardarsi dentro...e ascoltarsi....ma ti ripeto,non è facile.

Buona giornata,un bacione

Nihal
Voragen
2009-07-29 00:56:01 UTC
Ma perchè prima di disperarvi non appurate realmente che quel vuoto sia davvero irrisolvibile? Spesso lo è per mancanza di fiducia, tutti i vuoti possono essere colmati se solo si vuole. Si chiama forza di volontà.

Io adesso non so a che cosa ti riferisci, ma tutto può essere risolto.

Se non vivi di speranze sei un uomo morto che cammina.
Nora
2009-07-29 00:48:06 UTC
Quante volte ho provato a riempire quei sensi di vuoto con affetti, emozioni...che si sono poi rivelate più eteree, incomprensibli ed evanescenti del vuoto stesso...Forse quei vuoti non devono e non possono essere riempiti...vanno solo vissuti...fino a che non vanno via da soli...
C
2009-07-29 00:40:53 UTC
Nessun sintomo di pazzia Vulcano, ma di incontro con la realtà.

Un po' dolorosa, forse più reale anche per questo.

Si, mi è capitato, e mi capita ancora, un po' tutte le sere quando non riesco ad addormentarmi.

Qualcosa manca, lo so, ma come riempire il vuoto? Come "rassegnarmi", o quanto meno farmi una ragione dell' accaduto e riuscire ad andare avanti?

Si dice che il miglior modo sia non pensarci troppo... ma è inevitabile quando la sera spegni tutto e ti ritrovi solo con te stesso.

Purtroppo non so rispondere alla tua domanda, forse scrivo per "solidarietà" e comprensione di quel che stai passando.

L' unica cosa che so per certo è che, prima o poi, passerà.

Senza alcuna manna dal cielo, arriverà il momento in cui sarò in grado di dare una minima spiegazione logica a certe cose, e riuscire ad andare avanti.

Evidentemente è ancora presto, ma so che arriverà il momento per andare avanti.



E arriverà anche per te.
anonymous
2009-07-29 00:20:07 UTC
Nei vuoti ti ci perdi.

Tunnel senza fine.

Ti lasciano l'amaro in bocca.



Anche se conosci il motivo di quel vuoto nell'anima ti ritrovi senza forze, senza soluzioni.

Cerchi di schiacciarlo, di riempirlo di quei sogni che ancora volano.



Ma lui è più grande della tua volontà.

Più forte di qualsiasi ragione.













Buona giornata anche a te.

Alyssa
anonymous
2009-07-29 00:28:17 UTC
Lo si lascia a digiuno fino a quando non diventa famelico, e aggressivo e tremendo. Poi si aspetta che si carichi a molla, nel buio, innescato e pronto a scattare.

Sarà lui a decidere di che riempirsi.
adriatica
2009-07-29 00:21:40 UTC
Forse, nella tua "pazzia" e nei tuoi vuoti c'è la vera normalità dell'uomo che qualcun' altro che tu definisci "normale" non può e non potrà mai capire.

Sentire un vuoto dentro l' anima credo sia normale nel momento in cui inizi a ragionare, a pensare, a scrutare dentro di te.

Credo che il modo migliore per comprendere, spiegarsi, colmare i vuoti sia star sereni; ma non una serenità momentanea bensì uno stato di tranquillità permanente che ti possa veramente far comprendere quello che stai provando.

I vuoti non vanno necessariamente colmati, i vuoti vanno capiti e per capirli fino in fondo è necessario confrontarli con la realtà che ti circonda.

Parlane con qualcuno che ti conosca e che ti possa capire.. Lo hai fatto qui, su internet, e forse qualcuno ti capirà ma molti, invece, capiranno ben poco, o forse niente, di quello che stai provando.

Parlarne, però, fa bene perchè aiuta te stessa e mentre parli, ti ascolti e solo ascoltandoti puoi capire tutte quelle misteriose sensazioni che si agitano dentro di te.



Buona giornata.

Adriatica.
anonymous
2009-07-29 01:41:14 UTC
Certo che si sente. Ma ogni vuoto lo puoi riempire solo di ciò che l'ha svuotato...

Così impari, col tempo e con molta razionalità, a conviverci.



Honey
◄ River River ►
2009-07-29 00:50:26 UTC
io credo che quel vuoto faccia parte della nostra essenza.

Siamo limitati e il saperlo già ci crea questo pozzo di malinconia che forse non verrà mai riempito.

Sospiro...ci convivo, e domani è un altro giorno.
anonymous
2009-07-29 01:54:09 UTC
Ciao Vulcano direi che non sei pazzo tranquillo!



Mi capita certo, cerco di riempirlo andando diritto al punto non ignoro le cause, cerco di analizzare il perchè. Se sono in grado di affrontarlo, lo affronto. Però se non ci riesco purtroppo sbagliando lo accantono e metto da parte, consapevole del fatto che questo vuoto può diventare ancora più grande. Spesso siamo proprio noi che le cause non vogliamo acettarle che sappiamo le ragioni ma le evitiamo perchè portano sofferenza.

Dipende dalla nostra volontà, se vogliamo sentire cosa ci dice questo vuoto allora sappiamo come riempirlo...

Buona giornata!
.
2009-07-29 00:20:13 UTC
Purtroppo so di cosa stai parlando.E' come un malessere generale che non sai da dove proviene.E' dentro di te, liì posizionato che attende il momento giusto per uscire. A volte riesci a respingerlo, ad allontanarlo prima che sia troppo tardi, prima che ti abbia invaso completamente.E' una sensazione di soffocamento e allo stesso tempo di troppo spazio, un senso di smarrimento che ti conduce alla consapevolezza che ti manca qualcosa, anche se non sai cosa,.... o meglio non vuoi saperlo.... è troppo doloroso e inutile. Il mio percorso personale mi ha portata avanti a cercare di non chiedermi il perchè o il per come.....la cosa fondamentale in quel momento è riuscire a evadere con la mente, a vedere oltre quell'immaginario muro che delimita la razionalità.Penso tu sia A UN BUON PUNTO, PERCHè IL FATTO CHE TU CHIEDA COME "RIEMPIRE " QUEL VUOTO è UN PASSO MLTO IMPORTANTE, è COME SE TU AVESSI DECISO DI MODIFICARE QUEL TUO "MALESSERE", ANCHE SE POI NON è SEMPRE COSì.l'IMPORTANTE è NON ADATTARSI AD ESSO, NON SENTIRSI INFERIORI A QUESTO TURBINE.qUANDO TI CAPITA PENSA CHE SEI TU A PERMETTERGLI DI INVADERTI, SEI TU CHE PER IL MOMENTO NON VUOI RIPARTIRE. iO RIEMPIO QUESTA SORTA DI BUCO NERO DEL CERVELLO SCRIVENDO ED HO MCAPITO CHE MI ACCADE QUANDO STO UN Pò DI TEMPO SENZA EVADERE DALLA REALTà. nON SO SE HO FATTO BENE A RISPONDERTI , QUINDI NON BASARTI SULLA MIA ESPERIENZA, PERCHè SONO SOLO UNA POVERA PAZZA CHE PROBABILMENTE NON TROVERà MAI LA PACE CON I SUOI MPENSIERI. CMQ AUGURI .... NON SENTIRTI INFERIORE, PERCHè RIUSCIRE A PERCEPIRE LE PROPRIE SENSAZIONI NON è UNA COSA DA TUTTI.CREDIMI.
anonymous
2009-07-29 00:15:35 UTC
Il vuoto, un ampio spazio con il suo silenzio che crea sgomento dentro di te.Sono sensazioni provate di impotenza in rapporto alla vita.Sentire il peso che grava, ma non identificarne l'essenza, è il sintomo di un chiaro disagio esistenziale che tocca le persone più sensibili.Devo cercare dentro di me, frugare in quel meandro della coscienza e capire:Cosa cerco?Cosa chiedo alla vita?Quali sono le priorità?

Da quest'analisi si riparte per costruire la propria identità..Per riempire questo vuoto ci si innamora, si coltivano le grandi passioni della vita, la conoscenza,l'impegno sociale, la vocazione religiosa.Devi guardare dentro di te.Scopriti, rivelati , osserva te stesso e dopo aver compreso i tuoi bisogni, tendi a quei fini in cui credi fermamente.Non è semplice, ma solo una sofferta introspezione adesso, eviterà un atroce dolore domani.

La panacea dei nostri mali è una sola: il bisogno di essere amati.Se non ci sentiamo" accolti"( nel senso più ampio), non troveremo la forza di crescere, di maturare e di una progettualità nostra in sntonia col mondo.L'amore è prepotentemente la chiave di lettura dei nostri dolori.Non sei l'unico a provare il tedio e la noia, l'angoscia per ciò che sembra lontano, ma per vivere dobbiamo inevitabilmente calarci nella realtà e nelle categorie spazio-temporali.
anonymous
2009-07-29 00:02:40 UTC
sono del parere che qualsiasi vuoto, comprensibile o incomprensibile che sia, va coperto con le passioni... ci vuole qualcosa che ci faccia dimenticare di quel buco, o che ce ne faccia ricordare raramente... Ma generalmente, bisogna solo aspettare.. che il tempo lo risani o che qualcuno trovi il materiale giusto e ci riempia nuovamente la vita!!!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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