Ishak 87 -il poeta della notte-
2008-03-20 13:51:30 UTC
Ci sono diversi tipi di silenzio; così tanti che è quasi sbagliato chiamarli tutti con un solo termine: c’è il silenzio dell’interrogato all’esame: quando nella testa hai il vuoto e non riesci a pensare assolutamente a nulla (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale); il silenzio dei passeggeri della metropolitana, che sembrano essere in stand-by, e non è del tutto vero che ognuno sta pensando agli affari propri, spesso non si sta pensando per niente. Il silenzio di un amico che ti consola e che sa che la sua presenza in quel momento vale più di 1000 parole; il silenzio di quando ti metti a meditare, e rimugini idee per ore, tanto che nella tua testa c’è di tutto tranne che silenzio; il silenzio di fine giornata quando nel letto ascolti il ronzio delle terminazioni nervose simile a quello di una radio a volume bassissimo non sintonizzata, e ascolti il proverbiale “suono del silenzio”mentre aspetti di addormentarti. Il silenzio di due innamorati che comunicano col cuore e non più con le parole; è un silenzio caldo e accogliente, di intesa. Il silenzio nell’adorazione, che è ascolto , svuotamento di se, in vista di un incontro… E il silenzio di quell’incontro: un silenzio che può diventare tanto denso e reale da poterlo quasi toccare; è il silenzio dell’incontro con Dio; un Dio silenzioso, che però non tace. Un Dio che ad una prima analisi superficiale sembra quasi non esserci… ma che si manifesta in tutta la sua divinità proprio in quel silenzio…