Da anni, sto studiando un soggetto.
Mio fratello.
Come lui nessuno mai.
Mi chiedo cosa provi a telefonarmi e rompermi sempre, maledettamente, i cogliòni.
A sparare un'infinità di stronzate.
A ripetermi sempre, irrimediabilmente, un mucchio di idiozie senza senso.
Ad avere il tempismo peggiore nella storia del genere umano.
A scegliere il momento meno opportuno e avere ancora ragione.
Mi chiedo cosa provi ad interrompere la risposta che stai per dargli dicendoti "OH, STO PARLANDO CON TE".
Non ci si può mai inserire nei suoi vaneggiamenti.
Non si può lasciarlo parlare ininterrottamente, perchè lui vuole il confronto.
Perchè OH, LUI STA PARLANDO CON TE.
E anche se lo lasci finire e poi azzardi timidamente una risposta, non va bene lo stesso.
"HO PARLATO MEZZ'ORA E QUESTO E' QUELLO CHE HAI DA DIRE?".
Le volte che mia madre ed io avremmo voluto scavarci la fossa per le figure dimmerda che ha fatto, non si contano.
Quella volta che ha insultato un notaio. Quell'altra volta che il promotore finanziario non ha capito una cazzata che lui gli stava dicendo, gli ha fatto una conferenza di mezz'ora e gli ha detto "è da due ore che cerco di spiegarglielo".
E io volevo essere in un altro continente oppure dire "l'abbiamo adottato, non siamo parenti".
Ecco, io ora non so quale sia il suo obiettivo.
So solo che, meno lo sento e meglio è.
E tanto mi basta.
Non mi faccio più domande.
Grazie Valè. ;)