Domanda:
La scomparsa del lavoro manuale, ha messo in crisi l’uomo?
John
2011-11-24 01:42:22 UTC
Stavo pensando stamane mentre trafficavo con dei lavoretti manuali, cosa che mi appaga particolarmente:
Il computer, definito dagli anglosassoni: “Job killer” (assassino di posti di lavoro) ha trasformato anche i cosiddetti “Colletti blu” in operatori di macchine automatiche, che fan tutto da sole. Un uomo più di servizi che di mani-polazione che ritorna, dopo secoli, ad essere “schiavo” del moloch della tecnologia che ha inventato; un uomo che si distrugge con le sue stesse mani. Il maneggiare cose o utensili, risponde ad una precisa necessità della nostra natura umana. I tempi sono maturi per riflettere su questo disagio o finiremo tutti intossicati da pillole antiansia. L’utilizzo dell’abilità manuale ha il potere di appagare e tranquillizzare l’uomo, il quale riconosce e vede riconosciuta la sua opera, la sua humanitas. Basta l’hobby manuale o la partita a tennis a fine settimana? Cosa ne pensate al riguardo?
Quattordici risposte:
?
2011-11-24 07:12:55 UTC
Carissimo Nonno Eugenio,

credo che veramente l' attività manuale debba essere uno dei punti focali dell' educazione dei bambini e ragazzi. Se faccio un passo indietro,ricordo nella mia infanzia,numerosi bambinetti che andavano a scuola del "mastro".Erano piccoli come me,ma la famiglia provvedeva un' attività manuale di laboratorio che permettesse loro da vivere.



Molti saranno divenuti abili sarti e molti falegnami ed ebanisti.Li guardavo con rispetto,perché alla loro età erano già bravi e precisi.Inutile dire che anche loro mi guardavano con rispetto:e sì,andavo a scuola e la scuola allora non era per tutti,privilegiati coloro che si potevano permettere di mandare i figli a scuola.



E c' era pure chi faceva il pastore in montagna e al mattino presto mandava in paese le profumate e calde ricottine;una vera delizia per tutti noi.E il bambino del pastore Felicetto,si è ripromesso di far "strada"nel campo dell' allevamento e ancor adesso lavora con la famiglia e con diversi aiutanti a fare "Haidi" e il Simpatico Nonno sulle montagne.



I tempi sono cambiati e siamo fortunati:tutti i bambini devono andare a scuola,per apprendere le "basi "del sapere:leggere,scrivere,fare di conto.Tutti i cittadini devono imparare e saper ragionare con la propria testa.Quindi l' ambizione più grande per i genitori è vedere realizzato il proprio figlio nel lavoro intellettuale:si compiono grandi sacrifici per quel pezzo di carta che spesso oggi,non dà sbocchi.E allora che facciamo? Predichiamo che un buon giovane si debba accontentare a qualsiasi lavoro pur di non essere più "bamboccione"?



Mi chiedo quali strumenti abbiamo dato nella scuola dell' obbligo per i bambini che non avevano voglia di studiare e se ne sono stati anni e anni senza imparare nulla di specifico e professionale.

Dove sono i bravi ebanisti,i sarti,gli elettricisti,gli idraulici,i calzolai? E i "Mastri"dove sono?

Per riparare una chiusura lampo,ti devi ingegnare e per trovare un bravo calzolaio che riesca a fare le scarpe su misura,perchè hai qualche problema al piede,devi recarti fuori città,in un negozietto gestito da un bravo calzolaio che ha pensato bene di mandare il figlio a scuola,ma anche di tramandare la sua "arte artigianale".



L' altro giorno leggevo che si offrivano ad un panificatore 3000 Euro al mese. E sì grazie,ma ci si deve alzare presto e poi bisogna imparare e noi abbiamo in tasca una laurea che dovrà prima o poi fruttare No?



E quelli che non sono riusciti a studiare,e ad imparare un mestiere? E quelli se la vedono proprio brutta:Senza Arte e né parte.Un vero dramma.Grazie per la domanda.Un carissimo saluto a te Nonno Eugenio e a tutti. Mimì



Grazie Nonno intessante la tua segnalazione.Ne terrò conto.
Giovanni Mario
2014-08-04 23:44:49 UTC
il problema che è in italia non funziona niente... i cosidetti nuovi lavori esistono solo in apparenza, il cosidetto telelavoro con il compuer, poi nei fatti siamo ancora molto tradizionalisti (su tutto) basta pensare che ci hanno fornito di tessera sanitaria elettronica che non serve ad una mazza... visto che qualcuno operazione non si puo fare online ma bisogna fare le lunghe file allo sportello della asl... come si usa dire.. "è tutta apparenza, non è oro tutto ciò che luccica"....
Baloo
2011-11-24 02:05:23 UTC
L'uomo si e' messo in crisio da solo, manualmente e non.
anonymous
2011-11-24 02:04:23 UTC
Eugenio non concordo perchè dimentichi che ci sono persone che non hanno la manualità, che non sono capaci di tenere in mano un cacciavite o che non sanno da che parte iniziare per fare un collegamento. Eppure queste persone spesso non sono nemmeno capaci di seguire la tecnologia. Si tratta di un handicap, e tutto dipende dalla predisposizione. Non dipende dal fatto di frequentare gente che ama la manualità, perchè ti assicuro che anche frequentando appassionati bricoleur, se uno non ha questa predisposizione non sarà nemmeno in grado di fare un castello con la sabbia.

Non dipende nemmeno dalle generazioni attuali, perchè ci sono persone ben più anziane di te che con i lavori manuali sono dei completi disastri, ma magari eccellono in altri settori che risultano ostici per coloro che invece maneggiano con disinvoltura strumenti da lavoro.

Io rientro nella categoria di coloro che non sono capaci nemmeno di avvitare una vite, eppure guardavo i miei nonni che sapevano fare tutto, mi insegnarono a preparare le munizioni da caccia, a creare oggetti con il legno, aggiustare una tapparella.... eppure non ho assorbito nulla. Sono cose che non mi rilassano, anzi mi innervosiscono. Pensa che quando trovo le sorprese dentro gli ovetti Kinder, se sono tutte smontate faccio che buttarle perchè solo vedere quei minuscoli pezzetti mi viene un grande fastidio.

Ho bisogno di certezze, ed essendo che io non ho la certezza di saper fare quelle determinate cose, mi agito e innervosisco, ed ecco che la mia agenda è ricca di numeri utili. Ma allo stesso modo in cui non amo il bricolage o la manualità, stai pur certo che la stessa repulsione la provo per la tecnologia. Quando dovetti comprare il nuovo celluare non ti dico quanto ho cercato per paura di trovare qualcosa di troppo complicato, il fatto di dover imparare tutto dall'inizio mi terrorizzava. E lo stesso dicasi per il Pc, testimone può esserlo Antonina.... Giravo per negozi, mi spiegavano, ma io tanto non capivo un accidente di nulla e alla fine sai quanto è passato prima che lo prendessi? un anno! Quindi come puoi vedere non esiste la correlazione che la tecnologia uccide i lavori manuali e la creatività delle persone, anzi molto probabilmnete chi non sa usare la tecnologia nemmeno possiede la manualità. E stai tranquillo che non solo l'eccezione, nelle mie conoscenze di persone molto amiche ma con diversi anni più di me, appartenenti alla tua generazione, nessuno sa fare i lavori manuali, e quando si cimentano saltano fuori dei pasticci, e tantomeno sanno usare il computer al punto che nemmeno lo possiedono, ma in compenso, come il sottoscritto, possiedono mille altre qualità che compensano ampiamente queste due mancanze.

Leggendo le altre risposte spero di non essere andato fuori argomento, ma ho preso spunto da quanto tu qui hai scritto nell'ultimo capoverso.

Se invece mi devo attenere quanto gli altri hanno interpretato, non mi resta che lanciare una freccia a favore della tecnologia impiegata nelle attività lavorative. Molti lavori hanno preso un valore aggiunto significativo grazie agli ultimi ritrovati tecnologici, basti pensare ai passi da gigante che ha fatto la micromeccanica grazie all utilizzo dei computer e dei robot cghe creano pezzi sempre più precisi e sofisticati Per fare un esempio abbiamo meccanismi di orologi che un tempo nemmeno potevamo pensare di avere. Oppure l'uso della tecnologia quante vite umane ha salvato? pensiamo ai robot che svolgono i lavori pericolosi al posto dell'uomo, a quei robot e sonde che vanno nelle miniere. Oppure ancora nel campo medico, tutta la tecnologia legata alla micro chirurgia che permette di avere dei risultati soddisfacenti ed effettuare interventi chirurgici che un tempo erano impensabili. Certo, dietro alla tecnologia occorre sempre una mente umana, anche perchè non è che uno si può inventare le cose o aspettare che scendano dal cielo come la manna. Ecco qui la grandezza dell uomo che si applica e studia dei ritrovati per garantire un benessere ad altri uomini.

Poi con questo non voglio dire che non sia importante il lavoro manuale, anche perchè ci sono molti seettori in cui il lavoro manuale corrisponde al 90 % del prodotto finito.

Insomma, se guardiamo il fattore tecnologico sotto il punto di vista dell'utilità allora dico che la tecnologia ha aiutato e aiuta gli uomini in modo assai rilevante, anche se dietro a molti passaggi l'intervento manuale è sempre importante.

Se invece guardiamo la domanda che hai postato come una critica della tecnologia alla mancanza di manualità nelle persone, ti ripeto che si tratta di predisposizioni, e pertanto avremmo persone predisposte alla manualità e altre che non lo sono e che non dipende dalla influenza della tecnologia, perchè come ho riportato nell'esempio, spesso chi manca di manualità, manca anche di intuito e voglia di far funzionere un programma elettronico, o tecnologico-
fulmine
2011-11-24 04:45:46 UTC
Alcuni lavori sono difficili, e definiti infernali, muratori, carpentieri di ferro o legno, manovali, minatori, Vigili del Fuoco, badanti, infermieri in reparti di degenti gravi, e se vogliamo dirla tutta pure il lavoro dei campi e l' allevamento del bestiame. Seppure con gli aiuti meccanici gli orari, ti garantisco, non sono da colletti blu, e voglia di bricolage non te ne viene neanche in un delirio. Ad ogni modo, la meccanizzazione eccessiva delle industrie che producendo in serie mette all' angolo gli artigiani, è un problema che sento anche io. Dipingo e so cosa si prova a vedere la propria opera, ma l' umanità e varia e in tanti non hanno la tua nostalgia. Ciao.
irene
2011-11-24 01:50:40 UTC
I lavori manuali per fortuna esistono ancora, il problema è che i corrispondenti prodotti e servizi costano quattro volte tanto, quindi c'è poca richiesta.

Un capo di sartoria parte da qualche centinaio di euro per arrivare a cifre spropositate, lo stesso genere di indumento (anche se di qualità inferiore) comprato in un negozio può costare forse cento euro.

Ne consegue che mettere su un'attività artigianale oggigiorno significa rischiare parecchio, non ci resta che lavorare per assicurarci un po' di sicurezza economica ed utilizzare la nostra manualità nel tempo libero.
Cloclo
2011-11-25 02:30:46 UTC
per noi donne il lavoro manuale c'era, c'è e ci sarà. E molte di noi si "arrangiano" con problemi elettrici e idraulici. Da sempre sappiamo che niente deve e può fermarci. Anche senza libri...



un caro saluto a tutti gli amici da chi, in questo periodo, si sta arrangiando alla grande!
quinta colonna
2011-11-24 03:40:43 UTC
Ciao Nonno Eugenio,direi che la scomparsa del lavoro manuale e'un tassello che si aggiunge ad altri tasselli che costruiscono un quadro ben desolante di quanto sta' diventando il genere umano...

Nella mia professione la manualita' e' una componente essenziale e trovo gratificante vedere i risultati del lavoro ultimato,anche se questo mi e' costato sudore....

La mancanza di persone dotate di una minima conoscenza suill'uso degli utensili base e di nozioni sul lavoro manulae sta' mettendo di sicuro in crisi diversi settori lavorativi che stantano a trovare personale...Queso e' dovuto alla mancanza di una qualsiasi voglia di sudarsi il salario o di fare qualcosa che metta in moto i neuroni in determinate direzioni...

Di certo non e' solo la scomparsa del lavoro manuale a mettere in crisi l'essere umano ma,in parte ,potrebbe esserne corresponsabile,insieme ad altri fattori che sono ,in gran parte,lanciati dalla societa' moderna .Non dimentichiamo anche che un lavoro manuale tiene anche in esercizio il corpo ed i muscoli e con il giusto sistema di lavoro non si fatica piu' di quel tanto...

Poi ci sono delle eccezioni...

Alcuni sono piu'portati per determinati lavori mentre altri ,per qualche ragione,sono piu' portati per lavori si sola testa...

Comunque l'insegnare le nozioni base sull'utilizzo di alcuni utensili e sull'eseguizione di alcuni lavoretti farebbe solo bene...

Tutto e'utile per accrescere la nostra persona.

Salutoni a tutti...
Ladyluna
2011-11-24 03:38:59 UTC
Sono assolutamente d'accordo. L'utilizzo dell'abilità manuale ha il potere di appagare l'uomo, il quale riconosce e vede riconosciuta la sua opera. Sì. Non c'è dubbio. E aggiungerei che la manualità, il costruire, l'inventare ecc. sono importanti veicoli di autoconoscenza e autoconsapevolezza. L'uomo, oggi, pensa troppo e agisce poco. Il computer e la tecnologia tutta (cellulari ecc.) lo hanno privato di una serie di esperienze importantissime e necessarie al buon strutturamento della propria personalità. Pochi di noi sanno davvero quante e quali risorse rimangono racchiuse nel magazzino della mente senza mai espletarsi. Ed ecco l'insorgere di nevrosi, depressioni, malesseri di ogni tipo. L'uomo è "frustrato". E, purtroppo no, la partina di tennis a fine settimana o l'hobby di qualche ora non sono sufficienti per farlo riemergere dal proprio torpore mentale. Nonno Eugenio, sono mille volte d'accordo con te, l'uomo è fatto anche per usare le mani, per sporcarsele, per plasmare le cose, gli oggetti, per inventarne di nuovi. Ma ormai è stato inventato quasi tutto, e la nostra "partecipazione" attiva si riduce all'utilizzo di ciò che abbiamo a disposizione. Ci sono i pro e i contro, questo è ovvio. Il contro è quello che hai meravigliosamente spiegato tu.
Remangura
2011-11-24 02:24:08 UTC
per fortuna,esistono ancora diversi lavori manuali,altrimenti: saremmo dei robot.ciao
anonymous
2011-11-24 03:21:21 UTC
hai completamente ragione...
sanpietrino baby version
2011-11-24 02:23:23 UTC
Permettimi di dissentire. La crisi dell'uomo ha origini più complesse e profonde, diversamente un idraulico non dovrebbe neppure conoscere ansia e depressione, cosa che mi sembra azzardato affermare, tantomeno manualità e tecnologia mi sembrano in antitesi fra loro. Se non si è portati per il "fai da te", la faccenda si risolve in un innervosimento, con attrezzi vari, buttati nella spazzatura!

Forse, l'essere nati e cresciuti in ambiente rurale, può dare certe nozioni in più rispetto a chi nasce e cresce in città, ma tutto finisce lì.

Se non c'è predisposizione, non si cava un ragno dal buco.

Io avevo una zia, da tempo defunta, che sapeva fare tutto, bastava che vedesse un elettricista fare una riparazione, che già, l'aveva imparata, il marito, se piantava un chiodo, si pestava due dita!

Sono certa che la zia, avrebbe imparato in un fiat, segreti e segretoni di tutte le più sofisticate macchinette elettroniche, lui, avrebbe continuato a pestarsi le dita!

Una buona giornata.
anonymous
2011-11-24 02:03:48 UTC
E' sempre l'uomo che ripara le macchine, che usa le macchine. Non è cambiato niente, cambiano solo gli utensili. Ma quelli sono sempre cambiati man mano nel corso della storia.
rocchetta21
2011-11-24 01:47:21 UTC
Prova a fare un lavoro manuale (dato che i cantieri esistono ancora, nel caso te lo fossi scordato) e poi vieni a dirmi se è tanto soddisfacente. C'è una lieve differenza tra l'esigenza di utilizzare il proprio corpo, il coltivare il proprio orto nel tempo libero (come diceva voltaire) o fare dell'esercizio fisico e tra lo stare tutto il giorno in un cantiere a piegare ferri con il gelo e con 40 gradi. E la chiudo quì che è meglio, guarda.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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