Domanda:
Il furbo è sempre disonesto? La furbizia e l'onestà possono convivere?
DaяkLєss Z_E_N 武士道 Stefano♂
2009-01-16 18:48:07 UTC
Una persona davvero furba può vivere in modo totalmente onesto? Furbizia è sinonimo di disonestà? Chi sono i veri furbi nella vita? Perchè mi viene sempre il paragone cn Furbizia / Onestà e rispettivamente parlando mi viene da dire Intelligente / stupido? L'onestà e per gli stupidi al giorno d'oggi? E' questo il modo che abbiamo di valutare una persona che conosciamo? La società di oggi alla fine gira sempre sulla furbizia nel fare le proprie cose, in generale per vivere e cercare di guadagnare di più cn meno fatica di qualcun'altro che invece è sempre puntuale nel pagare le tasse ecc ecc.. Chi e come riesce a usare la sua furbizia per un valido motivo nobile e onesto? Quel motivo nobile e onesto può essere ben visto da tutti in modo tale da poterlo prendere cm esempio di vita?
oltre che alla classica "battuta" dell'italiano furbo che sguscia dai problemi e che salta sempre la fila senza rispettare il prorpio turno, ci sono anche italiani onesti? Certo! Ma sono furbi a esserlo???
Cosa ci fa sentire il bisogno di essere furbi? Il nostro pensiero è costantemente focalizzato su come arrivare prima a un obbiettivo e prevedendo tutte le scorciatoie possibili per arrivarci prima di altre persone.. quelle persone cioè, le terze parti influiscono sul nostro modo di essere furbi? Cosa fareste per migliorare? Credi che bisogna migliorare?

Ho cercato di mettere più punti possibili sull'argomento per ispirarvi su ulteriori risposte, ma anche voi se avete una domanda/risposta in più da aggiungere è ben accetta ovviamente sempre rimanendo sul discorso furbizia onestà...
ho inviato più di 13 domande in una! prendi 13 paghi uno! Furbo vero? hehehehe XD
27 risposte:
anonymous
2009-01-17 00:11:38 UTC
Ricordo un vecchio detto delle mie parti, che recita "gli schiaffi passano, i soldi restano".

Orbene se si è disposti a fare tutto per i soldi, per il successo, si possono sopportare tutti gli schiaffi di questo mondo, ma se i nostri valori son ben altri anche un lieve ceffone diviene insopportabile, dipende dalle nostre personali peculiarità.

La furbizia che si associa alla disonestà spesso viene erroneamente interpretata; una persona che non paga le tasse è un ladro, non un furbo, lo stesso dicasi per colui che non rispetta la fila, questi non è un furbo, è un maleducato e irrispettoso, esempi ne potrei fare una moltitudine ma il concetto credo sia abbastanza chiaro.

In quest'ottica credo che la furbizia debba intendersi quella capacità di riuscire a raggiungere i propri scopi con arguzia e intelligenza senza mettere in atto comportamenti fraudolenti ma agendo alla luce del sole nel pieno rispetto del prossimo e delle regole assunte dalla collettività e soprattutto senza umiliare il proprio io scendendo a compromessi con i propri valori etici e morali.

E' difficile ma c'è chi ci riesce e costoro devono essere i nostri fari se vogliamo assicurare un futuro migliore ai nostri figli; cosa vogliamo lasciare in eredità, il ricordo di un ladro o di una persona onesta e leale ?

Te ne hai fatte tredici di domande ed io chiudo la mia risposta con un quesito, sperando che stimoli una riflessione, ciao e bella vita ;-)
anonymous
2009-01-16 23:27:12 UTC
Furbizia ed onesta' non possono convivere , secondo me.



Il furbo e' soprattutto disonesto e amorale.



Modesto parere personale.
Alex
2009-01-20 16:11:07 UTC
Restare onesti e vivere bene.

In un paese di furbi, le persone rette sembrano rischiare l'estinzione per manifesta ingenuità. Invece sono la maggioranza e tengono in piedi le nazioni. Con maturità.



Non fa notizia il bene. Figuriamoci l'onestà. E forse è opportuno iniziare dalle consolazioni. E al riguardo possono venire in soccorso i proverbi.

Frasi scultoree e incoraggianti, come «Chi vive onestamente non muore mai», o «Gli onesti finiscono sempre bene», o ancora «L'onestà è un patrimonio scelto».

Altri proverbi tracciano il solco per condotte rette: «La parola dell'uomo onesto vale la sua firma», «L'uomo onesto si contenta della sua onestà etc;etc;etc».



C'è di che compiacersi davanti a tanti solenni encomi. Eppure, più sono nobili ed elevati tali pensieri, tanto più suonano come enfatici. Veri, senza alcun dubbio, in astratto, ma di scarsa praticabilità.



Hai parlato di "italiano furbo"ebbene;non che manchi tra le popolazioni della nostra penisola un'innata propensione alla rettitudine del pensare e all'onestà dell'agire. Semmai è da rilevare che da secoli o, probabilmente rientra da sempre nel patrimonio genetico delle genti italiche,molti conterranei si credono furbi, pensano da furbi e agiscono da furbi; per cui, nella nostra Italietta, gli onesti hanno finito inesorabilmente per scivolare nella categoria (così cara a Totò) dei fessi.



E' per questo che un proverbio sull'onestà citato seriamente può lasciare nell'ascoltatore il sapore della beffa.

Mi viene da pensare alla stagione di Mani pulite che ha interrotto il consolidato costume e la relativa pseudo-cultura di proporre grandi valori e compiere gravi misfatti. Per un po' di tempo, come si ricorderà, i corruttori furono beccati con le mani nella marmellata, e le persone serie e corrette poterono andare fiere delle proprie doti etiche. Ci fu un plauso collettivo e la rettitudine ebbe gli insperati onori della cronaca.



Altri tempi. Poi siamo ritornati a quelli di sempre, che facevano dire già al poeta satirico latino Giovenale, nel primo secolo dopo Cristo, «L'onesta è lodata ma muore di freddo».



Per fortuna, tale virtù non è morta assiderata. È costantemente riscaldata dalla pratica quotidiana di quella maggioranza silenziosa del paese, che oggi, come nelle epoche precedenti, sostiene l'architettura di una nazione e conferisce dignità ad un popolo.



Gli onesti sono i degni di onore,non sono comunque ridotti ad una specie in estinzione. Il mondo, si dice erroneamente, è dei furbi. E non fanno fatica a trovare ammiratori e imitatori.



Ad ogni modo non è vero che alla disonestà non ci siano alternative. L'onesto cerca e trova la terza opportunità. Paga un prezzo, non si arricchisce anzi,per dirlo in maniera cristiana,si salva la vita e l'anima.



Ma attenzione! C'è da temere soprattutto «i buoni sentimenti». «Con essi i furbi accalappiano l'onesto o ci provano. I furbi incominciano lodando l'onestà e si presentano quali paladini di una grande missione umanitaria». Niente dunque adulazione verso i potenti, i superiori o verso chiunque possa essere fonte di benefici;dicono:«Spiacenti, non abbocchiamo. Noi o aduliamo smaccatamente, in modo che sia netta l'intenzione di adulare, o non aduliamo affatto. Piuttosto stiamo zitti>>.



Guai comunque a pensare che l'onesto faccia vita priva di soddisfazioni. Se i furbi sono lieti di esserlo, l'onesto è lieto di essere lui cosiffatto. Ma senza superbia, senza complicazioni, senza complotti. Sono i furbi a rovinarsi la propria vita impegnandosi a tesser trame mentre, noi crediamo, c'è di meglio per passare il tempo».

Onesti senza superbia,dunque.

Ma la contentezza di esserlo può venire mostrata ai furbi per una piccola vendetta«per indispettirli».



La società umana dovrebbe servire a fare "insieme" cose più grandi in nobiltà di quelle consentite individualmente.Ed invece spesso non è così, ma non è un buon motivo per deprimersi.



«Restiamo fedeli alla nostra scelta di mai chiedere e mai lamentarci, vale a dire di mai implorare la clemenza dei furbi. Via per la nostra strada sassosa, amici, fino in fondo, in silenzio».



E giacché la virtù non è tale se non è attiva,due sono le prerogative per l'onesto.

Primo: «Faccia un elenco dei furbi che più lo tormentano(la mia lista sarebbe enorme,tra persone conosciute e non),e invii loro di tanto in tanto notizie sulla sua salute» a dimostrazione che la probità paga.

Secondo: «Faccia un elenco degli onesti amici,(in questo caso la lista é decisamente più ristretta) e li inviti di tanto in tanto a piacevoli incontri». Sostenersi e incoraggiarsi a vicenda consolida i propositi e le scelte delle rette persone.

L'onesta non farà notizia, ma non è detto che non debba organizzarsi e,non sia detto che,al giorno d' oggi,l' onestà sia degli"stupidi".



Hai parlato di pagare le tasse,il che equivale a dire essere onesti?Penso proprio di si.

Perché?

«Vi sono furbi che, con il consiglio di costosissimi tributaristi, praticano l'elusione delle leggi fiscali, cioè trovano inghippi per restare nella legalità e pagare meno.

Non è una buona strada per l'onesto, il quale finirebbe per versare al suo tributarista, per i consigli ricevuti, più di quanto risparmia, in ipotesi, sul dovuto all'erario».



Cocludo dicendo che:..possono anche gli onesti,in certi casi,essere dei"furbi"proprio quando si trattà di realizzare interessi nobili,in tal caso,in un delirio di rettitudine,dovranno pur sempre dimostrare di essere l' eccezione alla regola e,quindi sono in tal caso da considerarsi degl' esempi per chi vuole fare dell' onestà il suo vessillo.



PS:.mi sembra scontato ribadire che siamo all' ennesima domanda superlativa...mi auguro solo di non aver "sforato".



Ciao Ste a presto.
EVERYWHERE
2009-01-17 09:45:25 UTC
è un modo come un altro per sopperire alla mancanza di intelligenza ,è una legge di natura chi non ha unghie ha denti e via dicendo ,lasciali almeno quella...
anonymous
2009-01-17 01:32:28 UTC
Buon Giorno

siamo tutti un po furbi

che non ha nulla a che fare con l' onestà

buona giornata

pino



http://it.youtube.com/watch?v=NMB4xtnFlvo&feature=related
T.z.n.
2009-01-17 00:08:59 UTC
Io non la penso come te. Dipende sempre dalle inclinazioni personali .

Uno che salta la fila per fregare il posto davanti a se non no considererei furbo, piuttosto , idiota paerchè potrebbe prendersi se gli va bene una miridade di insulti o una saccagnata da qualche testa calda!



I furbi sono quelli che attingono da ogni cosa e che ne fanno uso e consumo proprio e per la collettività senza recare danno altrui.



Una persona furba non necessariamente deve essere disonesta.

Se io facciouna supervisione di tutte le offerte dei supermercati e poi vado a fare la spesa dove ci sono le offerte o i tre per due, è un qualcosa di furbo che sto facendo per me stessa e non danneggio gli altri.



Se un ragazzo non studia molto casa, ma sta attento in classe alla lezione tanto che gli basta solo quella e non apre praticamente i librui, sta facendo qualcosa di furbo per lui, l'importante è ottenere i risultati positivi a scuola no?



Io la vedo così.



Eì anche vero in parte quello che dici tu, molte volte la furbizia si mischia con la disonestà, ed i furbi , o gli pseudofurbi , saltano fuuori....ma in un modo o nell'altro poi la scontano!



Ciao!
trippapergatti
2009-01-16 22:02:36 UTC
per me la furbizia e' la risorsa del servo: la commedia dell'arte ci forni

sce esempi chiarissimi con personaggi quali pulcinella, brighella ed

arlecchino, per i quali ilsotterfugio rappresenta l'unica fuga dalla

subalternita'.

d'altra parte tu stesso definisci il furbo come colui che sguscia via

dai problemi (senza risolverli).

senza voler fare sofismi semantici, vedo associabile all'onesta' piutto

sto la scaltrezza, intesa come prontezza d'animo di fronte alle difficol

ta'

arvedecce
anonymous
2009-01-16 18:55:33 UTC
Gli italiani non sono gli unici ad usare le "scorciatoie", te lo garantisco io che vivo all'estero da anni.....

Gli Americani, popolo pragmatico, hanno un sistema oserei dire infallibile per giudicare l'onesta'o meno delle persone:

si pongono il quesito: comprereste un'auto usata da ........?

provateci, riflettete sul quesito e magari sperimentatelo sui vostri familiari, vedrete che il principio non fa una piega.
.....
2009-01-17 02:44:14 UTC
furbizia non è sempre sinonimo di disonestà. E' un modo per aggirare gli ostacoli, per crearsi la fortuna, il destino, e metterselo dalla propria parte. Questo a volte può realizzarsi attraverso procedimenti disonesti o illegali, o manipolando chi non se ne accorge. In genere chi è furbo inganna gli altri ed è egoista, ma non si può schematizzare in questo modo.

Magari chi è furbo è solo intelligente, ingegnoso, e tenta di uscire al meglio da ogni situazione, magari cercando di non provocare danni e di non far male a nessuno, che è la cosa migliore perché comunque le cattive azioni prima o poi tornano indietro.
anonymous
2009-01-16 23:15:44 UTC
La mia esperienza mi ha portato a capire che i "furbi" sono persone che non riescono a stare di fronte alle cose della vita e ai rapporti interpersonali.

In genere hanno paure, timori e fissazioni; convinti di non farcela cercano di raggiungere gli scopi adottando delle "strategie" alternative.

Purtroppo in genere i furbi sono anche, più o meno' stupidi, quindi mettono a dura prova la pace mentale delle persone normali, che li vedono rimaneggiare davanti ai loro occhi, convinti di non essere "sgamati"



La forza dei furbi e questa caparbia forma di idiozia.

La forza dei furbi è che la Società, in genere, li premia.



Perchè?

Perchè premiare un furbetto crea destabilizzazione nelle convinzioni fondamentali dell'individuo ... la persona intelligente si confonde, insomma.



Il sistema è antico: Dividi, e Comanderai
anonymous
2009-01-17 04:40:02 UTC
L'Italiano non è furbo...è semplicemente disonesto.



Vabe' detto questo...credo che furbizia non significhi necessariamente disonesta',ci sono due tipi di furbizia,quella che utilizza l'intelligenza a fin di bene,e quella invece presuntuosa e menefreghista che ha come unico scopo il proprio "guadagno",Il furbo non è sempre disonesto,è sempre intelligente..questo posso affermarlo con certezza,ma dotato di un intelligenza limitata,cieca e poco obbiettiva...vabe' cambio pensiero...il disonesto non è intelligente,perche' il vero intelligente sa distinguere il bene dal male e di conseguenza agisce con onesta' e con furbizia a fin di bene...uff mi sto' incasinando,concludo...il furbo è intelligente,ma non abbastanza da saper usare la propria "dote".



W il caos dei miei pensieri.
anonymous
2009-01-16 20:38:01 UTC
la furbizia non è disonestà, la furbizia è sinonimo di previdenza,oculatezza,attenzione e valutazione in ogni

situazione e in presenza di persone che non conosci.

Il furbo è colui che non si fa raggirare.

Il disonesto è colui che agisce senza onestà ma usa

la falsità, l' inganno|

Ciao
»»-->∑Г Pῒþ∑<--««
2009-01-16 18:51:14 UTC
certo...nn l hai visto mai prison break?...
Stefania R
2009-01-23 09:56:52 UTC
no....io mi sono resa conto di non essere mai stata furba....ma ingenua ed onesta, ma credo che si possa essere anche furbi e onesti, nel senso che uno può essere onesto e non farsi mettere i piedi in testa...credo che il mio ragazzo sia la dimostrazione...una persona fantastica onesta e sempre pronta a dare una mano....ma tutti lo rispettano, e guai a chi lo prende in giro, lo rispettano tutti ed io vorrei tanto essere come lui da questo punto di vista,e lo stò imparando piano piano......c'è un proverbio qui da me..: "bueni si, ma fessi no".............. tradotto: buoni si , ma non idioti...ps: vieni a dare uno sguardo all'ultima tua risposta...quella del "ciao"?..grazie.
?
2009-01-17 09:08:46 UTC
Ho letto la tua domanda per intero e ti rispondo prendendo a riferimento solo le tue ultime parole: Ho fatto 13 domande in una, furbo vero?. Bhè questa tua affermazione per quello che intendo, io la definirei "SCALTRA" certamente non la ritengo furba! Furba si sarebbe dovuta intendere se quelle tredici domande le avevi fatte a danno di altri, ma visto che sono solo a pro tuo senza danneggiare nessuno ripeto che la ritengo scaltra.

Sempre per quanto mi riguarda, se una persona mi definisce "furbo" non ne sono troppo contento.

Pertanto, furbo non lo assocerei mai a onesto.

Forse una volta la parola furbo aveva un'altro significato. Oggi la sentiamo ripetere troppo spesso e forse anche a sproposito. Fatto stà che quando si sente dire (I soliti furbi del quartierino) si capisce che la parola furbo è usata in senso dispregiativo, proprio per sottolineare che furbo è sinonimo di poca onestà. Finchè bello vorrà dire bello, grande vorrà dire grande, onesto vorrà dire onesto,

Furbo vorrà dire, mi hai fregato!
luciano
2009-01-17 08:46:10 UTC
Bisogna intendersi sull' aggettivo furbo. In genere noi lo abbiniamo all' astuzia e quindi alla disonestà, perchè si presuppone che l' individuo egoista di natura adopri la sua furbizia per i suoi interessi personali e molte volte questi interessi portano alla disonestà. Quindi furbo = disonesto. Io ritengo che non sia vero del tutto, in questo mondo bisogna necessariamente adoprare la propria inteligenza, chiamiamola furbizia, per superare certe difficoltà. In religione questa viene chiamata

col termine di "Prudenza" ( siate prudenti come serpenti ).
anonymous
2009-01-17 06:14:07 UTC
Io penso che furbi lo siamo tutti più o meno, non credo ai santi in questo mondo. Ma bisogna pur sempre fare delle distinzioni. Ad esempio, chi ti passa davanti facendo il finto tonto o l'innocentino mentre fai la fila dal medico, od alle poste, giusto per citare alcuni casi. Questa è una categoria che detesto, in quanto oltre a fare i furbi sono anche piuttosto scorretti e maleducati. Poi ci sono quelli che non pagano le tasse, evadendole, ovverosia i cosiddetti "ricchi" che non dichiarano il dovuto, anche questi sarebbero da condannare, poi gli stessi esattori del fisco, che diventano dei veri usurai, dei caimani, che spietatamente arrivano a tartassare persino chi non ha mezzi e difese per poterli controbattere. Infine le banche, dove applicano tassi alle stelle per il servizio che ti offrono, gli enti che erogano prestiti, e gli stessi politici che guadagnano onerosi stipendi in barba alle regole a discapito di altre categorie minori che fanno la fame, ed anche nei confronti di chi non ha lavoro o di che sfamarsi. per non parlare di altre categorie, tipo dentisti, oculisti, psichiatri, medici in generale, che gonfiano le loro parcelle in modo esagerato. Purtroppo viviamo in una nazione di furbi, e chi non si adegua al"magna magna" finisce per fare la figura del fesso. I furbi sono quegli imprenditori (vedi Berlusconi, ad es.) che per sfuggire ai loro reati si sono dati alla politica cambiando le regole e le leggi a proprio favore per non passare guai.Ah, dimenticavo.... Quelli che ti fanno pagare il pizzo, quelli che prendono le tangenti, quelli che guadagnano tanti soldi da appalti truccati ed irregolari, quelli che permettono l'immigrazione clandestina (gli scafisti)potrei fare altri esempi ma penso che bastino già questi. Il furbo non è una persona intelligente, assolutamente, e solo uno che ci sa fare più degli altri, e purtroppo, per sopravvivere in questa infinità giungla chiamata"società" bisogna anche esserlo, altrimenti si soccombe inevitabilmente, ciao
Pietro
2009-01-17 04:03:16 UTC
L'intelligenza supera la furbizia perchè con la deduzione la previene.

Però si può essere furbi per bene senza fare male ed il contrario.

Io sono per l' intelligenza che sa essere furba al momento opportuno, solo quando è necessario e per bene.
anonymous
2009-01-17 04:01:41 UTC
Ormai è un modo di vivere... molte persone fanno di tutto per accaparrarsi il posto migliore prima di tutti e sn disposte a tutto pur di ottenerlo.. alcune persone oneste e umili si accontentano ma accontentarsi è da furbi?



mi chiedo perchè il prendi 13 paghi 1 nn lo facciano cm saldo nei negozzi! hahah



ciao Dark.. un dolce bacio per te.. :*
zio paperino
2009-01-17 03:24:29 UTC
In Inghilterra per 200 anni se non si rispettava il proprio turno nella fila si era multabili,ora questa norma è stata abolita,non so quanto ciò abbia educato gli inglesi a rispettare il proprio turno.

E' certo comunque che a disciplinare la furbizia provvedano i vari sistemi giuridici,a partire da quelli bibblici che hanno determinato da sempre il comportamento degli ebrei nelle questioni finanziarie coi risultati noti a tutti.

Ora che il nostro bel pianeta s'è rimpicciolito e sarebbe possibile,attraverso il progresso tecnologico,coordinare un equa distribuzione delle risorse affinchè non vi siano doppioni e conseguente spreco di energie,tutti i vari sistemi giuridici a garanzia dei furbi potrebbero essere superati attraverso la consapevolezza etica

che ogni furbizia è causa di sofferenza per qualcuno.

Oltre che all'intelligenza bisogna valutare quanto progresso vi sia in questo o quel comportamento particolare in relazione all'insieme che alla fin fine realmente siamo.

ciao
anonymous
2009-01-17 01:41:09 UTC
onestà o furbizia..come è possibile che tertium non datur?

se dovessi fermarmi all'etimologia delle parole, le considererei un amaro ossimoro, due condizioni antipodiche, in cui alla forbita scaltrezza di fare egoisticamente il proprio utile, si contrappone la meritevolezza altruistica degli "uomini degni d'onore".

se dovessi limitarmi a osservare la realtà, nuda e cruda, nei suoi giochi di potere, ti darei ragione senza nemmeno osare contraddirti, dato l'alto esempio di rettitudine scevra da qualsiasi furberia di chi governa questo paese, vantando una candidissima fedina penale.

ovviamente, non mi limiterò. e, anzi, oserò l'impresa di contravvenire con quanto hai detto, partendo proprio dall'equzione che vuole associata l'onestà alla stupidità.

i furbi sono sempre esistiti, furbi pensatori che, con le loro furbesche trovate, si sono spianati la strada dell'immortalità storica senza, per questo, venir necessariamente associati alla losca schiera dei disonesti.

che mi dici di Ulisse?così decantato in mille salse per la sua prontezza d'ingegno, eppure di certo esempio di uomo giusto e virtuoso.

non posso pensare che gli onesti vengano irriducibilmente relegati nell'inesorabile categoria dei fessi. l'onestà non preclude l'intelligenza e l'altezza intellettuale e, ciò che più conta, s'inanella con i massimi ideali di giustizia, rispetto e altruismo.

la stagione di mani pulite ebbe il merito di rompere proprio questa assurda condanna degli onesti per manifestaingenuità, dimostrando che stupidi "corrotti" e furbi "corretti" potevano esistere, i secondi a fortunoso danno dei primi.

indugiare sul contrario, trovo che sia solo un'espediente per ingrossare, scacciando i rimorsi, le fila dell'illegalità e gozzovigliare tra coloro che vedono come unica via d'uscita alle difficoltà che perseguire la via della rettitudine immancabilmente porta, solo la strada della contravvenzione alle regole, con squallidi giochetti.

che l'onestà fosse cosa lodata, ma destinata a morir di freddo, già lo sapevano con Giovenale nel primo secolo dopo Cristo.

per fortuna (di tutti), però, per quanto infreddolita, di certo non muore assiderata, perchè trovo che - come si dice - il mondo non sia dei furbi, ma di quella silenziosa massa di giusti furbi che tanto più sono astuti, tanto più non se ne vantano, quanto più riescono a mandare avanti la struttura di un intero paese, conferendole per giunta dignità.

ricordava Prezzolini: "il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furberia, ma per la reverenza che l'italiano ha della furbizia stessa". finchè continuerà ad esistere questa mentalità, ci saranno sempre più furbi che, stupidamente, si rassegneranno a contravvenire alle leggi, senza il ben dell'intelletto che faccia loro vedere che l'onestà non è per niente scemaggine, ma solo una strizzata d'occhio compassionevole dall'altezza morale ai piccoli poveri illusi che si affannano a f0ttere il prossimo.

infine, chi dei due trovi più scaltro, oltre che degno: il furbo che si crede tale e si prostra e si danna per cercare di accalappiare l'onesto con falsi buoni sentimenti, o gli onesti che, ignari dell'acutezza dei propri pensieri, ma forti dei propri ideali, si guardano bene dall'adulare i potenti e a testa alta dicono: "spiacenti, non abbocchiamo. noi o aduliamo smaccatamente, in modo che sia netta l'intenzione di canzonare l'adulato, o non aduliamo affatto. piuttosto stiamo zitti, e mettiamo la famiglia a dieta"?

in ogni caso, se anche il tuo intuito fosse giusto ed i furbi avessero davvero le chiavi del potere..che dirti, a parte che (guardando anche gli atteggiamenti di chi attualmente mi governa) conosciuti bene i furbi, c'è da vantarsi ad esser fessi§? senza superbia, però.

anche se, a dirla tutta, pure in questo io ci vedo un acutissimo ingegno, come a dire: "so quali sono i vostri giochetti, faccio finta d'accettarli, ma almeno io non mi rovino l'esistenza facendomi venire la gastrite nervosa a furia di tesser trame. il mio tempo, con tutto il vostro rispetto, lo impiego meglio".

se anche tu avessi ragione..che dirti? l'onesto sarà pure etichettato come stupido, ma almeno vivrà furbescamente meglio e, certamente, con più ottimismo, poichè non si deprimerà notando che la società dovrebbe servire a cooperare per fare cose più grandi e nobili, anche se spesso ciò non accade.

se anche tu avessi ragione e le possibilità fossero solo le due che hai indicato, non avrei dubbi su quale scegliere per salvarmi la vita. e l'anima.
Luca G
2009-01-16 19:24:00 UTC
in effetti la società non premia affatto la persona onesta ma la punisce obbligandola a pagare anche per chi non ne vuole proprio sapere di pagare la propria parte.

Non solo quindi non punisce il disonesto ma lo premia (parlando di tasse, ad esempio, gran parte di chi risulta essere povero non solo non paga le tasse non dichiarando i reali guadagni, ma viene pure premiato con agevolazioni fiscali e sussidi vari).



Devo dire però che spesso il disonesto viene cullato dallo stato (con la s minuscola) ma è perennemente insoddisfatto della vita
?
2016-12-12 23:44:55 UTC
ho conosciuto una character che si recò, a sera, a portare i fiori a piazzale loreto il giorno in cui portarono il corpo del duce e gli altri, in segno di rispetto, questa character aveva tessera ed era un fervente fascista, uno convinto, uno onesto ho conosciuto un partigiano che pur avendone l. a. possibilità, durante l. a. resistenza, non approfittò della situazione e non divenne ricco, era uno che ci credeva uno onesto ecco questa può essere onestà politica, nei propri ideali e nei propri valori, e credo non abbia colore poi cè l'onestà come qualità di ogni singolo individuo e qui ci arrivi con le esperienze di vita e non credo abbia colore
anonymous
2009-01-17 00:25:49 UTC
Secondo me la furbizia non deve essere associata sempre alla disonestà...Piuttosto è una condizione in cui una persona furba(ovviamente nei limiti) si ritrova a fare le cose con un po' di mailizia, prima di rimanere deluso...Questa è la conizione in cui, in questo mondo, siamo costretti a vivere...costruendoci una corazza, non pensare sempre al positivo e cercare di usare quel poco di furbizia, che non guasta, non rende per forza cattivi o disonesti...Il giusto di ogni qualità negativa non è mai un errore!!
anonymous
2009-01-16 22:40:52 UTC
le due cose sono assestanti...

MA se si uniscono.. funzionano meglio...ahimè'!!!
?
2009-01-17 09:04:37 UTC
Non necessariamente chi è furbo è anche disonesto, io penso che la furbizia sia una capacità che si può sfruttare al meglio ma l'onestà è una qualità che viene dal proprio cuore...., se sarai onesto interiormente le tue azioni si esterneranno verso gli altri in maniera molto buona.
John
2009-01-17 07:13:42 UTC
Cara Darkless,

quando si parla di furbizia e onestà, vien subito da pensare ad un comportamento “pro domo mea”. E questo a preambolo. L'onestà, è un comportamento che deriva dalla maturità di una persona, e se una persona è matura, si comporta di conseguenza…anche se non gli “conviene”. Maturare però, comporta sacrificio, e pochi sono disposti a porlo in atto ed ecco il conformismo dei nostri giorni, nei quali, moltissima gente si "accoda" al gregge, perchè "fan tutti così". E non solo, maldisposti a fare sacrifici, mettono in atto un certo relativismo: "Seguire la religione mi costa sacrificio, comportarmi bene mi costa sacrificio", e quindi la religione me la faccio io, come voglio io...altrettanto per la morale...”dato che son poco disposto al sacrificio, la morale me la faccio io, su misura...ad libitum”…dicevano i latini.



Se non c’è una assunzione di responsabilità da parte di ognuno, il mondo attorno a noi non cambia. Ergo, o si matura tutti o impera solo la furbizia e la “convenienza”, ambedue cattive consigliere; e concludo con una riflessione che mi ha inviato un caro amico, a proposito del degrado morale dei nostri giorni.



“Se chiedi a chiunque qual'è la causa del degrado morale, della disonestà, del clientelismo e di tutto il resto dei mali che minano alle fondamenta la nostra civiltà, tutti ti risponderanno che è colpa degli "altri". Ma quanti sono quelli che riconoscendo questa colpa negli "altri", non vanno poi ad ingrossarne le fila? Non è forse proprio la frustrazione di essere i soli a rispettare determinate regole, quella che porta poi ad infrangerle? E la storia, o meglio l'alibi, è sempre quello: "Sai, io prima ero corretto, poi mi sono accorto che ero rimasto il solo..." oppure "Non si può essere integerrimo in una società dove tutti tracciano scorciatoie..." Remare contro corrente è più faticoso che lasciarsi trascinare”. Ringrazio l’amico.



Con simpatia, nonno Eugenio.


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