______________________________ Fobie ______________________________
Acluofobia: intensa ed incontrollata paura del buio.
Acrofobia: paura dell'altezza e dei luoghi alti.
Agorafobia: paura degli spazi aperti o dei luoghi affollati. Può essere associata agli attacchi di panico.
Ailurofobia: paura dei gatti.
Anginofobia: paura di soffocare.
Antropofobia: paura della gente e dei contatti sociali.
Aviofobia: paura di volare in aereo.
Brontofobia: paura dei tuoni.
Cinofobia: paura dei cani.
Criofobia: paura del freddo, del ghiaccio.
Demofobia: paura della folla. Vedi anche agorafobia.
Dismorfofobia: preoccupazione ossessiva per un difetto, vero o presunto, nel proprio corpo. Vedi anche disturbi somatoformi.
Ecofobia: paura di rimanere in casa da soli.
Emetofobia: paura di vomitare o di vedere altri farlo. Produce spesso restrizioni alimentari.
Entomofobia: paura degli insetti.
Equinofobia: paura dei cavalli.
Eritrofobia: paura di arrossire in pubblico.
Gerontofobia: intensa ed incontrollata paura di invecchiare.
Glossofobia: paura di parlare in pubblico. Vedi anche fobie sociali.
Idrofobia: intensa ed incontrollata paura dell'acqua. Può manifestarsi sotto forma di ripugnanza verso i liquidi in generale in soggetti affetti dalla rabbia.
Misofobia: paura di rimanere "contaminati" attraverso il contatto con corpi estranei, o attraverso il contatto con altri esseri umani.
Monofobia: paura della solitudine.
Musofobia: intensa ed incontrollata paura dei topi.
Ofidiofobia: paura dei serpenti.
Omofobia: paura delle persone omosessuali, di diventare omosessuale o di essere considerato tale.
Patofobia: intensa ed incontrollata paura delle malattie, di ammalarsi.
Rupofobia: paura dello sporco e di ciò che non è igienico, dalla quale spesso deriva l'ossessione a pulire. Vedi disturbo ossessivo-compulsivo.
Sessuofobia: intensa ed incontrollata paura dei contatti sessuali e di tutto ciò che comportano.
Sociofobia: paura dei rapporti sociali.
Tafofobia: intensa ed incontrollata paura di essere sepolto vivo.
Tanatofobia: paura ossessiva della morte.
Tomofobia: paura dei tagli, delle operazioni chirurgiche.
Toxofobia: paura di essere avvelenati.
Xenofobia: intensa ed incontrollata paura di ciò che è estraneo, inteso come persona o cultura. Si usa comunemente per indicare odio fanatico verso tutto ciò che è straniero.
Zoofobia: paura degli animali in genere.
Fra i vari studiosi che hanno trattato le fobie interessante è il contributo di Marks che distingue i seguenti elementi semiologici:
1) à sproporzionata allo stimolo. Ciò significa che la maggior parte delle persone reagirebbe con indifferenza o bassi livelli di ansia agli stessi stimoli.
2) Non può essere controllata con un’analisi razionale. Spiegare la genesi del disturbo, i meccanismi di mantenimento, la non pericolosità delle situazioni temute e l’assurdità della paura non riduce in alcun modo il problema.
3) Sfugge al controllo volontario. Vani sono gli appelli all’autocontrollo. Il fobico reagisce ai segnali di pericolo con risposte apprese che hanno carattere di automatismo. Egli non è in grado di controllare le alterazioni del sistema nervoso autonomo quali il battito cardiaco, respirazione, pressione sanguigna, sudorazione, temperatura, tensione muscolare, scariche di adrenalina, ecc. Tutte queste risposte fisiologiche elicitate dallo stimolo fobico sono il risultato di un apprendimento (condizionamento classico). Il loro effetto congiunto è talmente potente e rapido da far stare male il fobico e indurlo alla fuga.
4) Produce l’evitamento della situazione temuta. La fuga è una strategia di emergenza. Generalmente il fobico prevede in modo accurato tutte le situazioni che lo possono mettere in ansia e le evita sistematicamente. La sua vita può subire forti limitazioni in funzione di questa strategia. L’agorafobico che non esce di casa perde il lavoro, gli amici, gli abituali svaghi. Il bambino con la fobia della scuola è danneggiato nell’apprendimento.