1328 : milletrecentovenotto morti ogni anno. è la media dei caduti sul lavoro tra il 2003 e il 2005: poco meno di 4,5 morti al giorno . Nel 2006, 1280 'morti bianche'. per il 2007 il contatore, che riprendiamo dal sito di 'articolo21', si è fermato ben oltre i mille morti. il dato finale, che avremo fra qualche mese, non sarà diverso dagli anni precedenti. questo succede in italia, uno dei paesi più ricchi al mondo. a considerare solo la faccia emersa della tragedia, i dati ufficiali.
sono cifre da guerra. quella in iraq, è costata molte meno vite all'esercito usa. ma questa non è una guerra per il petrolio. è una guerra combattuta giorno per giorno da gente costretta a lavorare per pochi soldi, senza difese, senza tutele.
le morti sui luoghi di lavoro non sono incidenti. dipendono dall' avidità di chi rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza e dal disprezzo per la vita. la vita degli operai, naturalmente, degli edili, dei braccianti. la vita precaria di chi per tirare avanti è magari costretto a lavorare otto, dieci ore di seguito su di una impalcatura, senza protezioni di sorta. o di chi deve manovrare macchinari con i sistemi di sicurezza disattivati, per aumentare la produttività.
e dipendono dall' incapacità o connivenza di chi dovrebbe approvare leggi più stringenti. e farle rispettare: lo stato.
Caro Max,il mio commento personale non c'è,parlano i fatti,mi stringo con tutto il cuore alle famiglie delle vittime....
Ti abbraccio Lisa