Domanda:
Aborto o meno?
?
2015-03-28 03:37:07 UTC
La domanda riguarda una questione molto pesante e difficile da trattare, eticamente discutibile. Se ad una madre incinta viene riscontrata una malattia /malformazione/sindrome invalidante (fisica e/o mentale) al feto, ad esempio la sindrome di Down, siete favorevoli all'aborto terapeutico del feto? Considerando le sofferenze che il figlio una volta nato potrebbe patire (sicuramente è così), visti i problemi economici dell'epoca in cui si vive, analizzati tutti i problemi conseguenti insomma, da che parte siete? In questo caso l'eugenetica (non quella distruttiva dell'Aktion T-4 del periodo Nazionalsocialista, ma quella positiva) potrebbe essere utile? Pensate che dei laboratori scientifici di "antropologia e studi eugenetici" porterebbero evoluzione o sarebbero una barbarie atroce da evitare assolutamente?

Visto che è molto probabile che le polemiche siano presenti, aggiungo che le persone che decidono di rispondere sono pregate di evitare commenti qualunquisti da pseudo-hippie come "l'aborto è immorale, non bisogna nemmeno pensarci, è da perversi", e sono anche pregate di risparmiarsi frasi non ponderate come "sono un peso, sono esseri inferiori, vanno eliminati subito".
Penso che da questa domanda potrebbe nascere un'interessante discussione su un grande problema etico e sporcarla con frasi lapidarie ed immotivate sarebbe un grave peccato.
Manteniamo su toni civili la discussione, grazie.
Cinque risposte:
***
2015-03-28 09:51:31 UTC
non tutti i genitori si sentono di affrontare una vita con un figlio "diverso" soprattutto in un paese che offre pochi sostegni a riguardo . è una scelta individuale che non mi sento di giudicare sia quella presa in un senso che nell'altro : rispetto entrambe e devono poter essere effettuate entrambe.
Donchisciotte
2015-03-28 07:17:07 UTC
Perdonami, ma non vedo la differenza tra i vari tipi di eugenetica.

Intanto, trovo che l'espressione "Aborto terapeutico" sia assolutamente ipocrita. Dov'è la terapia? Qui non si cura nessuno, ma si sopprime la vita di un essere umano.

Che lo si faccia prima che nasca o dopo la nascita non cambia un granchè, in fin dei conti. Credo sia una idea sbagliata di falsa pietà, quella di risparmiare le sofferenze fisiche ad una persona.

Primo perché ci sono tanti casi di diagnosi sbagliate o comunque solo probabilistiche. Una probabilità del 90% di malformazioni vuol dire che su 100 casi 90 le avranno e 10 saranno sani. Con l'eugenetica si elimineranno tutti e 100, senza distinzioni. E questo è quello che avviene già, tant'è che in molti paesi i bambini con la sindrome di Down vengono quasi tutti abortiti.

Va aggiunto poi che questo costituisce un disincentivo alla ricerca medica e scientifica. Se si elimina il malato, che senso avrebbe cercare nuove cure o nuove tecniche chirurgiche per risolvere i problemi?

Pensa che da un importante ginecologo ho sentito di casi di bambini a cui era stato riscontrato il cervello "idrocefalo". Reale, non probabilistico. Mamme tentate di abortire. Ebbene, dopo qualche tempo vi è stato un totale riassorbimento e il problema si è risolto da solo.

Come la mettiamo? Avremmo soppresso un bambino sano?

Poi vorrei capire perché la vita di una persona disabile non debba essere "degna di essere vissuta", perché anche con grossi problemi o grandi sofferenze si debba decidere che uno non abbia la voglia di vivere.



Conoscete Nick Vujicic? Dovremmo prendere tutti esempio da lui e dalla sua grandiosa forza di vivere:



https://www.youtube.com/watch?v=mzeeDjFanCU



In ogni caso, se ci sono dei problemi, con un po' di aiuto se ne può venire fuori. In questi anni sono stati fatti passi da gigante con i bambini down se seguiti da subito:



http://video.corriere.it/geox-for-valemour-ragazzi-down-diventano-stilisti/b05f80b0-4fd9-11e4-8d47-25ae81880896

https://www.youtube.com/watch?v=mBJdGMMM4FU

http://www.today.it/video/roma-ristorante-locanda-girasoli.html



Non sono vite degne queste?

Perché questo pessimismo che ci porta a pensare che alcune vite valgano meno di altre?
Glitch
2015-03-28 03:55:41 UTC
Farei prima un sondaggio per capire quanti di coloro affetti dalla sindrome ed ormai adulti sono felici di essere vivi. Solo loro possono saperlo.
MARIO P
2015-03-28 03:44:04 UTC
Nell'antica Roma coloro che nascevano con difetti e malformazioni venivano buttati dalla Rupe Tarpea e la loro vita finiva prima di cominciare. D'accordo che non vuoi frasi lapidarie etc. ma penso che debba rispettare le opinioni di tutti, anche quelle che non convergono con la tua.L'antica Roma è durata 2000 anni,perchè si dovrebbe far vivere una vita di sofferenza a qualcuno che già si sa sarà una vita di sofferenza, a prescindere dalle parole edulcoranti che si possono utilizzare?Per me chi non è mai nato non è mai vissuto.....
BRAVA
2015-03-28 05:36:56 UTC
NON ABORTIRE è QUELLO CHE SATANA VUOLE!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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