Domanda:
come superare un lutto?
schwarze_stern
2006-08-31 23:54:26 UTC
il mio dolcissimo nonno è morto un anno fa. l'ho assistito fino alla fine, era quasi un papà per me.
ancora oggi piango guardandolo in foto e ogni sera mi addormento pensando a lui.
sento una grande tristezza, e il dolore non si è smorzato col tempo. come posso elaborare questo lutto? avete mai perduto una persona cara? che cosa vi ha aiutato a superare il dolore?
grazie per le risposte.
26 risposte:
MORPHEUS ®
2006-09-01 05:34:14 UTC
ho perduto mio padre 4 anni fa e un carissimo amico 3 mesi fa, se ci penso ho ancora un nodo alla gola, ma questo ci fa capire che ruolo importante hanno avuto nella nostra vita, non li dimenticheremo mai, il tempo è l'unica medicina non per dimenticare ma per metabolizzare il dolore in tenera nostalgia .... a... mio padre e al mio amico lele
Char Aznable
2006-09-01 07:05:33 UTC
Mia madre è morta 15 gg. fa, forse non me ne sono ancora reso conto ma pensavo di reagire in modo peggiore... Il vuoto si sente ma devi pensare che lui sarà sempre con te. Parlagli e condividi con lui i pensieri e le cose che fai. Devi imparare a ricordarlo e non a rimpiangerlo perché sicuramente lui vorrebbe così. Ciao
panterinarosa81
2006-09-01 13:22:25 UTC
Nn si supera.....! Il ricordo delle persone a cui noi ci affidiamo sin da piccoli e che poi vengono a mancare, nn potrà mai essere soppresso anzi.....rimarra sempre costante nei nostri cuori e nelle nostre menti. Il bisogno costante di avere ancora vicino chi nn c'è più, fa parte di ognuno di noi...solo il tempo può alleviare, ma nn sopprimere il dolore della perdita. I miei nonni sono morti da più di tre anni e ancora nn riesco a farmene una ragione, un leggero sollievo lo provo pensando a loro nei mometi felici, e quindi abbattendo dalla mia mente quei giorni che furono fatali per i miei cari.

Ricorda tuo nonno per quello che era e per quello che ha fatto per te, e soprattutto per tutti quei giorni che ti ha fatto sorridere. Solo così smetterai di piangere e a sorridere come ti aveva insegnato tuo nonno....Ti auguro di ritrovare la felicità nel tuo cuore, e so che c'è la farai, perchè se tuo nonno era così speciale, tu che sei la sua eredità lasciata alla vita, supererai la tempesta accompagnata dal suo sorriso. kiss
laura_lauit2000
2006-09-01 08:55:46 UTC
io ho perso tutti i miei nonni.....ma a parte l'averli pianti nel triste giorno .....ho subito cancellato il dolore psicologicamente, mandando i miei pensieri su un paese lontano, ancora oggi dico che i miei nonni paterni si trovano in australia , felici e i miei nonni materni sono in canada, felici......non sara' vero ma funziona:)
maddy
2006-09-01 07:21:23 UTC
Mio padre è morto cinque anni fa e mi capita talvolta di trovarmi con gli occhi gonfi di lacrime nel ricordarlo...specie se lo ripenso sofferente. Molto più spesso, tuttavia, pensandolo sorrido perché continua ad essere parte della mia esistenza pur non essendo presente..."Papy avrebbe detto ..." oppure "Chissà cosa ne penserebbe, papà!". L'elaborazione del lutto richiede del tempo...non sono un'esperta ma un anno è un tempo breve. Datti tempo! Quello che mi ha aiutato a superare il dolore è stato guardare al mio futuro..vivere l'esperienza della morte di una persona cara ti spinge a cercare di vivere intensamente la tua vita, cercando affetti e sostegno intorno a te!
*cookie*
2006-09-01 07:18:10 UTC
L'anno scorso è morta mia nonna. Quando me lo dissero non ci volevo credere. Urlai, piansi, mi dimenai... Ero arrabbiata. Con chi ero arrabbiata? Con lei che era morta, con i medici che non erano riusciti a salvarla...

Inoltre non andai nemmeno in camera mortuaria. Preferivo ricordarla viva che morta. Il funerale fu orribile. Tantissime persone erano lì, per lei, per darle l'ultimo saluto. Piangevo tanto, e vedere mia madre disperata mi faceva soffrire ancora di più. Pensavo che le persone che mi circondavano quel giorno in Chiesa, provassero compassione per me e per la mia famiglia. Compassione perchè avevamo perso una donna fantastica. Beh, l'ultima cosa che in quel momento desideravo era la compassione. Nei giorni seguenti vissi la vita come in un incubo. I divertimenti, gli svaghi, le piccole preoccupazioni quotidiane non avevano nessun valore in confronto alla mia perdita. Mi ripresi un poco per volta. Iniziai a coltivare l'idea che in realtà lei non mi avesse abbandonato, che mi vedesse dall'alto del Cielo, e ogni cosa importante che mi accadeva la dedicavo a lei: "Vedi nonna? ho preso un bel voto nell'esame, è andata bene... Peccato che non possiamo festeggiare insieme"...

Ora la vita ha ripreso il suo corso. Cerco di non pensarci troppo spesso, e ogni volta che mi capita di entrare in Chiesa accendo per lei una candela, in sua memoria. Se vado a trovarla al Cimitero, le racconto mentalmente tutto ciò che mi è successo.

Tu non devi dimenticare tuo nonno, devi solo provare a rivivere le altre gioie che la vita ci regala. Continuare a piangere non cambierà le cose. Ora, a distanza di un anno, devi guardare avanti. Thomas Woolf una volta scrisse: "indietro non si torna". I ricordi, le memorie, il passato, sono importanti. Ma ancora più importante è camminare verso un futuro. Un futuro con a fianco il tuo caro che veglia su di te come un angelo. Fallo per te stessa. Fallo per lui.
anonymous
2006-09-01 07:14:31 UTC
non è mai facile superare un lutto per nessuno.anche io,quando ero bambina,ho perso i nonni uno dopo l'altro.ero una bambina e non potevo capire quanto mi sarebbero mancati.alcuni mesi fa la mia compagna di classe ha perso sua mamma e l'anno scorso una mia amica ha perso la sua...non so come siano riuscite a superare il lutto..col tempo passerà,il tempo ti aiuterà a superare il dolore..

non ti ha abbandonato.lui è accanto a te qualunque cosa tu faccia o dica..
gio
2006-09-01 07:09:17 UTC
Ciao,



Lo so che la tua situazione è difficile. Tre anni fa è morto mio padre ed io gli volevo un bene dell'anima perchè avevamo un feeling particolare. E' difficile spiegare in poche parole il rapporto che avevo con lui ma puoi capirmi, credo. E' un dolore lncinante quello che si prova, ancora oggi dopo 3 anni, se vedo una sua foto mi si stringe il cuore.

Penso che del tutto tale dolore non passerà mai ma puoi viverlo meglio con il tempo (1 anno è poco!). Prova a pensare che la morte fa parte della vita, noi non possiamo farci niente ma accettare quello che Dio decide. Io ho pregato molto e la pace che Dio ha messo nel mio cuore vale più di ogni seduta dallo psicologo. La vita è così, noi siamo di passaggio su questa terra.

Non esitare a contattarmi se hai bisogno.

Ciao
kybyit
2006-09-01 07:02:22 UTC
Negli ultimi tre anni ho perso tutti i miei nonni/e, avevo un solo nonno e ero legata a lui in modo particolare, come lo ero alla madre di mia madre (essendo cresciuta con lei), capisco benissimo il tuo stato d'animo, incosciamente noi superiamo il lutto, lo dimostra il "continuare" a vivere la vita di tutti i giorni, anche se ne siamo obbligati, in qualche modo siamo noi a trovare la foza per farlo. Il ricordo rimane indelebile, a distanza di due anni (la morte di mia nonna) ancora penso a lei tutti i giorni, mi ritrovo a pensare alle nostre chiacchierate, alle nostre uscite.... Anche questo è elaborare un fatto, la tua domanda e la mia risposta... Sarà sempre nei tuoi pensieri, ma pensaci bene, hai gia fatto un percorso senza rendertene conto che ti sta aiutando a "smorzare" il dolore.. con affetto ciao ciao
melina
2006-09-01 15:41:32 UTC
rielaborare un lutto, nn è una cosa semplice, e non ci sono ricette uguali per tutti. Certo ci sono alcune fasi del lutto che tutte le persone affrontano. Per fortuna non dimentichiamo mai i nostri cari, che soprattutto se erano persone che ci erano vicine, portiamo dentro di noi, e anche se non ce ne riaccorgiamo rivivono con noi, magari in alcuni gesti, atteggiamenti che proprio da loro senza accorgercene impariamo. Detto questo naturalmente la cosa che ci mancano di più sono gli abbracci, la voce, il contatto con il corpo, che non possiamo più avere. E da qui magari anche la possibilità di un dialogo con loro. Tu dici che per te era come un padre, quindi il tuo è un affetto profondo. Così con poche informazioni non saprei consigliarti un modo per vivere nel modo giusto il tuo lutto. bisognerebbe conoscere la storia, il rapporto che lui aveva verso di te. magari è rimasto qualcosa in sospeso. questo lo puoi sapere soltanto tu. prova a mettere a fuoco cosa veramente non ti fa soffrire pensando a lui. non rispondere l'affetto o perchè nn c'è più, perchè così non ti aiuti. cosa ti manca? magari così fai un'altro passo avanti, non per dimenticare, ma vivere in maniera più serena questo distacco, a cui per quanto uno provi a prepararsi, non è mai pronto!

Un abbraccio!
Cristy
2006-09-01 14:24:22 UTC
ho perso mio padre 4 anni fa ... e ancora se non faccio mente locale credo che sia solo partito per un viaggio di lavoro ...

... mi spiace tanto per tuo nonno ... ma non so che dirti
El GRINGO
2006-09-01 07:55:18 UTC
guarda ti rispondo solo perche' sei stata così sincera che se pur mi pesa non ce la faccio a non risponderti.

I lutti ognuno li elabora come puo' in base alle esperienze, al carattere e ad una certa indole.

Io sono un inguaribile ottimista e se pur con una fatica incredibile c'e' l'ho sempre fatta a pensare che non avevo nulla da recriminarmi, che siamo stati bene quando eravamo insieme, che abbiamo vissuto bene insieme nella buona e nella cattiva sorte. Poi si apre un "cofanetto" che ognuno ha ..si mettono dentro i dolori e si chiude. Stop e si va avanti.

Ovviamente fare questo comporta un prezzo... ogni tanto, quando meno te lo aspetti, il cofanetto si aprira' e anche solo per 20 secondi una nostalgia struggente che ti circonda, e tu con un sorriso, seppur forzato, lo richiudi e stop.

Questo per tutta la vita. Sara' anche brutto ma devi accettare che i lutti sono il prezzo da pagare per vedere nuove fantastiche creature che vengono in vita.

Se poi vuoi "farti del male" ti consiglio un bel film di salvatores (a me almeno e' piaciuto) che si intitola denti ed in mezzo ad altre storie parallele forse una storia che potrebbe fare al tuo caso (e' un film particolare che potrebbe anche non piacerti)

Spero di non essere stato confusionario, ma il dolore, anche solo a parlarne mi sconvolge un po'.
essebi6802
2006-09-01 07:53:49 UTC
La morte porta via fisicamente le persone che abbiamo amato, ma non la loro essenza, non la loro anima. Cancella ciò che siamo, ma non tutto quello che siamo stati, ciò che abbiamo fatto, né la certezza che siamo esistiti. Credo che l'unico modo per superare il lutto per una persona cara, sia di affidarsi alla memoria. Perché la memoria è la facoltà dell'amore, restituisce all'eterno ciò che il tempo divora e distrugge. La memoria non impedisce la perdita, non ostacola la morte, ma funge da medicina dell'anima. Alla morte corporea, sopravvive sempre il messaggio che ogni individuo, nel percorso breve o lungo della propria vita è riuscito a trasmettere. Cicerone diceva : "la morte è terribile per quelli che con la vita perdono tutto, non per quelli la cui lode non potrà mai morire".
tittitre
2006-09-01 07:40:19 UTC
E' molto difficile, specialmente quando le persone sono così importanti per noi, vorremmo che fossero immortali perchè solo il pensiero della loro mancanza nella nostra vita ci spaventa Purtroppo però non è così e ci vuole una grande forza per cercare di superare il dolore che rimane dentro di noi.

Ancora è relativamente presto. Pensa che i miei nonni sono morti da molti anni e ancora oggi quando li penso succede che un velo di tristezza appanni i miei occhi.

Purtroppo è così e ci si può fare ben poco.

Il mio augurio è che tu riesca a pensare a lui con un sorriso sulle labbra perchè è certamente quello che vorrebbe per te, che tu sia felice .
ehitucucca
2006-09-01 07:27:47 UTC
nel rispetto di tutti coloro che hanno risposto aggiungo solo una considerazione. Vi sono persone che preferiscono stare lontane dai malati terminali e rifuggono i funerali e la vista della persona cara defunta. Queste persone a mio avviso faranno una grande fatica a superare la perdita di una persona cara.
Dany
2006-09-01 07:25:41 UTC
Mio padre è morto 3 anni fa e mia figlia non è mai voluta andare al cimitero. Per l'altro nonno, morto un anno prima, invece c'è andata ed era affezionata a tutti e due. Ognuno di noi ha modi diversi per elaborare un lutto, ma secondo me bisogna pensare ai nostri cari scomparsi con l'affetto che avevamo per loro quando erano in vita e pensare alle cose belle che abbiamo condiviso. Il tempo ti aiuterà: neanche io credevo a queste parole, ma ho capito che sono la verità: ho sempre mio padre nel cuore, ma non più con quel dolore straziante dei primi tempi. Sai, avendo una famiglia da portare avanti ho dovuto molte volte ingoiare le lacrime e forse questo mi ha aiutato. Il tuo nonno non ti vorrebbe triste. pensa a questo e vai avanti perché, purtroppo o per fortuna, questa è la vita. Un bacio grande!!! P.S. prova a parlare con i tuoi genitori: forse potrete condividere il vostro dolore ed aiutarvi a vicenda.
ARY
2006-09-01 07:22:21 UTC
presumo sia una cosa molto personale, che dipenda anche dal carattere oltre che dalle esperienze che uno fa e dalla famiglia che lo circonda.

Pure io ho assistito mio nonno fino alla fine, è morto sotto i miei occhi, eppure quando se n'è andato non ho pianto, mi è venuto in mente la forza che aveva impiegato per cacciare il tumore che alla fine l'ha vinto e invece di piangere o restare sconvolta ho semplicemnte abbracciato mia nonna che lo scuoteva e chiama il suo nome, avevo 21 anni e quella era la prima volta che vedevo morire qualcuno a me caro.

i miei parenti erano tutti stretti tra di loro che piangevano, mia cugina sostiene che io sia così "forte"per le esperienze che mi hanno toccato in passato e poi perchè facevo sia protezione civile, che ambulanza, impari a controllarti, non puoi lasciarti andare, devi essere tu ad aiutare una persona, non gli altri aiutare te. Non so dirti, descriverti quali sensazioni si provano davanti alla morte, davanti a delle macchine accortacciate, pensi fino a tre, prendi fiato e pensi solo che non hai tempo per le esitazioni..

Sono cose ti segnano e ti cambiano anche davanti al dolore più intimo e personale...ti auguro di riuscire a trovare la serenità che cerchi
frtot1952
2006-09-01 07:14:25 UTC
Il lutto rappresenta il dolore per la perdita di una persona cara o di qualcosa di caro. (Non è solo una questione di morte). Il mondo occidentale, sia pure antico , non ha perfezionato questa cultura , al contrario, molto presente in altre nazioni del mondo. Pensiamo all'oriente dove anche i bambini sono contenti di morire facendosi esplodere (kamikaze) o nell'america del sud dove quando muore un parente stretto si danza ai funerali e si festeggia. L'unica traccia di parziale condivisione di un lutto è rappresentato nel sud italia dal "cuonzo" che è un pranzo che si consuma subito dopo la cerimonia funeraria , che consente ai partecipanti di sfogarsi (anche ridendo e scherzando ) su argomenti della vita del defunto . E' un modo di ricordarlo e di non sentirne troppo la mancanza. L'elaborazione di un lutto non è semplice in quanto insita nella vita di ognuno di noi. E' molto importante la qualità della vita e l'intensità del rapporto avuto con il proprio caro, e quanto più intimo è stato , più difficile sarà elaborare la sua dipartita. Ci sono moltissimi casi di anziani che , alla morte di un coniuge dopo pochissimo tempo si lasciano morire anche loro . E' attuale la figura di sostegno di uno psicologo in alcuni casi di morte improvvisa, proprio per l'importanza che si sta dando a questo vissuto. A seconda dell'intensità della tua sofferenza puoi considerare anche tu l'ipotesi di un semplice consulto di sostegno, perchè la sofferenza interiore non è stata ancora classificata come un vero male, ma lo è.
mykael100
2006-09-01 07:11:51 UTC
Col tempo il ricordo non sarà più così assiduo ma mi dispiace dirti che il dolore non andrà mai via !!

Son 6 anni che ho perso mio padre e ancora oggi nei momenti difficili ma anche quelli belli penso sempre a lui e come sarebbe stato bello condividerli con lui .

Purtroppo aveva solo 49 anni ed io 26 quando l'ho perso ma quando si vuole bene una persona qualsiasi sia la sua età si soffrirà per sempre anche se ripeto saranni più rari i momenti in cui ci penserai.Comunque io l'ho superato semplicemente vivendo la mia vita ,ho la mia famiglia ,le mie figlie e con loro è stato più facile superarlo , ma ripeto spesso penso come sarebbe stato bello se lui le avesse viste e vissute.
ஜ♥ ♥ ♥ GIULIA ♥ ♥ ♥ஜ
2006-09-01 07:11:03 UTC
ciao serena.... è DIFFICILE SUPERARE MA SOPRATTUTTO....

.........DIMENTICARE............

solo il tempo ti potrà aiutare...

comunque ricorda ke lui è sempre lì con te e nn ti abbandonerà mai..... CIAOCIAO SMAAKKKK!!!!!!!!!!!!!!!!!
Api's.
2006-09-01 07:03:49 UTC
solo il tempo può aiutarti il dolore per la perdita degli esseri amati e normale.. e il lutto pure nn affrettarti passa da solo,ma il ricordo e`il che resta e vedrai che si trasforma lentamente in ricordi di i momenti felici... un abbraccio.
flavia_2004_it
2006-09-01 08:42:37 UTC
il tempo cura ogni ferita
Laura B
2006-09-01 07:12:01 UTC
Se il tuo dolore è ancora tanto grande, forse un po' di psicoterapia ti potrebbe aiutare. Lo amavi tanto, per questo soffri tanto, ma lui sarebbe contento che tu pensassi a lui con dolcezza, amore e non con tristezza e dolore. Io sono convinta che lui ti possa vedere e ti protegga. Sorridi alla vita, tuo nonno vorrebbe così. Un abbraccio fortissimo.
Sofia
2006-09-01 07:08:02 UTC
Bè..e davvvero moolto difficile...

Io ne ho passato ben 3...E un momento della vita in cui ti senti solo e hai bisogno di qualcuno o vuoi startene un pò solo...Questo dipende poi da persona a persona...

l'unico modo per passare il lutto è :

1.TEMPO

2CORAGGIO
coccolina
2006-09-01 07:03:40 UTC
il tempo !
spinner
2006-09-01 07:01:29 UTC
...scusa ma preferisco non rispondere...

...scusa

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