Domanda:
Qual è il sapore della vendetta?
2008-03-23 16:39:34 UTC
Cari figlioli,
tempo fa sono state poste almeno altre due domande simili a questa, le ho lette, ma purtroppo non son riuscito a sentire il gusto della vendetta.
Così, ispirato dall'ottima Specchio800, colgo l'occasione per imparare qualcosa o forse per ricordare un sentimento lontano.
Quale emozione libera in voi la vendetta?
E' necessaria ed appagante o semplicemente istintiva?
Beh... cercate di fare quel che potete perchè questo somaro riesca a capirla.
Grazie per il vostro disturbo figlioli!
27 risposte:
Serena B.
2008-03-23 17:16:03 UTC
la vendetta ha un sapore dolce-amaro...

dolce, perché sembra rendere "giustizia":..

amaro, perché ci fa capire che l'altro non ci è ancora indifferente...

e così, quella che sembra la più grande conquista...

lascia cadere la maschera dell'ennesima sconfitta...

Serena



edit: la giustizia è ciò che naturalmente si compie perché l'ordine delle cose sia ristabilito...

la vendetta è il sentimento di un animale ferito a morte... è l'ultimo gesto di rabbia e rancore per mettere anche l'altro in una condizione di sofferenza...



nel primo caso si neutralizza una macchia bilanciando i colori...

nel secondo caso si aggiunge nuovo colore, nuovo sangue, nuovo vigore ad una macchia già esistente...



edit bis: scusa se rispondo in ritardo, ma ero andata a dormire!

la giustizia e la vendetta danno due sensi di soddisfazione diversi; se ci si ferma a riflettere dopo essersi vendicati si capisce che la nostra soddisfazione è solo parziale... come ho già detto prima, la vendetta è dolce-amara: fa capire che non abbiamo dimenticato chi ci ha fatto del male.

la giustizia ci soddisfa in mezzo al pianto... e come affidarsi a qualcosa di più potente (io non sono religiosa, per cui mi riferisco, per me, alla legge) ed aver fiducia in esso... in mezzo al dolore, troviamo un punto d'appoggio...



per capire meglio la differenza tra vendetta e giustizia si potrebbe prendere spunto dall' "Orestea" (che raggruppa "Agamennone", "Coefore" ed "Eumenidi") di Eschilo... l'hai mai letta?



edit tris: le prime due sono tragedie della vendetta... la vendetta che non fa che accrescere la colpa e la macchia che già grave sulla stirpe di Atreo; con ogni omicidio la macchia si allarga ed inghiotte inevitabilmente più persone.

solo l'intervento della legge di Atene libererà la casa dalla colpa ed Oreste dalle Erinni della madre, che, rabbonite, diventeranno appunto le Eumenidi...
pamela t
2008-03-23 16:55:38 UTC
E' stato detto che la vendetta è il piacere abietto di una mente abietta. Oppure che "Non c'è vendetta più bella di quella che gli altri infliggono al tuo nemico. Ha persino il pregio di lasciarti la parte del generoso". Io mi ritrovo abbastanza in questa seconda definizione. Però quelle rare volte che ho assaporato la vendetta per "mia mano" e non per mano d'altri ho provato un grande piacere ed una piu' grande ancora soddisfazione.
Squaw
2008-03-23 17:15:03 UTC
C'è stato un tempo in cui, ogni volta che ero fatta oggetto di sgarbi o cattiverie, non mancavo mai di indugiare su questo o quest'altro pensiero di vendetta. Poi il tempo passava, la rabbia o l'amarezza anche... e alla fine, dopo aver fantasticato sui modi più disparati per ottenere soddisfazione, non ne facevo più nulla.

Ora il desiderio di vendetta è un sentimento che non mi appartiene più... e alla rivalsa preferisco di gran lunga l'indifferenza...

Non so quindi rispondere alla tua domanda, ma ho il sospetto che quel sapore sul quale vai interrogandoti non sia poi tanto dolce...



Sogni d'oro Fratello :-)
♥sonia s
2008-03-26 07:34:04 UTC
dal punto di vista psicologico meditare la vendetta equivale a vivere nel passato,al far seguire uno schema ripetitivo al pensiero,ossessivo.

Il modo sano di agire sarebbe dividersi dalle persone che ci fanno del male senza fissarci su di loro.

La migliore "vendetta" resta il vivere al meglio la propria vita,non far ammalare la psiche per ripagare un torto.

La risposta,il chiarimento,l'aggressività istintiva ci vogliono quando subiamo un torto,subire passivamente provoca altri danni,ma vendicarsi è deleterio.

La vendetta è un senso di rivalsa,ma blocca il nostro percorso,ci rigetta nel passato e c'impedisce di vivere il tempo presente,occorre accettare,metabolizzare e ricominciare quando ci viene fatto del male,non restare all'infinito o fin quando il torto non viene ripagato su quel dolore.é pericoloso ,la mente è abitudinaria,per disabituarla poi a pensare in un certo modo o ad una certa cosa ci possono volere anni.

quindi non confondiamo la risposta immediata per un torto subito(cosa sana),col meditare vendetta..sono due cose molto diverse.
PAOLO 50
2008-03-23 16:44:09 UTC
la vendetta ti lascia un gusto amaro in bocca perchè ti accorgi di essere uguale al tuo nemico. Ciao./
2008-03-24 13:32:11 UTC
Beh fratello spero ti aggrada il fatterello che mi accingo a narrarti, questo è un esempio di sana vendetta e ... udite udite ... se la leggi con attenzione pur anco un sorriso ti strapperà ... bella vita :-)

Usano i frati minori, a certi tempi, alcune loro quaresime, nelle quali essi non mangiano carne ne' lor conventi; ma in viaggio, perché essi vivano di limosine, hanno licenzia di mangiare ciò che è posto loro innanzi. Onde, abbattendosi in detti viaggi una coppia d'essi frati a un'osteria in compagnia d'un certo mercantuolo, il quale, essendo a una medesima mensa, alla quale non fu portato, per la povertà dell'ostieri, altro che un pollastro cotto, onde esso mercantuolo, vedendo questo essere poco per lui, si volse a essi frati, e disse: "Se io ho ben di ricordo, voi non mangiate in tali dì ne' vostri conventi d'alcuna maniera di carne". Alle quali parole i frati furono costretti, per la loro regola, sanza altre gavillazioni, a dire ciò essere la verità: onde il mercantetto ebbe il suo desiderio; e così si mangiò essa pollastra, e i frati feciono il meglio poterono.

Ora, dopo tale desinare, questi commensari si partirono tutti e tre di compagnia; e dopo alquanto di viaggio, trovati un fiume di bona larghezza e profondità, essendo tutti tre a piedi - i frati per povertà e l'altro per avarizia -, fu necessario, per l'uso della compagnia, che uno dei frati, essendo discalzi, passassi sopra i suoi omeri esso mercantuolo: onde datoli il frate a serbo i zoccoli, si caricò di tale omo.

Onde accadde che, trovandosi esso frate in mezzo del fiume, esso ancora si ricordò de la sua regola; e fermatosi, a uso di San Cristofano, alzò la testa inverso quello che l'aggravava, e disse: "Dimmi un poco, hai tu nessun dinari addosso?"."Ben sai", rispose questo," come credete voi che la mia pari mercatante andassi altrementi attorno?" "Oimè!", disse il frate, "la nostra regola vieta che noi non possiano portare danari addosso." E subito lo gettò nell'acqua. La qual cosa, conosciuta dal mercatante facetamente la già fatta ingiuria essere vendicata, con piacevole riso, pacificamente, mezzo arrossito per vergogna, la vendetta sopportò.
2008-03-24 00:00:01 UTC
il sapore salato delle lacrime perchè ogni vendetta si assapora in un dolore passato...il retrogusto è sempre quello amaro delle lacrime....quindi il suo sapore dipende dalla motivazione per cui la vorresti...una ferita d'amore il gusto sarà dolciastro-salato

una ferita del corpo...avrà un sapore sanguigno -salato

un onta un offesa sarà amarognolo -salato

comunque sia è un gusto che non mi piace le mie vendette sono solo lampi nella testa poi fortunatamente svaniscono mi restano solo le lacrime e quelle le conosco bene hanno il sapore del sale...ciao you
2008-03-23 16:49:19 UTC
la vendetta mi lascia un sapore dolcissimo...il dolce è la cosa ke più amo e quando mi vendico adoro quel momento...
2008-03-23 16:48:47 UTC
All'inizio è dolce dolce...come del buon miele...ma poi diventa amarissima perchè ti senti in colpa di quello che hai fatto!E ti rendi conto di esserti abbassato al livello del tuo nemico..
2008-03-23 16:48:30 UTC
leggiti "Il Conte di Montecristo" A.Dumax, e capirai tutto sulla vendetta.
2008-03-23 17:55:41 UTC
sapore di metallo affilato. Taglia la lingua e penetra nel cuore.



Serena B. bella risposta. Fa pensare.
Fabri90
2008-03-23 16:53:26 UTC
è un sapore indescrivibile, bisogna provarlo per capirlo



__________________

mmm allora difficilmente capirai. è un misto di gioia e dispiacere, non ti so dire nemmeno io (che mi sono vendicato tante volte) se prevale la parte positiva o quella negativa... è un sentimento... ambiguo.









_________

aggiungo solo questo: c'è vendetta e vendetta... per le questioni non eccessivamente serie, la vendetta ci sta. ma uccidere l'uomo che ha ammazzato tua moglie non è una vendetta utile, è molto più soddisfacente e appagante

vederlo marcire in prigione per il resto della sua vita.







la chiamo giustizia
2008-03-26 07:48:51 UTC
La vendetta ha per me il sapore dell'indifferenza..sono convinta che vada davvero servita fredda..crudele..rapida ed indolore..un po' alla Salomè quando serve la testa di san giovanni su un piatto di argento..la vendetta non deve essere agonizzante per chi la riceve..ma nemmeno dolorosa per chi la infligge..

non mi vendito per appagamento..mi vendico quando la noia è sopraggiunta dopo il compendio di tutti gli altri sentimenti elaborati nei mesi precedenti..quando questa sorta di atteggiamento apatico e annoiato mi pervade..è il momento giusto per agire..la vendetta è per me un'architettazione razionale e studiata nei minimi dettagli..una volta ottenuta la macchinazione..ritorno a fluire dritta per il mio corso di vita..e archivio..nel caso non riuscissi a vendicarmi..non mi arrabbio e non provo rancore..semplicemente dimentico...

un saluto, D.



Buongiorno Predicatore!

e' proprio una implosione di sentimento che mi porta all'azione..l'assenza di motivazioni valide per soffrire..che mi fa agire senza dover mettere in gioco sensazioni che poi guasterebbo il mio stato d'animo...per me l'indifferenza è comunque annoverabile nel vasto archivio delle sensazioni..una indifferente noia è la pietra di paragone di una eccellente azione non terremotata dall'emergere di altre volute interiori..

un saluto e buona giornata! D.
2008-03-26 03:32:01 UTC
Egr. Predicatore,

mi scuso per la banalità ma la Vendetta è solo di DIO, quella Vera, quella Giusta, quella che porta Amore a chi di Amore tende!



La Vendetta è anche di chi DIO utilizza per vendicarsi.



E non è simile a nessun'altra vendetta degli uomini ma

diversa, per quanto si possa immaginare, usando la più fervida mente di ogni essere, non si riesce a comprenderla, se non in parte.
mattia pd
2008-03-25 15:40:31 UTC
Non conosco il gusto della più nominata delle vendette, quella servita fredda. Mi capita lo sfogo della rabbia, caldo, e mi sa di svuotamento



ciao
vaPOOrising
2008-03-25 08:12:58 UTC
strano...da quando ho letto questa domanda e relative risposte varie,non riesco a ricordare un sapore di vendetta...non so se ho mai gustato di questo tipo di pietanza...mi viene il sospetto:o son fatta vecchia e la memoria non mi accompagna e le papille gustative sono invecchiate con me...oppure...mi son dimenticata di vendicarmi?magari aspetto che il tempo faccia il suo corso e vendetta naturale avverrà senza lasciar nè gusto nè sapore...avrei in effetti da vendicarmi di un paio di malefatte...se giustizia naturale non sarà fatta,allora...magari avevo torto.forse soltanto dovrei variare qualcosa nel menù...bho!?
cri
2008-03-25 02:08:16 UTC
Caro fratellone...in questo momento non ho lo stato d'animo appropriato per risponderti...ma ho provato a nutrirmi di vendetta come se avessi il verme solitario...non bastava mai e più ci pensavo, più ne assaporavo gusti differenti. Ogni giorno aveva un'aroma più "appetitoso", da acquolina in bocca...

Erano, natualmente, i miei pensieri del dopo...dell'enorme soddisfazione che si prova a riempirsi lo stomaco quando hai una fame da ululato....

Era una necessità, un bisogno di sopravvivenza.

La mia gabbia era aperta e potevo prendermi tutto il cibo che avrei voluto, ma non riuscivo a vederlo....mi sono negata delle portate frugali per avere sempre di più. Ho aspettato, aspettato, nutrendomi di aria malsana per avere in bocca un sapore amarissimo...

E, intanto, a casa, svuotavo il frigo dal nervoso...

Poi, un giorno, il mio stomaco non ha retto più...sono stata male fisicamente e ho pronunciato, a bassa voce, la parola "basta".

Da quel momento, il sapore della vendetta è svanito nel nulla...per sempre.

Non mi fregava più niente perchè ho capito che non ne valeva la pena...d'altronde, non si dice che "la vendetta è un piatto che si gusta freddo"? Perchè tutto questo accanimento?Forse perchè non sono una tipa vendicativa...o sono, più probabilmente, una tonta!!

Ho fatto il mio solito casino... Ci hai capito qualcosa? Bè, io meno di te, comunque ho parlato di un lavoro con una delle persone peggiori sulla faccia della Terra...

Ciao caro, buona giornata!!!



Ah, ah, ah!!!E si...la mia descrizione somiglia molto a ciò che hai detto...bella, bella!!!

Fratello, puoi permetterti quello che vuoi perchè....perchè, capendo al volo le situazioni, sei anche molto ironico e alleggerisci i pesi...grazie caro! Ciao!
Lino41
2008-03-24 14:52:55 UTC
Immagino che in tempi meno civilizzati rispondere con la violenza alla violenza fosse un comportamento naturale senza un sapore particolare. Se il nemico ti colpiva era necessario colpire a tua volta perché ne andava della propria vita. Non reagire significava soccombere, in pratica suicidarsi e un comportamento simile forse non sarebbe stato compreso. Forse non sarebbe stato considerato un comportamento umano.

Oggi le leggi non permettono più l'occhio per occhio e il dente per dente. L'istinto naturale (credo) di offendere chi ti ha offeso viene represso e punito. Chi subisce un torto e non può ribattere allo stesso modo non può neanche dimostrare agli altri e a se stesso di essere pronto a combattere per difendersi: si sente in pratica umiliato, fuori dalla società umana. La vendetta secondo me sa di uomo ritrovato.

La vendetta, predicatore, si nutre di odio. Se dessi sfogo all’odio non sarei più io e, peggio ancora, i miei figli non sarebbero più loro. Vendicarsi significa vivere per vendicarsi ma soprattutto trasformarsi e trasformare chi ci circonda (ChiCiCir?). Vivere così è vivere col sapore di cianuro in bocca. Preferisco come hai ben capito vedere vessazioni e offese dal punto di vista di chi si deve solamente difendere trovando la soluzione migliore fosse anche la fuga. Quanto ho scritto risente moltissimo di ciò che sto vivendo in questo periodo. Vorrei reagire ma non posso. Ma so anche che non si può rovinare dei progetti di vita lasciandosi andare a reazioni incontrollate. Ovviamente non descrivo, né qui né più sù, la vendetta. Descrivo il desiderio di vendetta, il desiderio ma non il passaggio all’atto. Il desiderio ti tiene compagnia per lunghissimi anni e alla fine ne assumi le sembianze. Mia figlia mi ha rimproverato di non essere felice. “Sei sempre triste” mi dice “e anche io sto diventando così”. Il problema è quindi cedere a questo desiderio e lasciarti trascinare dal suo vortice o no. Insomma, il cuore e la ragione. Abbiamo delle responsabilità. La vendetta, l’atto, rischia di essere un piatto davvero freddo e avvelenato. Che sappia di carne avariata? Non so se ne valga mai la pena. Ammetto però che in ognuno di noi e quindi anche in me sonnecchia l’uomo antico che non si sottomette mai. Lo reprimiamo quest’uomo. Presumo allora che “potendo” finalmente vivrebbe la cosa come un rapporto sessuale a lungo rimandato o interrotto.
bea
2008-03-24 11:42:32 UTC
il sorriso che vedi in faccia alle persone che si sono vendicate...ti sembra un sorriso felice? no!...quindi,io non conosco il sapore della vendetta ma credo...sia acido bea:)
Marco Peporino 9 Il secchiello
2008-03-24 04:11:39 UTC
La vendetta ha un sapore che definirei "divino".



Se riteniamo la vita essere una perfetta bilancia in cui, alla fine, fare e ricevere si equivalgono perfettamente, può essere considerato da Dei infrapporsi in questo meccanismo, e accelerare i tempi della giustizia Divina.

La vendetta è un atto di grande responsabilità quindi, perchè "risparmia" alla vita un naturale bilanciamento, e va quindi a modificare certi eventi del destino.

Il sapore è così forte da risultare quasi insapore, vicino all'insopportabile, e altresì difficile da comprendere.

Potremmo dire che la vendetta ha poco di umano, ed è "cibo per gli Dei".
2008-03-24 03:57:46 UTC
Quale emozione libera in voi la vendetta?

io sono vendicativa per natura, e un pò bastarda ma lo soffoco xk alla società non piaccio così. La vendetta non mi emoziona ma scagiona il sentimento assassino, l'istinto di massacrare lì per lì chi mi fa qualcosa che non mi piace.......

questo perchè non mi so difendere li per li, ma diefendersi senza ferire, in tutti i sensi, è un'arte: l'ho imparato a mie spese.....perciò l'unica consolazione è la fredda vendetta, basso sentimento, ma per me è così.
?
2008-03-24 02:46:03 UTC
Vendetta,presuppone che uno faccia qualche cosa per pareggiare un torto subito,in questo senso non fa parte delle mie"armi",non conosco strade cosi tortuose,la mia vendetta é nell'immediato nell'attimo stesso del torto,oppure diventa con il tempo un medidato e progressivo allontanamento di scomodi ed indesiderati elementi.Cerco di avere giustizia chiaramente ma ció non lo chiamerei vendetta, chiedere la riparazione di un torto di un abuso é un diritto.Molte volte comunque ignorare qualcuno,cancellarlo, puó far piú male di qualsiasi vendetta!
giaros
2008-03-24 02:30:11 UTC
a me non piace la vendetta,non piace cercarmela,,,,non mi piace chi è vendicativo.....

anche se ahimè ammetto che ho sempre detto,,,,che la vendetta che viene da sola,,,,,,,è più bella di quella cercata..

non ha nessun sapore ...forse ... l'amaro.......lascia solo l'amaro in bocca....

da non confondere la vendetta con la giustizia.

non è appagante ne istintiva ,,,almeno in me.
sandy66
2008-03-24 02:05:12 UTC
Ciao Paniere.....il mio carattere molto impulsivo un tempo mi faceva dire : "Accidenti....... a questo qui, gliela faro' proprio pagare, non la *******' liscia anche stavolta"!!

Poi mi calmavo e lasciavo il cattivone cuocere nella sua brodaglia disgustosa......

Gli anni sono passati, non posso dire di essere molto riflessiva nemmeno ora, pero' posso affermare con certezza di aver capito che la vendetta e' qualcosa di assolutamente inutile.

Credo sia piu' dolorosa per chi la attua che per chi ne e' oggetto.

Il suo gusto?? Credo che sia quello di una brodaglia disgustosa........ eheheheh!!!!

Buona Pasquetta :))
2008-03-23 16:46:48 UTC
?!?!??! ciao..avrei bisogno di un consiglio..mi leggi qua x favore?

https://answersrip.com/question/index?qid=20080323161935AAoJc4L&r=w
2008-03-23 16:45:53 UTC
la vendetta si contrappone un pò perchè fa provare due sentimenti rabbia e felicità, gusto amaro e dolce perciò è strana ma è necessaria e ripaga e se tu che sei un predicatore dovresti sapere che nn è una cosa bella davanti a Dio!
2016-05-26 06:39:21 UTC
Non sono vendicativa da un pezzo,,,credo che sei fai del male, la vita ci pensa a riequilibrare le cose, questo vale anche per me, ma il pensiero di vendicare un torto non mi fa stare meglio, anzi cosi continuo a farmi del male


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