Caro fratellone...in questo momento non ho lo stato d'animo appropriato per risponderti...ma ho provato a nutrirmi di vendetta come se avessi il verme solitario...non bastava mai e più ci pensavo, più ne assaporavo gusti differenti. Ogni giorno aveva un'aroma più "appetitoso", da acquolina in bocca...
Erano, natualmente, i miei pensieri del dopo...dell'enorme soddisfazione che si prova a riempirsi lo stomaco quando hai una fame da ululato....
Era una necessità, un bisogno di sopravvivenza.
La mia gabbia era aperta e potevo prendermi tutto il cibo che avrei voluto, ma non riuscivo a vederlo....mi sono negata delle portate frugali per avere sempre di più. Ho aspettato, aspettato, nutrendomi di aria malsana per avere in bocca un sapore amarissimo...
E, intanto, a casa, svuotavo il frigo dal nervoso...
Poi, un giorno, il mio stomaco non ha retto più...sono stata male fisicamente e ho pronunciato, a bassa voce, la parola "basta".
Da quel momento, il sapore della vendetta è svanito nel nulla...per sempre.
Non mi fregava più niente perchè ho capito che non ne valeva la pena...d'altronde, non si dice che "la vendetta è un piatto che si gusta freddo"? Perchè tutto questo accanimento?Forse perchè non sono una tipa vendicativa...o sono, più probabilmente, una tonta!!
Ho fatto il mio solito casino... Ci hai capito qualcosa? Bè, io meno di te, comunque ho parlato di un lavoro con una delle persone peggiori sulla faccia della Terra...
Ciao caro, buona giornata!!!
Ah, ah, ah!!!E si...la mia descrizione somiglia molto a ciò che hai detto...bella, bella!!!
Fratello, puoi permetterti quello che vuoi perchè....perchè, capendo al volo le situazioni, sei anche molto ironico e alleggerisci i pesi...grazie caro! Ciao!