Domanda:
Quanto dura un problema che ci coglie all'improvviso durante la nostra vita? Perché ne diveniamo succubi?
Elena, sturmunddrangmirabile
2007-07-25 08:02:26 UTC
Una domanda che forse vi sembrerà insolita, ma che in realtà non lo è.
I problemi della vita ci fanno soffrire, ci fanno perdere interesse per tutto e per tutti, per tutti coloro che ci vogliono bene. I problemi fanno sì che uno non pensi ad altro che ai medesimi.
Ma questi problemi che ci colgono di sorpresa mentre viviamo, quanto possono durare in media? Voglio dire: lo stato psicologico in cui una persona si sente afflitta totalmente da un problema (più o meno grave), quanto dura? Mesi? Anni?
E perché un problema fa sì che una persona sia totalmente succube di esso, che si lasci vivere, perdendo interesse per tutto?
Ringrazio tutti coloro che mi risponderanno. Mi raccomando: mi aspetto risposte serie.
Dieci risposte:
Cica
2007-07-25 08:13:07 UTC
Dipende da quanto questo problema avvolga la tua vita, anzi, da quanto tu gli permetti di soffocare la tua vita... ci sono persone che dopo gravi incidenti o malattie hanno perso l'uso delle gambe... e non hanno smesso di amare la vita, di fare sport, di rendersi utili agli altri...



Ci sono persone che hanno perso i figli e hanno impiegato il loro dolore per aiutare famiglie nella stessa situazione...



Ci sono persone che non hanno di che mangiare... e per la strada cantano a squarcia gola la loro gioia e la loro libertà...



Un buon aiuto può essere la Fede... se ce l'hai puoi aggrapparti ad essa ed avrai la certezza di non essere sola e che qualcuno ti aiuterà...
anonymous
2007-07-25 20:01:26 UTC
Vorrei darti una risposta precisa ma non è possibile; vedi, cara mia, quando ci capita un problema serio, che ci tormenta e toglie ogni entusiasmo, dipende dalla nostra personalissima capacità di reazione allo stesso.

Le variabili sono diverse, tanto dipende anche dalle esperienze accumulatesi nella vita ma tanto dipende dal nostro carattere e predisposizione ad affrontare i problemi.

Dalle mie esperienze ho tratto una conclusione e un dato obiettivo certo: le mie reazioni ad un determinato problema nel corso degli anni sono mutate; oggi sono più riflessivo e meno impulsivo, tanto conta l'età e lo smorzarsi dei bollori, caratteristici dell'età più verde, ma riconosco che le esperienze che ho maturato nel corso degli anni, siano servite a questo, l'impulsività e le reazioni primarie e/o primordiali, anche se possono apparire le più schiette e sincere, spesso portano a conclusioni affrettate e sbagliate, un'analisi dettagliata del problema con un riflessivo ragionamento porta a risolvere al meglio il problema.

Una delle mie conclusioni, la più serena e pacata, è quella che non consentirò mai che un problema rovini anche un sol giorno della mia vita, ogni giorno è importante e affrontarlo al meglio delle proprie capacità per coglierne tutti gli aspetti positivi è un regalo che ho ricevuto, sprecarlo e rinchiudermi silente nei miei problemi corrisponde ad un oltraggio alla vita e perderei tutto il mio tempo oltre che ad ingrigire la vita anche a chi mi circonda, che proprio non meritano tutto questo e, son certo, alla fine del viaggio sarei irrimediabilmente pentito di aver buttato al vento i miei migliori anni e non aver seminato sorrisi.

E' vero che ad ogni età corrispondono determinati tipi di problemi ma io ho ben presente i sorrisi di gente con gravi handicapp o di gente colpita da gravi malattie, i loro sguardi sereni mi hanno trasmesso qualcosa, dai loro occhi ho letto un messaggio diretto alla mia anima, quelle che le nostre bocche non riuscivano a pronunciare, io "ascoltavo" che dovevo gioire della vita e del poco tempo che ho a disposizione, nessun problema è insormontabile e bisogna fare in modo che nessuno lo diventi, questa la mia personale verità ed io ogni giorno cerco in tutti i modi di viverlo così ... ciao e bella vita :-)
Maria
2007-07-25 16:31:56 UTC
i problemi forse erano lì nascosti e non si aveva tempo di ascoltarli,sperando andassero via invece no........arrivano trovandoci inesperte alla soluzione e il nostro pensiero va in tilt,anche in depressione e allora ci si fa solo del male perchè come dici diventa un ossessione.Non specifichi quale problema.............ne ho avuti tanti ,certi superati o ricordati con leggero rimpianto o capito stato meglio certe cose andate così per destino.Sulla salute non si scherza e quando questo riguarda persone come il figlio assicuro che non passa mai..........insomma ognuno ha il suo di problema e ad ognuno sembra non superarlo ma vedrai il buonsenso che non può sempre piovere e spuntare il sole ci rende pazienti e alla fine con coraggio e forse anche rassegnazione ma credo soprattutto con saggezza di arriva ad un compromesso,quando si tocca il fondo si scopre che non si può lasciarsi vivere..........si torna a galla e si ricomincia..............Auguri
anonymous
2007-07-25 16:30:24 UTC
La tua domanda non é insolita ma generica, casomai.

Non esiste un tempo medio per i problemi perché, vedi, non solo esistono problemi di ogni genere, classificabili soggettivamente in "più importanti" e "meno importanti", ma troverai che ogni persona li affronta in modo (anche) totalmente diverso dagli altri: ed ecco perché perdurano in tempi differenti.

Prendi ad esempio uno che abbia un problema finanziario, cioé, non ha i soldi per pagare qualcosa. Finchè non troverà i soldi, il suo problema persisterà. Sarà quindi l'abilità a "trovare" i soldi, differente da persona a persona, che risolverà il problema.

Questo era solo un esempio, ma esiste una vera e propria "anatomia del problema" e una definizione dello stesso molto appropriata che é: "Un intenzione contro intenzione" o "un postulato contro postulato".

Si troverà quindi che un problema é formato da due flussi che si incontrano, si bloccano a vicenda e non fluiscono, lasciando sospeso un pensiero. Qualcosa tipo: "Quel ragazzo mi piace. E se io non gli piaccio?".

Per risolvere questo, quindi, sarà "sufficiente" lasciar passare uno dei due flussi, affinché non resti il pensiero in sospeso.

La maggior parte delle persone non conosce questi dati ed ecco perché i problemi sono sempre di più e non vengono risolti.

Ma c'é anche dell'altro.

Uno degli errori fondamentali nella ricerca della soluzione a un problema é quello di mettere un problema ancora più grande per cercare di risolvere quello attuale.

E il caso, ad esempio, di chi comincia a drogarsi o a bere.

"Lo faccio così non ci penso più", é il classico esempio di ciò. E' stato "risolto" un problema, quello del "pensare" ma ora ce ne un altro più grosso.

Ogni problema dovrebbe essere affrontato (in primo luogo) secondo la tipologia a cui appartiene (finanziario, familiare, di salute, ecc.) e trovata la soluzione ottimale, che non sempre sarà quella decisiva, che permetterà allo stesso di dissolversi.

E poi ci sarebbe tanto altro da dire, ma credo che questo possa bastare.

Sperando di averti risposto in maniera esaustiva.
anonymous
2007-07-25 15:41:49 UTC
un problema rimane tale fino a quando non ci rendiamo conto di averlo .. io credo di potermi esprimere a riguardo con una mia esperienza personale : io ho superato un problema dopo 5 anni che mi perseguitava e mi divorava dentro , forse sbaglio nel dire superato serebbe più corretto dire "accettato " in quanto sono arrivato alla conclusione che i problemi seri, non si superano ! uno si può dichiarare fortunano se riesce a evitarli ,a dimenticarli, a considerarli di piccola entità , quindi a convivere con loro .. certo una persona che sta bene ,che nn si trova nel mezzo di un problema serio non potrà accettare questa mia risposta , ma sono pienamente sicuro che chi e' nella mia stessa situazione , e purtroppo oggi tante persone , approva cio' che ho enunciato. Purtroppo oggi bisogna uscire subito dai problemi ,bisogna risolverli altrimenti tutti ti schiacciano, tutti sono sempre disposti ad aiutarti poi invece ridono di te! allora arrivi veramente a capire che solo chi non conosce il dolore puo' ridere di chi soffre!! i problemi ci rendono succubi delle nostre paure , dei nostri momenti piu' tristi , i problemi ci rendono succubi di noi stessi ! non riusciamo a stare con gli amici non stiamo tranquilli con i nostri genitori, e solo con il tempo capirai che devi vivere la vita come puoi e non come vuoi perche' non puoi!! non credo che i problemi si possano superare quindi nel giro di due ore o di 1 mese, 2 mesi, ma la loro durata non dipende dalla grandezza di questi, ma dalla nostra consapevolezza nel dire ho un problema ! devo risolverlo ! ciao da iari
anonymous
2007-07-25 15:17:05 UTC
proverò a risponderti seriamente, intanto i problemi sono di tutti, a tutti è capitato almeno una volta di perdere un amore, il lavoro che ci dava da vivere, una persona cara, o più semplicemente qualcosa a cui ogniuno dà un valore,

come avrai già notato ci sono persone che reagiscono in un modo, e altre in un altro modo.

QUESTO DIPENDE NON TANTO DALLA GRAVITà DEL PROBLEMA, MA DALLA EFFETTIVA CAPACITà DI SENTIRLO COME TALE.

Mi spiego meglio: faccio l'esempio della perdita del lavoro, qualcuno si dispera, si dice sfortunato,piange ed entra in uno stato di depressione,quindi non fà nulla per migliorare la sua situazione, alimentando il proprio bisogno di star male(perchè diciamocelo ,c'è chi ama soffrire)invece stessa situazione ma individuo diverso, questo, piange , si dispera, ma dopo due giorni capisce che forse è un opportunità per fare quello che ha sempre desiderato e si rimette in gioco, cerca il nuovo lavoro e non sarà facile nemmeno per lui, ma non si arrende finchè non trova.insomma il problema è tale finchè noi vogliamo vederlo tale, e dipende dalla capacità di reazione individuale. almeno questo è il mio modesto parere baci
.
2007-07-27 19:15:39 UTC
Non e' che si diventa succubi di essi.

Diventano il nostro chiodo fisso.

In base ad essi non viviamo piu' la nostra vita perche' ci accingiamo ad elaborare gli avvenimenti gia' accaduti o quelli che potremmo averein seguito affinchè la situazione volga a nostro vantaggio...

Il perchè ed il per come, quindi ...

Ci sono molti metodi per guarire, tra cui scrivo solo il piu' razionale:

Farsene una ragione.
valpoit
2007-07-25 20:14:21 UTC
Purtroppo non esiste una risposta a questa domanda, un problema dura fino a quando non lo risolvi...

La vita sa essere veramente crudele, ci mette alla prova di continuo, mio padre mi diceva che cadiamo per imparare a rialzarci, ma ci sono problemi che ti mettono in ginocchio, si insinuano nella tua vita e la avvelenano, ogni minuto dei tuoi giorni viene contaminato da essi.

Cerca di aprirti con qualcuno riguardo ai tuoi problemi, di solito parlare con qualcuno ci aiuta a focalizzare la questione, e poi è uno sfogo salutare, non ti isolare!

Un abbraccio
Davide
2007-07-25 20:06:39 UTC
L'importante è che il problema non diventi cronico, altrimenti si fà fatica ad uscirne, qualsiasi sia la sua natura...i blocchi bisogna frantumarli subito, non dargli il tempo che divengano un muro altissimo...
anonymous
2007-07-25 15:06:34 UTC
Credo che nn si possa dare1tempo esatto e che soprattutto dipenda da quello che succede dopo.Noi tendiamo a volere la felicità,ma nn è ovviamente possibile e nella mente dell'uomo il concetto di fine è molto soggettivo


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