La tua domanda non é insolita ma generica, casomai.
Non esiste un tempo medio per i problemi perché, vedi, non solo esistono problemi di ogni genere, classificabili soggettivamente in "più importanti" e "meno importanti", ma troverai che ogni persona li affronta in modo (anche) totalmente diverso dagli altri: ed ecco perché perdurano in tempi differenti.
Prendi ad esempio uno che abbia un problema finanziario, cioé, non ha i soldi per pagare qualcosa. Finchè non troverà i soldi, il suo problema persisterà. Sarà quindi l'abilità a "trovare" i soldi, differente da persona a persona, che risolverà il problema.
Questo era solo un esempio, ma esiste una vera e propria "anatomia del problema" e una definizione dello stesso molto appropriata che é: "Un intenzione contro intenzione" o "un postulato contro postulato".
Si troverà quindi che un problema é formato da due flussi che si incontrano, si bloccano a vicenda e non fluiscono, lasciando sospeso un pensiero. Qualcosa tipo: "Quel ragazzo mi piace. E se io non gli piaccio?".
Per risolvere questo, quindi, sarà "sufficiente" lasciar passare uno dei due flussi, affinché non resti il pensiero in sospeso.
La maggior parte delle persone non conosce questi dati ed ecco perché i problemi sono sempre di più e non vengono risolti.
Ma c'é anche dell'altro.
Uno degli errori fondamentali nella ricerca della soluzione a un problema é quello di mettere un problema ancora più grande per cercare di risolvere quello attuale.
E il caso, ad esempio, di chi comincia a drogarsi o a bere.
"Lo faccio così non ci penso più", é il classico esempio di ciò. E' stato "risolto" un problema, quello del "pensare" ma ora ce ne un altro più grosso.
Ogni problema dovrebbe essere affrontato (in primo luogo) secondo la tipologia a cui appartiene (finanziario, familiare, di salute, ecc.) e trovata la soluzione ottimale, che non sempre sarà quella decisiva, che permetterà allo stesso di dissolversi.
E poi ci sarebbe tanto altro da dire, ma credo che questo possa bastare.
Sperando di averti risposto in maniera esaustiva.